
Chiesa locale
Inizia l'Episcopato di Mons. Cornacchia:finita la celebrazione
Il racconto e le foto del lungo pomeriggio. La Diocesi ha il suo nuovo Pastore.
Molfetta - sabato 20 febbraio 2016
16.50
Tutto pronto su Corso Dante per dare avvio alle celebrazioni per l'insediamento di Sua Eccellenza Domenico Cornacchia a Vescovo della Diocesi di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi.
Già dalle prime ore di questa mattina le transenne lungo i marciapiedi facevano pensare all'evento del pomeriggio, ricordato anche dal grande portone d'ingresso della Cattedrale ornato con una semplice composizione floreale. In alto lo stemma del nuovo Pastore e il suo motto "Servire domino in laetitia".
Alle 17.30 il nuovo Vescovo arriverà sul sagrato della Chiesa del Purgatorio.
Tutto pronto anche all'esterno con il servizio d'ordine e le associazioni di Volontariato impiegate per l'assistenza con uomini e mezzi.
In Cattedrale, nel frattempo, inizia l'afflusso dei fedeli che assisteranno alla Messa concelebrata da S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano,S.E. Mons. Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo,S.E. Mons. Fernando Tarcisio Filogana, Vescovo di Nardò-Gallipoli,S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e Mons. Giuseppe Favale, Vescovo eletto di Conversano Monopoli.
Con qualche minuto di ritardo sul programma, Mons. Cornacchia è arrivato sul sagrato della Cattedrale.
"Bacio la terra che il Signore mi ha indicato", ha detto il Vescovo prima che un grande applauso si levasse dalla folla di fedeli e curiosi su Corso Dante.
"Questo piccolo Sindaco ti dà il benvenuto".
Inizia così il discorso di Paola Natalicchio che in qualità di sindaco di Molfetta accoglie Mons. Cornacchia.
"Ti aspettavamo, aspettavamo proprio te. Possiamo liberare davanti a te le nostre braccia aperte e il nostro sollievo", continua il primo cittadino primo di ricordare con affetto il Vescovo Martella e Mons. Mimmo Amato.
"Costruiamo una comunità inclusiva. Ti consegniamo la nostra storia, di amore per le sfide alte e orizzonti aperti, al servizio di questa comunità e di entusiasmo. Mettiamoci in marcia, don Mimmo, buon lavoro!", conclude Paola Natalicchio
Presenti anche i sindaci di Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo. Tra la folla anche il Senatore Antonio Azzollini.
Va ai malati il primo pensiero di Mons. Cornacchia.
"Dite grazie al buon Pastore, siate perseveranti e non voltatevi mai indietro con nostalgia. Esprimo il mio grazie al Signore Gesù che mi affida a voi come Vescovo e guida di questa splendida porzione di Chiesa", dice Mons. Cornacchia dal sagrato del Purgatorio prima di rivolgere un pensiero e una preghiera per Mons. Amato e il Vescovo Martella "a cui ci affidiamo". Saluti anche a Trifone e Marcello, fratelli di don Tonino e alle famiglie Martella e Amato "vi stringo con affetto".
"Vi parlerò di perdono, carità e di gioia. Voglio stare in mezzo a voi, non fare il capofila.L'opera di Gesù la andremo a incrementare e approfondire. Accetteremo di passare attraverso la prova del sacrificio e della morte. Siamo stati chiamati a essere fruttiferi, a sederci alla mensa della solidarietà, della simpatia e delle benevolenza, condivisi con tutti. Nessuno deve sentirsi mai escluso.Insieme al popolo e fare mie le ansie, i gemiti di tutti. Non desidero altro che la mia vita sia sempre più impregnata della Vostra come la vita del Pastore profuma delle sue pecorelle. Vi prego di pregare per me mentre vi abbraccio e vi benedico".
Adesso in corso gli omaggi e i saluti da parte delle autorità presenti.
Don Mimmo, come ama essere chiamato, tuttavia, ha scambiato i saluti anche con qualche fedele e i Volontari presenti che stanno garantendo assistenza.i
"Il vostro contributo è prezioso", ha detto loro prima di una foto ricordo.
Inizia la processione verso la Cattedrale.
Mons. Cornacchia tra qualche minuto farà il suo ingresso nella Chiesa già gremita. Nel frattempo i sacerdoti e i diaconi si sono recati nella Cappella del Seminario Vescovile per assumere le vesti sacre per la celebrazione.
La Curia in processione.
Una lunga, composta e semplice processione sta accompagnando l'ingresso di Mons. Cornacchia in Cattedrale mentre le campane suonano a festa sul Borgo. Davanti i seminaristi, poi tutti i parroci della Diocesi. Più dietro i tre Vescovi concelebranti e infine Mons. Cornacchia che saluta e benedice tutti i fedeli che lo stanno aspettando all'esterno.
Il Vescovo fa il suo ingresso in Cattedrale.
