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Cultura, Eventi e Spettacolo
L'opera scende in piazza a Molfetta con la «Cavalleria rusticana»
Sabato 5 luglio concerto gratuito per «Waves 25» della Fondazione Valente
Molfetta - domenica 29 giugno 2025
4.29
Ad ottant'anni dalla scomparsa, la Fondazione Valente di Molfetta celebra Pietro Mascagni con la rappresentazione della sua opera più famosa, l'atto unico «Cavalleria rusticana», che porta tra la gente mettendola in scena, sabato 5 luglio (ore 21), in piazza Madonna dei Martiri in un evento a ingresso libero realizzato in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Molfetta e il sostegno della Regione Puglia.
Prima traduzione operistica dell'estetica verista, «Cavalleria rusticana» fu tratta dai librettisti Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci da una novella di Giovanni Verga raffigurante l'arcaico conflitto siciliano tra amore e gelosia, religione e onore virile, controllo sociale e violenza. La trama parla di umili paesani: Turiddu, giovane fresco di congedo, sua madre Lucia, i suoi due amori Lola e Santuzza, il carrettiere Alfio, vendicativo marito di Lola, personaggio che in quest'allestimento avranno le voci di Carmen Lopez (Santuzza), Ugo Tarquini (Turiddu), Giulia Maggio (Lola), Pedro Carrillo (Alfio) e Alina Sivitskaya (mamma Lucia). Con loro saranno protagonisti l'Orchestra Filarmonica Pugliese diretta da Giovanni Rinaldi e l'Alter Chorus preparato da Antonio Allegretta. Firma lo spettacolo l'esperto regista Luigi Travaglio sulle scene di una vecchia conoscenza dei teatri d'opera, Damiano Pastoressa, con i costumi e il disegno luci firmati rispettivamente da Formediterre e Lucio Stramaglia.
Semplice e diretta, l'espressione melodica delle emozioni dei protagonisti viene arricchita da intermezzi e un sostegno orchestrale capaci di esaltare la drammaturgia di questo melodramma della gelosia nel cuore della Sicilia verista che, con il suo intenso naturalismo, così tanto affascinò il pubblico della prima al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890.
L'omicidio è un elemento centrale della trama di «Cavalleria rusticana», scatenato dalla gelosia e dall'onore tradito. Perché Turiddu, innamorato della bella Lola, una volta tornato dal militare ha scoperto che la sua bella ha sposato Alfio il carrettiere. Per scacciare l'amore per Lola, fa la corte a Santuzza e la seduce. Ma la passione per Lola non muore. Anzi, riprende più forte di prima e i due si incontrano di notte, di nascosto, quando Alfio è in viaggio. Santuzza scopre la tresca e, rosa dalla gelosia, si vendica spifferando tutto a compare Alfio, che sfida a duello Turiddu e lo uccide, vendicando così il proprio onore violato.
Il dramma di «Cavalleria rusticana si consuma, infatti, tra tradimenti e un inesorabile destino di vendetta con i sentimenti di amore e gelosia elevati alla massima potenza dalla musica di Mascagni, che con quest'opera esordì col botto vincendo il Concorso Sonzogno per essere acclamato come «nuovo maestro italiano» dopo Giuseppe Verdi.
Saranno tre i varchi di accesso alla piazza per assistere allo spettacolo: in via Mininni (utilizzabile anche dai disabili), in piazza Ospedaletto dei Crociati e in via dei Crociati. I primi due verranno chiusi alle ore 20.30, mentre il terzo resterà sempre aperto.
Prima traduzione operistica dell'estetica verista, «Cavalleria rusticana» fu tratta dai librettisti Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci da una novella di Giovanni Verga raffigurante l'arcaico conflitto siciliano tra amore e gelosia, religione e onore virile, controllo sociale e violenza. La trama parla di umili paesani: Turiddu, giovane fresco di congedo, sua madre Lucia, i suoi due amori Lola e Santuzza, il carrettiere Alfio, vendicativo marito di Lola, personaggio che in quest'allestimento avranno le voci di Carmen Lopez (Santuzza), Ugo Tarquini (Turiddu), Giulia Maggio (Lola), Pedro Carrillo (Alfio) e Alina Sivitskaya (mamma Lucia). Con loro saranno protagonisti l'Orchestra Filarmonica Pugliese diretta da Giovanni Rinaldi e l'Alter Chorus preparato da Antonio Allegretta. Firma lo spettacolo l'esperto regista Luigi Travaglio sulle scene di una vecchia conoscenza dei teatri d'opera, Damiano Pastoressa, con i costumi e il disegno luci firmati rispettivamente da Formediterre e Lucio Stramaglia.
Semplice e diretta, l'espressione melodica delle emozioni dei protagonisti viene arricchita da intermezzi e un sostegno orchestrale capaci di esaltare la drammaturgia di questo melodramma della gelosia nel cuore della Sicilia verista che, con il suo intenso naturalismo, così tanto affascinò il pubblico della prima al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890.
L'omicidio è un elemento centrale della trama di «Cavalleria rusticana», scatenato dalla gelosia e dall'onore tradito. Perché Turiddu, innamorato della bella Lola, una volta tornato dal militare ha scoperto che la sua bella ha sposato Alfio il carrettiere. Per scacciare l'amore per Lola, fa la corte a Santuzza e la seduce. Ma la passione per Lola non muore. Anzi, riprende più forte di prima e i due si incontrano di notte, di nascosto, quando Alfio è in viaggio. Santuzza scopre la tresca e, rosa dalla gelosia, si vendica spifferando tutto a compare Alfio, che sfida a duello Turiddu e lo uccide, vendicando così il proprio onore violato.
Il dramma di «Cavalleria rusticana si consuma, infatti, tra tradimenti e un inesorabile destino di vendetta con i sentimenti di amore e gelosia elevati alla massima potenza dalla musica di Mascagni, che con quest'opera esordì col botto vincendo il Concorso Sonzogno per essere acclamato come «nuovo maestro italiano» dopo Giuseppe Verdi.
Saranno tre i varchi di accesso alla piazza per assistere allo spettacolo: in via Mininni (utilizzabile anche dai disabili), in piazza Ospedaletto dei Crociati e in via dei Crociati. I primi due verranno chiusi alle ore 20.30, mentre il terzo resterà sempre aperto.