
In prima linea contro il Covid: la sindaca-infermiera Irene Bellifemine si contagia
Primo cittadino di Malnate, la molfettese è diventata uno dei simboli della campagna vaccinale
Molfetta - martedì 4 maggio 2021
11.00
A fine marzo la sua storia ha avuto risonanza in tutta Italia, finendo anche in televisione: la molfettese Irene Bellifemine, infermiera e sindaca del Comune di Malnate, è impegnata in prima linea nella contro il Covid e durante la campagna vaccinale ha avuto il grande merito di operare personalmente nella somministrazione a domicilio in favore di soggetti fragili e anziani della sua cittadina in provincia di Varese.
Già a inizio gennaio aveva annunciato la propria positività al virus: dopo qualche settimana di malattia era guarita, ma a pochi mesi di distanza è stata nuovamente colpita, come dichiarato da lei stessa sui social, contagiata dal marito che lavora a sua volta come infermiere: «Ho avuto febbre alta, qualche giorno di malessere ma la saturazione è buona. La variante inglese è in grado di dare fastidio».
Nel suo post pubblicato su Facebook ha poi commentato: «Devo ringraziare le mie figlie che si stanno prendendo cura di noi genitori con tanto amore. Sono stati molti i messaggi di amici e cittadini che ci sono vicini e mi incoraggiano a tenere duro. Certo, non preoccupatevi, non mollo. È proprio vero: l'affetto, le coccole sono la vera medicina per il corpo e per la mente».
In conclusione, anche un riferimento agli assembramenti in Piazza Duomo dopo la vittoria dello Scudetto dell'Inter domenica: «Non dobbiamo abbassare la guardia. Anche ieri per i festeggiamenti dell'Inter ho visto scene che mi hanno fatto preoccupare».
Già a inizio gennaio aveva annunciato la propria positività al virus: dopo qualche settimana di malattia era guarita, ma a pochi mesi di distanza è stata nuovamente colpita, come dichiarato da lei stessa sui social, contagiata dal marito che lavora a sua volta come infermiere: «Ho avuto febbre alta, qualche giorno di malessere ma la saturazione è buona. La variante inglese è in grado di dare fastidio».
Nel suo post pubblicato su Facebook ha poi commentato: «Devo ringraziare le mie figlie che si stanno prendendo cura di noi genitori con tanto amore. Sono stati molti i messaggi di amici e cittadini che ci sono vicini e mi incoraggiano a tenere duro. Certo, non preoccupatevi, non mollo. È proprio vero: l'affetto, le coccole sono la vera medicina per il corpo e per la mente».
In conclusione, anche un riferimento agli assembramenti in Piazza Duomo dopo la vittoria dello Scudetto dell'Inter domenica: «Non dobbiamo abbassare la guardia. Anche ieri per i festeggiamenti dell'Inter ho visto scene che mi hanno fatto preoccupare».