Sulla porta della Cattedrale, don Mimmo ha baciato il Crocifisso ricevuto da Mons. Francesco Gadaleta, Arcidiacono del Capitolo Cattedrale, poi gli stipiti della Porta della Misericordia. Subito dopo ha accolto l'aspersorio per segnare se stesso e aspergere l'assemblea.
Dopo il suo ingresso, le porte della Cattedrale si sono chiuse. Il Vescovo ha attraversato la navata centrale, stringendo decine di mani, baciando i bambini, i disabili e gli ammalati e impartendo la benedizioni. I fedeli fanno partire un grande applauso.
L'amministratore diocesano Mons. Ignazio de Gioia ha dato l'annuncio dell'insediamento.
Don Fabio Tangeri ha letto la bolla di nomina con cui don Mimmo è stato designato da papa Francesco. "Abbiamo pensato a te venerabile fratello per assegnare la Diocesi", ha scritto il Santo Padre.
Dopo c'è stato l'annuncio ufficiale dell'insediamento, quindi il Vescovo è salito alla Cattedra e si seduto. Don Ignazio de Gioia ha consegnato al nuovo Vescovo il pastorale e poi lo ha abbracciato con visibile affetto.
"Dopo i giorni della tristezza intravediamo una nuova primavera.E' giunto il tempo della consolazione. In questo anno giubilare, Eccellenza ci mostri Cristo Buon Pastore. A lei il compito di professare la meta altissima della Santità", ha detto don Ignazio de Gioia.
E' il momento della prima omelia del Vescovo alla Diocesi.
"Sono felice, felicissimo di stare qui. Saluto la delegazione di Lucera-Troia, numerosissima. Benvenuti attorno alla mensa della parola di Dio e dell'Eucarestia. E' da qui che parte il nostro cammino in letizia. Incredulità e stupore hanno fatto breccia anche nel mio cuore quando mi è stato comunicato di entrare in questa Diocesi. Verso i miei predecessori la mia venerazione e rispetto sommo. Eccomi Signore, sono pronto a fare la tua volontà. La tua luce e la tua volontà mi danno la forza. A questa diocesi dico: coraggio, riprendi il tuo cammino, seguendo Dio che conduce. Questa è la nostra vocazione. Accendere nuove luci. E vengo tra voi per alimentare la luce della fede e della speranza. Ho bisogno di voi in quest'opera. Siamo chiamati a collaborare e a non contrapporci. Apriamo le nostre Chiese. Ai giovani mi rivolgo come fratello e compagno di viaggio: siate coraggiosi. Sforziamoci tutti in modo tale da essere esempi da imitare e non evitare", è una parte della omelia.
La celebrazione eucaristica sta volgendo al termine.
MolfettaViva seguirà le celebrazioni con una diretta su questa pagina.
Già dalle prime ore di questa mattina le transenne lungo i marciapiedi facevano pensare all'evento del pomeriggio, ricordato anche dal grande portone d'ingresso della Cattedrale ornato con una semplice composizione floreale. In alto lo stemma del nuovo Pastore e il suo motto "Servire domino in laetitia".
Alle 17.30 il nuovo Vescovo arriverà sul sagrato della Chiesa del Purgatorio.
Tutto pronto anche all'esterno con il servizio d'ordine e le associazioni di Volontariato impiegate per l'assistenza con uomini e mezzi.
In Cattedrale, nel frattempo, inizia l'afflusso dei fedeli che assisteranno alla Messa concelebrata da S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano,S.E. Mons. Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo,S.E. Mons. Fernando Tarcisio Filogana, Vescovo di Nardò-Gallipoli,S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e Mons. Giuseppe Favale, Vescovo eletto di Conversano Monopoli.
Con qualche minuto di ritardo sul programma, Mons. Cornacchia è arrivato sul sagrato della Cattedrale.
"Bacio la terra che il Signore mi ha indicato", ha detto il Vescovo prima che un grande applauso si levasse dalla folla di fedeli e curiosi su Corso Dante.
"Questo piccolo Sindaco ti dà il benvenuto".
Inizia così il discorso di Paola Natalicchio che in qualità di sindaco di Molfetta accoglie Mons. Cornacchia.
"Ti aspettavamo, aspettavamo proprio te. Possiamo liberare davanti a te le nostre braccia aperte e il nostro sollievo", continua il primo cittadino primo di ricordare con affetto il Vescovo Martella e Mons. Mimmo Amato.
"Costruiamo una comunità inclusiva. Ti consegniamo la nostra storia, di amore per le sfide alte e orizzonti aperti, al servizio di questa comunità e di entusiasmo. Mettiamoci in marcia, don Mimmo, buon lavoro!", conclude Paola Natalicchio
Presenti anche i sindaci di Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo. Tra la folla anche il Senatore Antonio Azzollini.
Va ai malati il primo pensiero di Mons. Cornacchia.
