Un'aula del Tribunale
Un'aula del Tribunale
Cronaca

Arresti nell'Arma, domani l'incidente probatorio in videoconferenza

Il gip Galesi ha accolto la richiesta della Procura di Bari per cristallizzare le dichiarazioni degli indagati

Finalmente è arrivato il giorno del faccia a faccia, nell'inchiesta sui militari dell'Arma dei Carabinieri arrestati a Giovinazzo. Uno di questi, Domenico Laforgia, è di Molfetta. Il gip del Tribunale, Marco Galesi, ha accolto la richiesta di incidente probatorio della Procura per cristallizzare le dichiarazioni degli indagati.

Nella mattinata di domani, a Bari, collegati in videoconferenza dalle rispettive case circondariali, gli appuntati Antonio Salerno e Domenico Laforgia, reclusi nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, il referente del sodalizio Mario Del Vecchio, trasferito presso l'istituto penitenziario di Badu 'e Carros, a Nuoro, e il commerciante Gerardo Giotti, rinchiuso dietro le mura di Borgo San Nicola, a Lecce, racconteranno - davanti al gip, al pm e agli avvocati - la loro versione.

L'incidente probatorio, in cui le dichiarazioni rese saranno acquisite come una prova, assunte alla presenza delle parti ed in contraddittorio tra di loro - sarà un faccia a faccia importante - servirà a cristallizzare non solo le dichiarazioni degli arrestati, accusati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari e rivelazione del segreto d'ufficio, ma anche quelle di Michele Giangaspero che con le sue dichiarazioni ha dato il via alle indagini.

L'attività è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari, sotto il coordinamento del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Federico Perrone Capano, e stando a quanto emerso dalle indagini, per anni i due militari, in servizio presso la Stazione di Giovinazzo, avrebbero ricevuto 1.000 euro al mese, somma in contanti ridotta a 500 euro e, uno dei due, anche regali e persino l'indebito risarcimento del danno per un falso incidente stradale.

I due appuntati, secondo le indagini, si sarebbero fatti consegnare questi beni da alcuni uomini vicini al clan mafioso Di Cosola, per il tramite del commerciante. In cambio i due militari avrebbero rivelato informazioni sulle operazioni di polizia giudiziaria, indagini in corso o provvedimenti restrittivi da eseguire nei confronti di affiliati all'articolazione cittadina del clan Di Cosola, fornendo, in alcune occasioni, registrazioni e verbali con le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

All'incidente probatorio, che si svolgerà davanti al gip Marco Galesi, parteciperanno il pm Federico Perrone Capano e i legali Mario Malcangi per Antonio Salerno, Massimo Roberto Chiusolo e Tiziano Tedeschi per Domenico Laforgia, Massimo Roberto Chiusolo per Mario Del Vecchio e Maurizio Masellis e Mario Mongelli per Gerardo Giotti.
  • Tiziano Tedeschi
  • Domenico Laforgia
  • Massimo Roberto Chiusolo
Altri contenuti a tema
«Condannato illegittimamente». Il boss De Simine denuncia l'Italia alla Cedu «Condannato illegittimamente». Il boss De Simine denuncia l'Italia alla Cedu Secondo i legali del 54enne «l'ultimo processo si è svolto con modalità illegittime e con la violazione del diritto di difesa»
Fine di un incubo: 39enne accusato di violenza sessuale, caso archiviato Fine di un incubo: 39enne accusato di violenza sessuale, caso archiviato L'uomo si è trovato alla sbarra per difendersi da ipotesi di reati terribili: la vittima, di 31 anni, risiede a Molfetta
«Nessun legame con la mafia». Colpo di scena: assolto l'appuntato Laforgia «Nessun legame con la mafia». Colpo di scena: assolto l'appuntato Laforgia Non hanno retto le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione mosse al militare. È tornato in libertà
Soldi per pilotare le indagini sui Di Cosola: chiesta un'altra condanna Soldi per pilotare le indagini sui Di Cosola: chiesta un'altra condanna La Procura ha chiesto 15 anni per Laforgia. Si tornerà in aula il 13 luglio con l'arringa della difesa, la sentenza entro l'estate
Arresti nell'Arma: al via il processo davanti al Gup Arresti nell'Arma: al via il processo davanti al Gup Tre imputati, fra cui Salerno, hanno optato per il rito abbreviato, Laforgia andrà a dibattimento. Si torna in aula il 14 luglio
Arresti nell'Arma, il processo inizia con un rinvio Arresti nell'Arma, il processo inizia con un rinvio Slitta al 18 maggio l'udienza preliminare per consentire alle difese di avanzare richieste di riti alternativi
Arresti nell'Arma, l'appuntato Laforgia lascia il carcere: va ai domiciliari Arresti nell'Arma, l'appuntato Laforgia lascia il carcere: va ai domiciliari Era in cella, con Salerno, dal 18 giugno scorso. Il gip Galesi ha accolto le richieste di attenuazione delle misure cautelari
Arresti nell'Arma, il giorno della verità: Giangaspero davanti al Gip Arresti nell'Arma, il giorno della verità: Giangaspero davanti al Gip Il 39enne, personaggio cardine di tutta l'inchiesta, è stato ascoltato nell'incidente probatorio
© 2001-2024 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.