Tommaso Minervini
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Politica

Maggioranza: settembre il mese decisivo per le sorti a Molfetta

Restano ancora da assegnare le deleghe degli assessori dimissionari Azzollini e de Gennaro

A meno di clamorosi eventi, sarà settembre il mese decisivo per la maggioranza politica e amministrativa molfettese. Luglio, giunto ormai a metà, e agosto, mese per antonomasia dedicato alle vacanze, dovrebbero concludersi senza scossoni.

Il primo nodo da chiarire è quello relativo alla Giunta, "orfana" dei dimissionari assessori Gabriella Azzollini (PD) e Francesco de Gennaro (Officine Molfetta).
Le loro deleghe cruciali: Azzollini, infatti, deteneva quelle al commercio, al turismo e marketing territoriale, politiche del lavoro e promozione giovanile, finanziamenti regionali ed europei mentre de Gennaro all'urbanistica.
Ci sarà un rimpasto?
Potrebbe al netto dell'attuale composizione che prevede di diritto il sindaco Tommaso Minervini, il vicesindaco Antonio Ancona, Germana Carrieri, Pietro Mastropasqua, Maridda Poli e Vincenzo Spadavecchia.

Ma l'attenzione è tutta sul Consiglio Comunale.
Se il PD annuncia le distanze dal Minervini-bis e Gabriella Azzollini si dimette, restano in carica Nicola Piergiovanni come presidente della massima assise e Gianni Facchini, consigliere. Hanno già annunciato che si rimetteranno alla decisione della partito ma ad oggi ufficialmente nulla è stato riferito dal PD locale sul punto.
Ancora: Pino Amato si è dimesso da vice presidente del Consiglio Comunale. Di fatto è l'azione che segna il sostegno a Tommaso Minervini, pure già comunicato più volte a voce.

Insomma, la politica locale è un puzzle tutto da comporre. Il pezzo principale, però, è deciso: il sindaco, indagato nell'inchiesta "Fantasia al potere" della Procura di Trani, non si dimetterà.

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