Mattia de Gennaro
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Cultura, Eventi e Spettacolo

Gargano Film Fest, a Mattia de Gennaro il premio per la Miglior Sceneggiatura

Riconoscimento conferito al suo ultimo lavoro "Ho sognato che a Milano c'era il mare"

Si è appena conclusa la 15esima edizione del nostro amato Gargano FilmFest, che dopo un anno di stop causa pandemia e 2 edizioni al Parco del Papa non prive di criticità, ha deciso di tornare dove tutto era iniziato, nel centro storico di San Giovanni Rotondo, e in particolare nella suggestiva e calorosa cornice di Piazza de Mattias.

Una delle edizioni più riuscite degli ultimi anni, che ci ha permesso di tornare a respirare l'aria dei tempi d'oro e di traghettare nelle serate del 28, 29 e 30 luglio numerosi artisti tra attori, produttori, sceneggiatori, fotografi, critici cinematografici, musicisti, comici e artisti di strada. Una piccola grande orchestra culturale che in simbiosi con il nostro fantastico pubblico e con una piazza mai così cinematografica, hanno fatto sì che si delineasse una tre giorni davvero intrigante. A 15 anni esatti dalla sua ultima apparizione, abbiamo avuto il piacere di ospitare nuovamente uno dei registi pugliesi più gettonati del momento, Pippo Mezzapesa, per la proiezione dell'attesissimo "Ti mangio il cuore", affiancato dalla splendida mostra fotografica di Sara Sabatino, giovane e già affermatissima artista made in Capitanata.

Nel corso della seconda serata, porteremo con noi il ricordo fantastico della tavola rotonda con l'attore Luigi D'Oriano, lo sceneggiatore Armando Festa e la scrittrice Simona Frasca, a rappresentare l'instant cult "Mixed by Erry" (regia di Sydney Sibilia), uno dei film italiani più virali su Netflix in questo periodo. Tavola rotonda a cui ha fatto seguito la proiezione del film (un vero successo), una miriade di selfie e lo spettacolare dj set del pugliese Giova, rigorosamente a tema anni '80, per chiudere in bellezza la serata centrale dell'intera kermesse.

A seguire, il commento del molfettese Mattia de Gennaro, premiato per la Miglior Sceneggiatura conferito per il suo ultimo lavoro "Ho sognato che a Milano c'era il mare" con il premio Provo.Cult.

"A pochi giorni dalla conclusione della XVI edizione del Gargano Film Fest a San Giovanni Rotondo, il mio volto si ostina a raccontare ancora delle notti insonni che mi hanno tenuto aggrappato al desiderio di scoprire cosa sarebbe successo una volta giunto il mattino. ora che, però, di soli ne sono passati in un numero sufficiente a ricordarmi che è oltre la stanchezza che si conosce davvero se stessi, sento di dover riservare un piccolo spazio in questa pagina butterata di ricordi per manifestare l'immensa gratitudine che abita il mio cuore".

"Per prima cosa, sento di dover rivolgere un ringraziamento speciale alla giuria tecnica di Provo.Corto 2024, composta dal presidente Davide Magnisi, Enrico Farro e Chiara Lostaglio, per aver decretato "Ho sognato che a Milano c'era il mare" meritevole del premio per la Miglior Sceneggiatura con la seguente motivazione: "per la poesia visiva e narrativa nel raccontare una storia di sradicamento e il fenomeno doloroso dell'emigrazione dal sud proletario al nord industriale, emozionando con l'originalità della sua voce".

"Un sentito grazie va anche a Orazio Martino, co-direttore artistico del Gargano FilmFest, per la cura con cui ha saputo coinvolgermi in questa preziosa iniziativa, dimostrandomi, quotidianamente, quanto sia fondamentale, oggigiorno, riconoscere l'importante ruolo del cinema come collante sociale. Sono grato di aver avuto l'opportunità di condividere questa esperienza con una folta rappresentanza di talenti provenienti da tutta italia ed è per questo motivo che, con immenso affetto, ringrazio Nicolò, Marea, Gabriele e Ginevra, ai quali va il mio abbraccio più grande, l'ennesimo. Un doveroso ringraziamento va anche ai miei instancabili compagni di viaggio, Beatrice, Davide, Gabriele, Alessandra e Umberto, per aver reso possibile tutto ciò, donandosi totalmente a questo mare che, con grande sorpresa, è riuscito a condurci sin dentro gli studi di Rai Radio3, dove la storia di Angelo e Annina risuona ancora".

"Grazie a mio padre, nei cui occhi scorgo ancora la sorpresa di scoprirmi nuovo a ogni traguardo. Dedico questo premio a chi, da Gaza a Cutro, non ha avuto la possibilità di raccontare il proprio mare. questa storia è anche la loro. Per il resto, non chiedetemi più cosa voglia fare da grande. è tutto qui. Grazie, ancora".
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