
Covid, la Puglia tra le regioni con maggiore impiego degli anticorpi monoclonali
Al primo posto nella classifica nazionale c'è il Veneto
Molfetta - martedì 20 aprile 2021
Cresce giorno dopo giorno, anche se ancora lentamente, il numero di pazienti Covid che in Italia vengono trattati con gli anticorpi monoclonali: quei farmaci che, se assunti precocemente al momento dei primi sintomi post contagio, sono in grado di ridurre ricovero e complicanze.
Secondo il report Aifa pubblicato il 16 aprile, sono 2.140 finora i pazienti inseriti nei registri di monitoraggio in Italia per un totale di 150 strutture prescriventi in 20 regioni. A seguito della determina Aifa, a partire dal 10 marzo 2021, in Italia è infatti possibile utilizzare gli anticorpi monoclonali in pazienti Covid non ospedalizzati e non in ossigenoterapia, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza e presenza di almeno un fattore di rischio, come obesità, diabete, malattie cardiovascolari.
Nella settimana che va dal 9 al 15 aprile sono state 736 le prescrizioni, con una media di circa 105 al giorno, pari a un aumento del 13,5% rispetto alla settimana precedente, quando erano state 647. La regione che ne ha somministrati di più è il Veneto (386) seguito da Lazio (293), Toscana (237), più indietro Lombardia (161) e Campania (130), seguono Puglia (125) e Piemonte (119).
Scendono sotto i 100 pazienti Sicilia (89), Marche (88), Liguria (82), Valle d'Aosta (68), Friuli Venezia Giulia (57), Umbria (43), Emilia Romagna (38) e Abruzzo (37). L'obiettivo è comunque quello di intensificare ulteriormente questa terapia nelle prossime settimane.
Secondo il report Aifa pubblicato il 16 aprile, sono 2.140 finora i pazienti inseriti nei registri di monitoraggio in Italia per un totale di 150 strutture prescriventi in 20 regioni. A seguito della determina Aifa, a partire dal 10 marzo 2021, in Italia è infatti possibile utilizzare gli anticorpi monoclonali in pazienti Covid non ospedalizzati e non in ossigenoterapia, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza e presenza di almeno un fattore di rischio, come obesità, diabete, malattie cardiovascolari.
Nella settimana che va dal 9 al 15 aprile sono state 736 le prescrizioni, con una media di circa 105 al giorno, pari a un aumento del 13,5% rispetto alla settimana precedente, quando erano state 647. La regione che ne ha somministrati di più è il Veneto (386) seguito da Lazio (293), Toscana (237), più indietro Lombardia (161) e Campania (130), seguono Puglia (125) e Piemonte (119).
Scendono sotto i 100 pazienti Sicilia (89), Marche (88), Liguria (82), Valle d'Aosta (68), Friuli Venezia Giulia (57), Umbria (43), Emilia Romagna (38) e Abruzzo (37). L'obiettivo è comunque quello di intensificare ulteriormente questa terapia nelle prossime settimane.