
Covid, Mancini: «Chiediamo dati certi e drive test a Molfetta»
Il consigliere comunale: «Lavorare tutti a supporto del mondo sanitario»
Molfetta - giovedì 15 ottobre 2020
10.37
«Chiediamo dati certi e drive test a Molfetta».
La voce è quella di Pasquale Mancini, già assessore e attuale consigliere comunale di Molfetta, ma il pensiero è quello di una comunità intera che conta 43 casi di positività al Covid e centinaia di persone in isolamento fiduciario, molti in attesa di poter effettuare il tampone a causa della vicinanza prossima a un già accertato caso di positività.
Pasquale Mancini non si risparmia sul tema e lo affronta senza mezzi termini: «Non si può dover andare a Giovinazzo quando si hanno 60 mila abitanti e focolai in corso».
Di qui la volontà di unire ancora di più le forze per supportare tutto l'apparato sanitario e burocratico che a Molfetta sta lavorando ininterrottamente da marzo: secondo il consigliere comunale, se c'è necessità di chiedere forze nuove e fresche è dovere di tutti agire.
«Possiamo fare solo richieste e proteste anche per far sì che il sindaco abbia più voce quando - come avvenuto in questi giorni - le fa. Quindi le nostre considerazioni (non quelle di Pasquale ma quelle di chi rappresenta i cittadini in consiglio) servono. Ai cittadini. Alla salute pubblica. A chi ci lavora», commenta.
«Di qui i potenziamenti di ciò spero godremo tutti a breve. Compreso il drive test a Molfetta e - mi auguro - un servizio telefonico di tracciamento e verifica dell'osservazione delle disposizioni che voi emanate e nessuno controlla.
Insieme si lavora sempre meglio».
Secondo fonti vicine alla ASL per ragioni prettamente logistiche il drive test potrebbe essere istituito a Molfetta già nelle prossime settimane.
La voce è quella di Pasquale Mancini, già assessore e attuale consigliere comunale di Molfetta, ma il pensiero è quello di una comunità intera che conta 43 casi di positività al Covid e centinaia di persone in isolamento fiduciario, molti in attesa di poter effettuare il tampone a causa della vicinanza prossima a un già accertato caso di positività.
Pasquale Mancini non si risparmia sul tema e lo affronta senza mezzi termini: «Non si può dover andare a Giovinazzo quando si hanno 60 mila abitanti e focolai in corso».
Di qui la volontà di unire ancora di più le forze per supportare tutto l'apparato sanitario e burocratico che a Molfetta sta lavorando ininterrottamente da marzo: secondo il consigliere comunale, se c'è necessità di chiedere forze nuove e fresche è dovere di tutti agire.
«Possiamo fare solo richieste e proteste anche per far sì che il sindaco abbia più voce quando - come avvenuto in questi giorni - le fa. Quindi le nostre considerazioni (non quelle di Pasquale ma quelle di chi rappresenta i cittadini in consiglio) servono. Ai cittadini. Alla salute pubblica. A chi ci lavora», commenta.
«Di qui i potenziamenti di ciò spero godremo tutti a breve. Compreso il drive test a Molfetta e - mi auguro - un servizio telefonico di tracciamento e verifica dell'osservazione delle disposizioni che voi emanate e nessuno controlla.
Insieme si lavora sempre meglio».
Secondo fonti vicine alla ASL per ragioni prettamente logistiche il drive test potrebbe essere istituito a Molfetta già nelle prossime settimane.