
Commemorazione Carnicella, la famiglia annuncia la scelta di non partecipare
La spiegazione in una lunga lettera indirizzata alla città
Molfetta - domenica 29 giugno 2025
13.44
In occasione del 33º anniversario dell'uccisione dell'allora sindaco Gianni Carnicella, prevista per il 7 luglio 2025, la famiglia ha comunicato ufficialmente all'Amministrazione comunale la propria decisione di non prendere parte alla cerimonia pubblica. Di seguito il testo integrale della comunicazione:
«La famiglia Carnicella desidera comunicare che non presenzierà alla commemorazione prevista per il 7 luglio, anniversario della tragica scomparsa del nostro amato "Gianni Carnicella", il quale, in quel drammatico giorno di trentatré anni fa, perse la vita nel tentativo di difendere la legalità, l'onore e il prestigio dell'istituzione che rappresentava.
Desideriamo rinnovare il ricordo delle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi scolpite sulla lapide in sua memoria: "(…) splendido esempio di elevatissime virtù civiche e di profonda sensibilità istituzionale, spinti fino all'estremo sacrificio".
Proprio in ossequio a quella profonda sensibilità istituzionale che ha sempre ispirato l'agire di Gianni, riteniamo che non sussistano le condizioni per partecipare a una cerimonia che dovrebbe rappresentare, per chi amministra, un momento di autentica riflessione e impegno, un faro nella notte per coloro che, dopo di lui, portano la responsabilità della guida della Città.
Purtroppo, la realtà odierna racconta un quadro profondamente diverso, pur nel pieno rispetto del principio di garantismo e della presunzione di innocenza nei confronti delle persone coinvolte nel recente scandalo giudiziario che ha interessato il Palazzo di Città, crediamo che il ricordo di Gianni non possa e non debba ridursi a un atto rituale, svuotato dalla coerenza tra parole e azioni.
Il suo sacrificio richiede, oggi più che mai, azioni concrete, ispirate ai valori di legalità, onestà e responsabilità civile per cui ha dato la vita.
Per questi motivi, non riteniamo opportuno condividere il momento celebrativo organizzato dall'Amministrazione, scegliendo di ricordarlo in forma privata e familiare, lontano da ogni possibile strumentalizzazione o utilizzo che possa tradire o fuorviare il significato profondo della sua memoria.
Con rispetto e fermezza, porgiamo distinti saluti».
«La famiglia Carnicella desidera comunicare che non presenzierà alla commemorazione prevista per il 7 luglio, anniversario della tragica scomparsa del nostro amato "Gianni Carnicella", il quale, in quel drammatico giorno di trentatré anni fa, perse la vita nel tentativo di difendere la legalità, l'onore e il prestigio dell'istituzione che rappresentava.
Desideriamo rinnovare il ricordo delle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi scolpite sulla lapide in sua memoria: "(…) splendido esempio di elevatissime virtù civiche e di profonda sensibilità istituzionale, spinti fino all'estremo sacrificio".
Proprio in ossequio a quella profonda sensibilità istituzionale che ha sempre ispirato l'agire di Gianni, riteniamo che non sussistano le condizioni per partecipare a una cerimonia che dovrebbe rappresentare, per chi amministra, un momento di autentica riflessione e impegno, un faro nella notte per coloro che, dopo di lui, portano la responsabilità della guida della Città.
Purtroppo, la realtà odierna racconta un quadro profondamente diverso, pur nel pieno rispetto del principio di garantismo e della presunzione di innocenza nei confronti delle persone coinvolte nel recente scandalo giudiziario che ha interessato il Palazzo di Città, crediamo che il ricordo di Gianni non possa e non debba ridursi a un atto rituale, svuotato dalla coerenza tra parole e azioni.
Il suo sacrificio richiede, oggi più che mai, azioni concrete, ispirate ai valori di legalità, onestà e responsabilità civile per cui ha dato la vita.
Per questi motivi, non riteniamo opportuno condividere il momento celebrativo organizzato dall'Amministrazione, scegliendo di ricordarlo in forma privata e familiare, lontano da ogni possibile strumentalizzazione o utilizzo che possa tradire o fuorviare il significato profondo della sua memoria.
Con rispetto e fermezza, porgiamo distinti saluti».