"Dite grazie al buon Pastore, siate perseveranti e non voltatevi mai indietro con nostalgia. Esprimo il mio grazie al Signore Gesù che mi affida a voi come Vescovo e guida di questa splendida porzione di Chiesa", dice Mons. Cornacchia dal sagrato del Purgatorio prima di rivolgere un pensiero e una preghiera per Mons. Amato e il Vescovo Martella "a cui ci affidiamo". Saluti anche a Trifone e Marcello, fratelli di don Tonino e alle famiglie Martella e Amato "vi stringo con affetto".
"Vi parlerò di perdono, carità e di gioia. Voglio stare in mezzo a voi, non fare il capofila.L'opera di Gesù la andremo a incrementare e approfondire. Accetteremo di passare attraverso la prova del sacrificio e della morte. Siamo stati chiamati a essere fruttiferi, a sederci alla mensa della solidarietà, della simpatia e delle benevolenza, condivisi con tutti. Nessuno deve sentirsi mai escluso.Insieme al popolo e fare mie le ansie, i gemiti di tutti. Non desidero altro che la mia vita sia sempre più impregnata della Vostra come la vita del Pastore profuma delle sue pecorelle. Vi prego di pregare per me mentre vi abbraccio e vi benedico".
Adesso in corso gli omaggi e i saluti da parte delle autorità presenti.
Don Mimmo, come ama essere chiamato, tuttavia, ha scambiato i saluti anche con qualche fedele e i Volontari presenti che stanno garantendo assistenza.i
"Il vostro contributo è prezioso", ha detto loro prima di una foto ricordo.
Inizia la processione verso la Cattedrale.
Mons. Cornacchia tra qualche minuto farà il suo ingresso nella Chiesa già gremita. Nel frattempo i sacerdoti e i diaconi si sono recati nella Cappella del Seminario Vescovile per assumere le vesti sacre per la celebrazione.
La Curia in processione.
Una lunga, composta e semplice processione sta accompagnando l'ingresso di Mons. Cornacchia in Cattedrale mentre le campane suonano a festa sul Borgo. Davanti i seminaristi, poi tutti i parroci della Diocesi. Più dietro i tre Vescovi concelebranti e infine Mons. Cornacchia che saluta e benedice tutti i fedeli che lo stanno aspettando all'esterno.
Il Vescovo fa il suo ingresso in Cattedrale.
Sulla porta della Cattedrale, don Mimmo ha baciato il Crocifisso ricevuto da Mons. Francesco Gadaleta, Arcidiacono del Capitolo Cattedrale, poi gli stipiti della Porta della Misericordia. Subito dopo ha accolto l'aspersorio per segnare se stesso e aspergere l'assemblea.
Dopo il suo ingresso, le porte della Cattedrale si sono chiuse. Il Vescovo ha attraversato la navata centrale, stringendo decine di mani, baciando i bambini, i disabili e gli ammalati e impartendo la benedizioni. I fedeli fanno partire un grande applauso.
L'amministratore diocesano Mons. Ignazio de Gioia ha dato l'annuncio dell'insediamento.
Don Fabio Tangeri ha letto la bolla di nomina con cui don Mimmo è stato designato da papa Francesco. "Abbiamo pensato a te venerabile fratello per assegnare la Diocesi", ha scritto il Santo Padre.
Dopo c'è stato l'annuncio ufficiale dell'insediamento, quindi il Vescovo è salito alla Cattedra e si seduto. Don Ignazio de Gioia ha consegnato al nuovo Vescovo il pastorale e poi lo ha abbracciato con visibile affetto.
"Dopo i giorni della tristezza intravediamo una nuova primavera.E' giunto il tempo della consolazione. In questo anno giubilare, Eccellenza ci mostri Cristo Buon Pastore. A lei il compito di professare la meta altissima della Santità", ha detto don Ignazio de Gioia.
E' il momento della prima omelia del Vescovo alla Diocesi.
"Sono felice, felicissimo di stare qui. Saluto la delegazione di Lucera-Troia, numerosissima. Benvenuti attorno alla mensa della parola di Dio e dell'Eucarestia. E' da qui che parte il nostro cammino in letizia. Incredulità e stupore hanno fatto breccia anche nel mio cuore quando mi è stato comunicato di entrare in questa Diocesi. Verso i miei predecessori la mia venerazione e rispetto sommo. Eccomi Signore, sono pronto a fare la tua volontà. La tua luce e la tua volontà mi danno la forza. A questa diocesi dico: coraggio, riprendi il tuo cammino, seguendo Dio che conduce. Questa è la nostra vocazione. Accendere nuove luci. E vengo tra voi per alimentare la luce della fede e della speranza. Ho bisogno di voi in quest'opera. Siamo chiamati a collaborare e a non contrapporci. Apriamo le nostre Chiese. Ai giovani mi rivolgo come fratello e compagno di viaggio: siate coraggiosi. Sforziamoci tutti in modo tale da essere esempi da imitare e non evitare", è una parte della omelia.
La celebrazione eucaristica sta volgendo al termine.
MolfettaViva seguirà le celebrazioni con una diretta su questa pagina.