
AstraZeneca, nuove indicazioni dal Cts: «Uso preferenziale per gli over 60»
Ma Locatelli precisa: «Nessun problema per chi ha già ricevuto la prima dose»
Molfetta - giovedì 8 aprile 2021
10.17
Arriva un nuovo capitolo nell'intricata storia del vaccino AstraZeneca, sempre sotto la lente d'ingrandimento nell'Unione Europea nonostante i risultati molto soddisfacenti della campagna vaccinale in Gran Bretagna. Nel pomeriggio di ieri si è tenuta una conferenza stampa successiva alle ultime valutazioni dell'EMA in relazione al vaccino "Vaxzevria" di AstraZeneca.
Hanno preso la parola il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il Direttore generale di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) Nicola Magrini e il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Il numero di casi rari di trombosi associata a carenza di piastrine accertati dopo la vaccinazione con AstraZeneca è stato "lievemente superiore alle attese" solo tra le persone con meno di 60 anni, mentre è stato "inferiore" o in linea con le statistiche per gli over 60.
«In virtù delle ultime osservazioni sui rarissimi casi di effetti collaterali, l'Italia ha deciso di raccomandare l'uso preferenziale del vaccino solo per chi ha più di 60 anni, un'indicazione su cui potrebbero convergere anche gli altri Paesi europei in base al principio della massima precauzione - ha dichiarato Franco Locatelli - ma voglio rassicurare chi si trova sotto la nuova soglia di età e ha già ricevuto la prima dose. Non ci sono elementi in grado di scoraggiare minimamente la somministrazione del richiamo».
«Gli episodi di trombosi rare sono stati osservati solo dopo la prima iniezione e non dopo la seconda. Nelle prossime ore è attesa una circolare del ministero della Salute con tutti i dettagli. Il vaccino resta sicuro al 100% come confermato anche dall'Agenzia Europea del Farmaco e il nostro obiettivo è solo avvicinarci costantemente a un livello di pericolo nullo per chiunque. In sintesi, non ci sarà alcuna restrizione anagrafica ma un semplice uso preferenziale» ha concluso.
Hanno preso la parola il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il Direttore generale di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) Nicola Magrini e il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Il numero di casi rari di trombosi associata a carenza di piastrine accertati dopo la vaccinazione con AstraZeneca è stato "lievemente superiore alle attese" solo tra le persone con meno di 60 anni, mentre è stato "inferiore" o in linea con le statistiche per gli over 60.
«In virtù delle ultime osservazioni sui rarissimi casi di effetti collaterali, l'Italia ha deciso di raccomandare l'uso preferenziale del vaccino solo per chi ha più di 60 anni, un'indicazione su cui potrebbero convergere anche gli altri Paesi europei in base al principio della massima precauzione - ha dichiarato Franco Locatelli - ma voglio rassicurare chi si trova sotto la nuova soglia di età e ha già ricevuto la prima dose. Non ci sono elementi in grado di scoraggiare minimamente la somministrazione del richiamo».
«Gli episodi di trombosi rare sono stati osservati solo dopo la prima iniezione e non dopo la seconda. Nelle prossime ore è attesa una circolare del ministero della Salute con tutti i dettagli. Il vaccino resta sicuro al 100% come confermato anche dall'Agenzia Europea del Farmaco e il nostro obiettivo è solo avvicinarci costantemente a un livello di pericolo nullo per chiunque. In sintesi, non ci sarà alcuna restrizione anagrafica ma un semplice uso preferenziale» ha concluso.