Lidia De Leonardis e Tommaso Minervini
Lidia De Leonardis e Tommaso Minervini
Politica

Area Pubblica Molfetta: «La vita amministrativa subisce un contraccolpo e ne rimarrà paralizzata»

La nota del movimento civico di opposizione

Anche il movimento civico di Area pubblica Molfetta si è esposto in merito all'attuale situazione che ha coinvolto il sindaco di Molfetta. A seguire, la nota stampa integrale:

«L'arresto del sindaco di Molfetta, tra consapevolezza del diritto di cittadinanza attiva e necessità di coesione tra i poteri dello Stato. Non forcaioli, né giustizialisti ma neppure indifferenti rispetto alle conclusioni della Magistratura.

È fuori di dubbio che, quando viene arrestato il sindaco di una città, tutta la Comunità ne rimane sconvolta, attonita, disorientata. Vivo è il sentimento di preoccupazione.

E non certo per un tempo breve perché gli strascichi e le conseguenze sono destinati a farsi sentire a lungo.
Al di là del fatto, poi, che, come di consueto, ci si perderá in inevitabili e sterili polemiche tra innocentisti e colpevolisti. I social network ne saranno pieni. Si badi, però.

Vero è che un arresto in fase cautelare, come quello del sindaco di una città è un fatto di inaudita gravità sociale, oltre che giudiziaria, ma (giova sottolinearlo) è altrettanto vero che tale evento non richiede né impone la pronuncia di un giudizio.

Nessun giudizio, da parte di chicchessia e nessun processo. Solo il diritto sacrosanto di una comunità di sapere quali sono le conseguenze politico sociali dei fatti di reato e le ricadute delle loro inevitabili conseguenze sulla intera Comunità e sui diritti costituzionali delle persone.

La magistratura ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati contestati dalla competente Procura della Repubblica, e ritenuto di applicare una misura coercitiva e limitativa della libertà personale, al fine di evitare il pericolo che l'arrestato possa commettere altri reati della stessa specie o inquinare le prove. Questo è un fatto tecnico che attiene alla competenza dei magistrati e, di contro, al diritto di difesa di ognuno.

Ma noi ? Noi di fronte a tutto questo, cosa abbiamo realmente capito ?
La vita amministrativa, questo è fuori discussione, subisce un pesante contraccolpo, e ne rimarrá paralizzata. Non per poco. Ma.

Posto che la nostra amministrazione risulta già investita da ben quattro indagini giudiziarie che hanno portato negli ultimi anni alla emissione di provvedimenti cautelari (sequestri, arresti in carcere, arresti in regime domiciliare, interdizioni, divieti di dimora) a carico di decine e decine di persone di parte politica e di parte amministrativa, è lecito domandarsi: cosa è disposta a fare la Politica e cosa noi Cittadini per imprimere alla storia una diversa direzione ?
Non condanne, né assoluzioni, è vero ma è bene seriamente interrogarsi su come adoperarsi per evitare ulteriori ed analoghi spiacevoli eventi.

È bene allora che noi tutti ci facciamo delle domande e ci diamo delle risposte serie e concrete, piuttosto che cadere in banali posture qualunquiste o naturalmente demagogiche.
Chiediamoci, con alto senso di responsabilità e con profonda coscienza, quale è la cifra che paghiamo nel frattempo, per tutto questo, e se noi per primi abbiamo sbagliato e soprattutto in cosa abbiamo sbagliato, quale è la quota di debito morale che noi tutti stiamo lasciando a chi verrà dopo di noi.

E come faremo a convincere i meno giovani, i più giovani, e tutti gli altri che la Politica non abita solo nelle aule giudiziarie ma vive nei parchi ed all'aria aperta, che aiuta chi ha davvero bisogno, che non conosce amici, che dá lavoro a tutti, che rispetta le imprese, che usa il bene ed il denaro pubblico con parsimonia, che colloca le risorse finanziarie nel modo migliore, più giusto ed equo e che, non da ultimo, rappresenta una grande opportunità per tutti, per migliorare la vita delle persone e lo stato di benessere collettivo ?

Noi non auspichiamo scarcerazioni o manette ma neppure condanne e conseguenze nefaste, ma non intendiamo nel modo più assoluto demandare l'analisi dei fatti giuridici solo agli attori principali del pianeta Giustizia, perché Politica e Giustizia sono facce della stessa medaglia e rappresentano l'esempio più chiaro della coesione dei poteri dello Stato, nel segno dell'incondizionato rispetto dei valori costituzionali per i quali i nostri avi si sono battuti con l'orgoglio e con il cuore.

Aborriamo frasi ipocrite e prive di senso come "la giustizia farà il suo corso" oppure "la politica non entra nelle aule di giustizia" ed altre simili.

Al contrario, intendiamo essere Cittadini consapevoli, informati, preparati. La disinformazione è sinonimo di ignoranza e la nostra informazione sono le pagine scritte dagli attori della giustizia. Per ora. Sapere e capire fino in fondo come stanno le cose, questa è l'insopprimibile necessità che avvertiamo

Chiediamo fermamente a tutti che sia questo lo spirito giusto con cui affrontare il momento e che tutta la Comunità, con gli strumenti a propria disposizione, si impegni a comprendere quanto i fatti già valutati in ambito giudiziario incidano sulla vita di ciascuno di noi».
  • sindaco
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