
Cronaca
Furto con scasso in un bar, ladri inseguiti e denunciati
Rubati 4.000 euro. Durante la fuga, però, sono stati intercettati dai militari del Nucleo Radiomobile
Molfetta - sabato 14 ottobre 2017
12.57
Le indagini, in queste ore, sono frenetiche. I Carabinieri della Compagnia di Molfetta stanno fiutando un'altra pista, quella che porta dritta al rogo di via San Carlo. Quel che è certo, il colpo è andato letteralmente in fumo, alcune notti fa. E in quattro sono stati denunciati a piede libero.
Quattro molfettesi (tutti già noti alle forze dell'ordine, nda), sono stati intercettati e bloccati dai militari diretti dal capitano Vito Ingrosso. Davvero inattesa, per loro, quella pattuglia del Nucleo Radiomobile sbucata dal nulla e che ha intimato l'alt. E nonostante i malviventi (tra cui un minore, nda) stessero già cercando di fuggire a bordo di un'auto, hanno dovuto mollare. Addio refurtiva, dunque.
I quattro sono stati deferiti in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Trani, mentre il resto - l'auto e la refurtiva, pari a circa 3.000 euro in monetine e banconote portate via in buste di plastica - sono finiti sotto sequestro penale. E pensare che doveva essere una notte di "lavoro", forse come chissà quante altre. Avevano anche scelto con cura il locale da depredare, un bar ubicato in una traversa di corso Umberto I.
Avranno pensato che una attività commerciale potesse avere parecchi soldi custoditi all'interno, magari anche di notte. Ed eccoli, allora, entrare in azione in piena notte, con le strade deserte, proprio nel punto centrale di Molfetta. E questo lascia ipotizzare solo due cose: o i malfattori conoscevano la zona come le loro tasche oppure hanno veramente deciso che il rischio si potesse affrontare.
Tant'è. Forzato l'ingresso, i ladri hanno ripulito la cassa, la macchina scambia soldi e la cassa della slot per un totale di 4.000 euro. Poi, via. All'improvviso, però, ecco una pattuglia dei Carabinieri. I militari hanno intimato l'alt e i quattro sono stati denunciati a piede libero per il reato di ricettazione: sulle prime non è stato possibile accertare la paternità del furto e per loro è scattata solo la denuncia per ricettazione.
Ma non è affatto finita qui. Infatti, grazie ai tradizionali metodi d'indagine, gli investigatori molfettesi ipotizzerebbero il coinvolgimento di due di essi nel rogo di via San Carlo. Attraverso le testimonianze di alcuni testimoni oculari e l'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in zona, infatti, i Carabinieri della locale Compagnia starebbero ricostruendo i momenti salienti, fondamentali per definire il quadro probatorio.
Proprio grazie ai filmati delle telecamere, infatti, sarebbe stato possibile accertare che due dei quattro denunciati per il furto al bar potrebbero essere anche gli autori del rogo di via San Carlo. I piromani sono stati immortalati nel luogo dell'incendio con taniche al seguito.
Quattro molfettesi (tutti già noti alle forze dell'ordine, nda), sono stati intercettati e bloccati dai militari diretti dal capitano Vito Ingrosso. Davvero inattesa, per loro, quella pattuglia del Nucleo Radiomobile sbucata dal nulla e che ha intimato l'alt. E nonostante i malviventi (tra cui un minore, nda) stessero già cercando di fuggire a bordo di un'auto, hanno dovuto mollare. Addio refurtiva, dunque.
I quattro sono stati deferiti in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Trani, mentre il resto - l'auto e la refurtiva, pari a circa 3.000 euro in monetine e banconote portate via in buste di plastica - sono finiti sotto sequestro penale. E pensare che doveva essere una notte di "lavoro", forse come chissà quante altre. Avevano anche scelto con cura il locale da depredare, un bar ubicato in una traversa di corso Umberto I.
Avranno pensato che una attività commerciale potesse avere parecchi soldi custoditi all'interno, magari anche di notte. Ed eccoli, allora, entrare in azione in piena notte, con le strade deserte, proprio nel punto centrale di Molfetta. E questo lascia ipotizzare solo due cose: o i malfattori conoscevano la zona come le loro tasche oppure hanno veramente deciso che il rischio si potesse affrontare.
Tant'è. Forzato l'ingresso, i ladri hanno ripulito la cassa, la macchina scambia soldi e la cassa della slot per un totale di 4.000 euro. Poi, via. All'improvviso, però, ecco una pattuglia dei Carabinieri. I militari hanno intimato l'alt e i quattro sono stati denunciati a piede libero per il reato di ricettazione: sulle prime non è stato possibile accertare la paternità del furto e per loro è scattata solo la denuncia per ricettazione.
Ma non è affatto finita qui. Infatti, grazie ai tradizionali metodi d'indagine, gli investigatori molfettesi ipotizzerebbero il coinvolgimento di due di essi nel rogo di via San Carlo. Attraverso le testimonianze di alcuni testimoni oculari e l'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in zona, infatti, i Carabinieri della locale Compagnia starebbero ricostruendo i momenti salienti, fondamentali per definire il quadro probatorio.
Proprio grazie ai filmati delle telecamere, infatti, sarebbe stato possibile accertare che due dei quattro denunciati per il furto al bar potrebbero essere anche gli autori del rogo di via San Carlo. I piromani sono stati immortalati nel luogo dell'incendio con taniche al seguito.