
Chiesa locale
La Casa “Don Tonino Bello” compie 31 anni
In un anno persi tre punti di riferimento importanti
Molfetta - lunedì 7 dicembre 2015
Festeggia il 31 compleanno, visto che fu inaugurata l'8 dicembre del 1984, la Casa "Don Tonino Bello" di Ruvo, voluta proprio dal compianto vescovo della "Chiesa con il grembiule". Quest'anno è stato funestato da tre grandi perdite per la comunità, sono infatti scomparsi: l'avv. Peppino De Zio, amministratore e guida della CASA, Mons. Luigi Martella, vescovo e presidente dell'Associazione per 15 anni e Mons. Domenico Amato, amministratore diocesano, che era stato molto vicino alla comunità. Smarrimento e sconcerto hanno provocato questi tre lutti di persone che rappresentavano punti di riferimento importanti dal punto di vista umano e spirituale.
A prendere in mano la situazione è stato il nuovo presidente, Mons. Ignazio de Gioia che si è trovato di fronte a tanti problemi pratici e non solo. La CASA costituisce una realtà complessa e non di facile amministrazione con difficoltà economiche non semplici da superare. Ci sono anche problemi di gestione in quanto mancano figure di riferimento che non sono ancora state sostituite.
L'anniversario di questo anno coincide anche con l'apertura del Giubileo della Misericordia. Questo messaggio viene esteso ai volontari, ai sostenitori, agli amici affinchè vengano messi in atto i principi di solidarietà e sostegno in tutti i sensi per portare avanti l'opera iniziata con don Tonino. Sono tanti i problemi che attanagliano la struttura anche perché lì ci sono persone con gravi problemi esistenziali e di disagio di non facile gestione, ma queste difficoltà non devono essere un motivo di abbandono, ma uno stimolo a fare meglio e cercare nuove energie rifacendosi alla "Chiesa con il grembiule" voluta da don Tonino. Tanti infatti sono i fratelli recuperati alla società e agli affetti familiari e questi successi devono spingere a continuare l'opera e il progetto intrapreso dal Vescovo di Pax Christi. Sarà quindi un anniversario un po' più triste, ma alimentato da fede, impegno e speranza.
A prendere in mano la situazione è stato il nuovo presidente, Mons. Ignazio de Gioia che si è trovato di fronte a tanti problemi pratici e non solo. La CASA costituisce una realtà complessa e non di facile amministrazione con difficoltà economiche non semplici da superare. Ci sono anche problemi di gestione in quanto mancano figure di riferimento che non sono ancora state sostituite.
L'anniversario di questo anno coincide anche con l'apertura del Giubileo della Misericordia. Questo messaggio viene esteso ai volontari, ai sostenitori, agli amici affinchè vengano messi in atto i principi di solidarietà e sostegno in tutti i sensi per portare avanti l'opera iniziata con don Tonino. Sono tanti i problemi che attanagliano la struttura anche perché lì ci sono persone con gravi problemi esistenziali e di disagio di non facile gestione, ma queste difficoltà non devono essere un motivo di abbandono, ma uno stimolo a fare meglio e cercare nuove energie rifacendosi alla "Chiesa con il grembiule" voluta da don Tonino. Tanti infatti sono i fratelli recuperati alla società e agli affetti familiari e questi successi devono spingere a continuare l'opera e il progetto intrapreso dal Vescovo di Pax Christi. Sarà quindi un anniversario un po' più triste, ma alimentato da fede, impegno e speranza.