
Il Comune di Molfetta avvia la distribuzione dei buoni alimentari
Ben 1.167 nuclei familiari sono destinatari del sussidio
Molfetta - martedì 12 gennaio 2021
Il Comune di Molfetta ha messo a disposizione 450 mila euro per 1.167 nuclei familiari che sono risultati idonei a beneficiare dei buoni alimentari per affrontare il difficile momento economico. La distribuzione dei buoni è iniziata nel pomeriggio di ieri, lunedì 11 gennaio: è indispensabile la collaborazione di quanti hanno presentato domanda affinché si facciano trovare in casa. I buoni sono validi per il solo acquisto di generi alimentari, prodotti igienici (compresi pannolini, pannoloni e assorbenti).
Il lavoro per individuare i destinatari dei buoni è stato particolarmente oneroso e i controlli sono stati puntuali. Complessivamente sono pervenute 3.227 domande e sono stati effettuati quasi seimila controlli L'assessorato alla socialità insieme all'Ufficio Informatico ha dovuto esaminare tutte le domande perché molte richieste sono state respinte a causa di irregolarità o di errori nella compilazione.
L'intervento è riservato ai nuclei familiari o ai singoli cittadini residenti nel territorio comunale in data antecedente al 23 novembre 2020 (data di pubblicazione del decreto Ristori ter), versano in stato di disagio socio-economico a causa dell'eccezionalità dell'emergenza Covid-19 e temporaneamente impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche a seguito delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria in corso.
Il lavoro per individuare i destinatari dei buoni è stato particolarmente oneroso e i controlli sono stati puntuali. Complessivamente sono pervenute 3.227 domande e sono stati effettuati quasi seimila controlli L'assessorato alla socialità insieme all'Ufficio Informatico ha dovuto esaminare tutte le domande perché molte richieste sono state respinte a causa di irregolarità o di errori nella compilazione.
L'intervento è riservato ai nuclei familiari o ai singoli cittadini residenti nel territorio comunale in data antecedente al 23 novembre 2020 (data di pubblicazione del decreto Ristori ter), versano in stato di disagio socio-economico a causa dell'eccezionalità dell'emergenza Covid-19 e temporaneamente impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche a seguito delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria in corso.