C'è una parte di Molfetta in cui il tempo sembra essersi fermato a prima del Coronavirus
Ancora assembramenti e gente in strada senza un motivo
Molfetta - giovedì 2 aprile 2020
10.40
La battaglia contro il Coronavirus è nella sua fase cruciale e per questo siamo tutti chiamati a proseguire con un comportamento responsabile e rispettoso verso le regole che questa emergenza sanitaria ha imposto a tutta Italia.
Se registriamo i comportamenti lodevoli di gran parte della cittadinanza, ci tocca anche dare notizia dei casi in cui queste restrizioni vengono ignorate senza troppi problemi. Sebbene l'obbligo di restare in casa sia stato sancito più di 20 giorni fa, c'è ancora una minoranza di Molfetta per la quale il tempo sembra essersi fermato alla fase precedente rispetto al primo decreto che stabiliva la chiusura totale per ottenere il tanto discusso distanziamento sociale.
Al netto di chi esce dalla propria abitazione per ragioni di stretta necessità, come l'esigenza di fare la spesa (ma anche qui si potrebbe discutere su tempistiche e modalità), è ancora evidente come in diverse zone della città ci siano persone e, purtroppo, gruppi di persone che scelgono di stare in strada senza un vero motivo, dimostrando tutta la propria noncuranza verso una situazione che in Italia sta mietendo centinaia di vittime ogni giorno.
Se si chiede in tutti i modi di evitare assembramenti è perché il rischio di contagio è ancora molto alto, soprattutto al Sud dove il picco è atteso con lieve ritardo rispetto a quello probabilmente raggiunto proprio in questi giorni in Lombardia. In Puglia i casi giornalieri sono in aumento, seppur limitati grazie al rispetto delle regole, ma ciò non legittima ad azioni scriteriate che rischiano di vanificare settimane di permanenza in casa e soprattutto l'intenso lavoro dei sanitari per contrastare il COVID-19.
Non possiamo che ribadire nuovamente l'importanza di vivere con coscienza questa fase dell'emergenza, lasciando ai lettori ogni commento in merito ai comportamenti testimoniati dalle nostre immagini.
Se registriamo i comportamenti lodevoli di gran parte della cittadinanza, ci tocca anche dare notizia dei casi in cui queste restrizioni vengono ignorate senza troppi problemi. Sebbene l'obbligo di restare in casa sia stato sancito più di 20 giorni fa, c'è ancora una minoranza di Molfetta per la quale il tempo sembra essersi fermato alla fase precedente rispetto al primo decreto che stabiliva la chiusura totale per ottenere il tanto discusso distanziamento sociale.
Al netto di chi esce dalla propria abitazione per ragioni di stretta necessità, come l'esigenza di fare la spesa (ma anche qui si potrebbe discutere su tempistiche e modalità), è ancora evidente come in diverse zone della città ci siano persone e, purtroppo, gruppi di persone che scelgono di stare in strada senza un vero motivo, dimostrando tutta la propria noncuranza verso una situazione che in Italia sta mietendo centinaia di vittime ogni giorno.
Se si chiede in tutti i modi di evitare assembramenti è perché il rischio di contagio è ancora molto alto, soprattutto al Sud dove il picco è atteso con lieve ritardo rispetto a quello probabilmente raggiunto proprio in questi giorni in Lombardia. In Puglia i casi giornalieri sono in aumento, seppur limitati grazie al rispetto delle regole, ma ciò non legittima ad azioni scriteriate che rischiano di vanificare settimane di permanenza in casa e soprattutto l'intenso lavoro dei sanitari per contrastare il COVID-19.
Non possiamo che ribadire nuovamente l'importanza di vivere con coscienza questa fase dell'emergenza, lasciando ai lettori ogni commento in merito ai comportamenti testimoniati dalle nostre immagini.