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Felice Spaccavento: «Ringrazio il movimento Molfetta che Vogliamo e Leonardo Siragusa per il sostegno»
La nota integrale del medico candidato al Consiglio regionale con la lista “Decaro Presidente”
Molfetta - venerdì 14 novembre 2025
12.09 Sponsorizzato
"Ringrazio il movimento Molfetta che Vogliamo e Leonardo Siragusa per il sostegno e per le parole espresse nei miei confronti. Questo appoggio non è solo politico, ma rappresenta un segno di fiducia e di responsabilità collettiva verso una città che ha bisogno di ripartire da valori concreti: competenza, onestà e partecipazione", è quanto si legge nella nota delmedico candidato al Consiglio regionale con la lista "Decaro Presidente", Felice Spaccavento.
"Guardiamo insieme alla Puglia, al programma che Antonio Decaro ha presentato per il governo della regione nei prossimi cinque anni. È un progetto che unisce energie civiche e forze politiche intorno a obiettivi comuni. I partiti hanno una storia e una struttura che restano importanti, ma oggi non bastano più da soli a interpretare la complessità dei territori. Le liste civiche, come quella di Decaro Presidente, possono essere il luogo dove le esperienze locali diventano proposte di governo. La cura della persona, la riduzione delle diseguaglianze sono dei punti centrali del mio impegno politico, ma in questi anni di dura e incondizionata opposizione all'amministrazione Minervini ci siamo confrontati con le principali vertenze aperte della città. Il modello regionale punta a regole urbanistiche che privilegiano il riuso, l'efficienza energetica e la partecipazione dei cittadini nella trasformazione dei quartieri. Dobbiamo ritrovarci attorno a una visione di città rigenerata", continua.
"Molfetta merita di più. Merita una politica che guardi avanti, che non si accontenti di chi, fino a ieri, sedeva accanto a Tommaso Minervini e ne condivideva ogni scelta. Oggi, dopo una veloce girata di giacchetta e un filo di mascara politico, quegli stessi volti si ripresentano agli elettori come se nulla fosse, pronti a chiedere ancora una volta fiducia e consenso. Ma non basta cambiare immagine per cancellare le responsabilità: sono gli stessi che hanno sostenuto fino all'ultimo un'amministrazione disastrosa, lasciando dietro di sé solo macerie politiche e amministrative. Chi ha contribuito al fallimento della città non può oggi fingere di rappresentarne la rinascita. A chi non si riconosce in quel modo di governare, a chi vuole davvero voltare pagina, dico: unitevi a noi. Sostenete chi oggi ha la reale possibilità di rappresentare Molfetta in Consiglio regionale. Il modello di città e di Regione che immaginiamo è quello di una Puglia che cura e si fa comunità, che rigenera invece di consumare, che pianta alberi e crea percorsi sostenibili, che mette al centro le persone e le relazioni. Una regione e una città che hanno chiaro da che parte stare", così conclude il candidato.
"Guardiamo insieme alla Puglia, al programma che Antonio Decaro ha presentato per il governo della regione nei prossimi cinque anni. È un progetto che unisce energie civiche e forze politiche intorno a obiettivi comuni. I partiti hanno una storia e una struttura che restano importanti, ma oggi non bastano più da soli a interpretare la complessità dei territori. Le liste civiche, come quella di Decaro Presidente, possono essere il luogo dove le esperienze locali diventano proposte di governo. La cura della persona, la riduzione delle diseguaglianze sono dei punti centrali del mio impegno politico, ma in questi anni di dura e incondizionata opposizione all'amministrazione Minervini ci siamo confrontati con le principali vertenze aperte della città. Il modello regionale punta a regole urbanistiche che privilegiano il riuso, l'efficienza energetica e la partecipazione dei cittadini nella trasformazione dei quartieri. Dobbiamo ritrovarci attorno a una visione di città rigenerata", continua.
"Molfetta merita di più. Merita una politica che guardi avanti, che non si accontenti di chi, fino a ieri, sedeva accanto a Tommaso Minervini e ne condivideva ogni scelta. Oggi, dopo una veloce girata di giacchetta e un filo di mascara politico, quegli stessi volti si ripresentano agli elettori come se nulla fosse, pronti a chiedere ancora una volta fiducia e consenso. Ma non basta cambiare immagine per cancellare le responsabilità: sono gli stessi che hanno sostenuto fino all'ultimo un'amministrazione disastrosa, lasciando dietro di sé solo macerie politiche e amministrative. Chi ha contribuito al fallimento della città non può oggi fingere di rappresentarne la rinascita. A chi non si riconosce in quel modo di governare, a chi vuole davvero voltare pagina, dico: unitevi a noi. Sostenete chi oggi ha la reale possibilità di rappresentare Molfetta in Consiglio regionale. Il modello di città e di Regione che immaginiamo è quello di una Puglia che cura e si fa comunità, che rigenera invece di consumare, che pianta alberi e crea percorsi sostenibili, che mette al centro le persone e le relazioni. Una regione e una città che hanno chiaro da che parte stare", così conclude il candidato.
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