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Emiliano: «La Puglia ha numeri da zona gialla ma il cambio di colore è un rischio»
L'indice Rt regionale è sceso di nuovo sotto quota 1
Molfetta - martedì 2 febbraio 2021
8.45
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha fornito alcune anticipazioni sullo scenario Covid della prossima settimana durante un talk andato in onda su Telerama: il governatore pugliese ha evidenziato come la situazione sia in fase di miglioramento, con un Rt sceso nuovamente sotto quota 1 (0.95 secondo l'ultimo monitoraggio dell'ISS) e questo potrebbe determinare il passaggio in zona gialla dalla prossima settimana.
«I numeri della Puglia sono da zona gialla in questa settimana - ha riconosciuto Emiliano - Ma il punto è che questo tipo di classificazione purtroppo lascia psicologicamente intendere che la tensione si sia abbassata: non è così, noi abbiamo ancora tanti contagi. Dunque, è molto probabile che da lunedì prossimo saremo gialli ma questo scenario andrà vissuto ugualmente con massima attenzione».
«Anche se abbiamo le terapie intensive con posti liberi e posti di area medica abbastanza capienti, il regime della zona gialla in questo momento è sbagliato, pericoloso, e tutta l'Italia avrebbe dovuto rimanere in zona arancione. Perché altrimenti - ha aggiunto il presidente della Regione - rischiamo che questa variante inglese, che sta per arrivare, acceleri di nuovo i contagi e provochi assieme alla riapertura delle scuole una terza ondata molto grave».
«Sarà quasi impossibile restare arancioni dopo due settimane con dati da zona gialla, anche perché lo Stato ci rimette più ristori nella fascia media di rischio. Le Regioni - ha concluso Emiliano - hanno perso la possibilità di intervenire sulle misure di controllo della curva epidemiologica, perché governo ha tolto totalmente questi poteri. Noi ci limitiamo a gestire gli ospedali, che al momento non sono sotto pressione».
«I numeri della Puglia sono da zona gialla in questa settimana - ha riconosciuto Emiliano - Ma il punto è che questo tipo di classificazione purtroppo lascia psicologicamente intendere che la tensione si sia abbassata: non è così, noi abbiamo ancora tanti contagi. Dunque, è molto probabile che da lunedì prossimo saremo gialli ma questo scenario andrà vissuto ugualmente con massima attenzione».
«Anche se abbiamo le terapie intensive con posti liberi e posti di area medica abbastanza capienti, il regime della zona gialla in questo momento è sbagliato, pericoloso, e tutta l'Italia avrebbe dovuto rimanere in zona arancione. Perché altrimenti - ha aggiunto il presidente della Regione - rischiamo che questa variante inglese, che sta per arrivare, acceleri di nuovo i contagi e provochi assieme alla riapertura delle scuole una terza ondata molto grave».
«Sarà quasi impossibile restare arancioni dopo due settimane con dati da zona gialla, anche perché lo Stato ci rimette più ristori nella fascia media di rischio. Le Regioni - ha concluso Emiliano - hanno perso la possibilità di intervenire sulle misure di controllo della curva epidemiologica, perché governo ha tolto totalmente questi poteri. Noi ci limitiamo a gestire gli ospedali, che al momento non sono sotto pressione».