
Affrontare l'emergenza Coronavirus nelle scuole di Molfetta: le regole del protocollo
Le misure generali di prevenzione sono state stabilite dal tavolo tecnico del Comune
Molfetta - sabato 10 ottobre 2020
In un momento delicato dell'epidemia di Coronavirus, con la seconda ondata che fa registrare numeri in crescita dappertutto in Italia, occorre massima attenzione al rispetto delle regole sanitarie anche e soprattutto negli ambienti più a rischio. Uno di questi è senza dubbio la scuola, già origine di diversi focolai nella penisola e con alcuni casi registrati anche negli istituti molfettesi.
Per affrontare con lucidità eventuali situazioni a rischio, si è insediato a Molfetta un tavolo tecnico composto da rappresentanti del Comune, Distretto 1 della Asl, Dipartimento di prevenzione della Asl Ba, medici di medicina generale, pediatri, dirigenti scolastici: già nel corso della riunione che si è tenuta ieri nella sede comunale di Lama Scotella è stato stilato un primo protocollo con indicazioni utili per il monitoraggio giornaliero delle classi.
Tra le regole basilari si ritrovano tutte le norme che ormai da mesi vengono richieste in tutti gli ambienti: distanziamento di sicurezza, rigorosa igiene delle mani, sanificazione degli spazi, effettiva possibilità di utilizzare in modo continuativo ed appropriato la mascherina da parte di tutti i soggetti (alunni, discenti, personale ATA, docenti, familiari, etc.).
In presenza di sintomi da contagio, gli alunni e il personale scolastico devono: rimanere presso il proprio domicilio e contattare il proprio pediatra di libera scelta o medico di famiglia in caso di temperatura corporea superiore a 37,5°C o in caso di presenza dei seguenti sintomi come febbre, tosse, cefalea, sintomi gastrointestinali (nausea/vomito, diarrea), faringodinia (dolore localizzato nella faringe), dispnea (respirazione difficoltosa), mialgie (dolore localizzato in uno o in più muscoli), rinorrea/congestione nasale.
I sintomi devono essere sottoposti alla valutazione del medico per la determinazione delle azioni e delle misure da adottare e non costituiscono motivo per la richiesta di esecuzione del test diagnostico. L'Oms nelle linee guida provvisorie pubblicate a giugno di quest'anno non raccomanda più il doppio tampone negativo per certificare la guarigione da Covid-19 e liberare i pazienti dall'isolamento, ma indica che bastano tre giorni senza sintomi indipendentemente dalla severità dell'infezione.
I nuovi criteri richiesti per porre fine all'isolamento sono: per i pazienti sintomatici positivi 10 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni senza sintomi (incluso senza febbre e senza sintomi respiratori); per i pazienti asintomatici positivi 10 giorni dopo il tampone positivo.
Per affrontare con lucidità eventuali situazioni a rischio, si è insediato a Molfetta un tavolo tecnico composto da rappresentanti del Comune, Distretto 1 della Asl, Dipartimento di prevenzione della Asl Ba, medici di medicina generale, pediatri, dirigenti scolastici: già nel corso della riunione che si è tenuta ieri nella sede comunale di Lama Scotella è stato stilato un primo protocollo con indicazioni utili per il monitoraggio giornaliero delle classi.
Tra le regole basilari si ritrovano tutte le norme che ormai da mesi vengono richieste in tutti gli ambienti: distanziamento di sicurezza, rigorosa igiene delle mani, sanificazione degli spazi, effettiva possibilità di utilizzare in modo continuativo ed appropriato la mascherina da parte di tutti i soggetti (alunni, discenti, personale ATA, docenti, familiari, etc.).
In presenza di sintomi da contagio, gli alunni e il personale scolastico devono: rimanere presso il proprio domicilio e contattare il proprio pediatra di libera scelta o medico di famiglia in caso di temperatura corporea superiore a 37,5°C o in caso di presenza dei seguenti sintomi come febbre, tosse, cefalea, sintomi gastrointestinali (nausea/vomito, diarrea), faringodinia (dolore localizzato nella faringe), dispnea (respirazione difficoltosa), mialgie (dolore localizzato in uno o in più muscoli), rinorrea/congestione nasale.
I sintomi devono essere sottoposti alla valutazione del medico per la determinazione delle azioni e delle misure da adottare e non costituiscono motivo per la richiesta di esecuzione del test diagnostico. L'Oms nelle linee guida provvisorie pubblicate a giugno di quest'anno non raccomanda più il doppio tampone negativo per certificare la guarigione da Covid-19 e liberare i pazienti dall'isolamento, ma indica che bastano tre giorni senza sintomi indipendentemente dalla severità dell'infezione.
I nuovi criteri richiesti per porre fine all'isolamento sono: per i pazienti sintomatici positivi 10 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni senza sintomi (incluso senza febbre e senza sintomi respiratori); per i pazienti asintomatici positivi 10 giorni dopo il tampone positivo.