
Vita di città
Addio a Nicolò d’Elia
È scomparso il noto pittore, scultore e incisore molfettese
Molfetta - giovedì 24 aprile 2014
16.17
Il mondo della cultura molfettese piange un altro suo grande interprete e protagonista. Nelle scorse ore, infatti, è venuto a mancare il pittore, scultore (suo il busto di don Tonino in foto), incisore Nicolò d'Elia. Di d'Elia si ricordano le numerose opere disseminate non solo nella natia Molfetta ma anche in molti altri luoghi d'Italia.
Nato a Molfetta nel 1942, d'Elia ha frequentato l'Istituto per l'Arte ed il Restauro di Firenze. Secondo la critica d'Elia "ha seguito un filone neo-naturalistico un po' classicheggiante nell'opera sacra, è stato romantico nell'amore per la natura e illuminista con interessanti puntate al metrico-informale".
La sua vita artistica si è contraddistinta per un iter artistico denso di esperienze e di ricerche linguistiche rifacentesi ad una profonda cultura che ha trovato radici nello studio dei capolavori dei maestri dell'arte italiana dal Rinascimento al Neoclassicismo.
L'amore per la terra d'origine, per i suoi paesaggi, i suoi colori ma anche le sue storie e le sue tradizioni è sempre stata fonte di ispirazione per un artista completo che è stato capace di cimentarsi nelle più varie sfaccettature dell'arte, dalla pittura alla scultura passando per l'incisione.
Proprio per i suoi meriti artistici Nicolò d'Elia era stato nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere, titolo con il quale in molti a Molfetta lo salutavano omaggiandone l'impegno in ambito culturale.
Tra le opere più significative presenti in città ricordiamo il "Crocifisso" presente nella Basilica della Madonna dei Martiri ed un busto bronzeo di Don Tonino Bello, indimenticato Vescovo della nostra Diocesi cui d'Elia era particolarmente legato.
Negli ultimi anni di attività Nicolò d'Elia, che aveva continuato ad esporre in numerose collettive ed aveva allestito diverse personali, aveva operato nella sua bottega di via Sergio Pansini, luogo che si era trasformato in un vero e proprio club della cultura e della bella arte.
Con la sua scomparsa la nostra città perde la quotidiana presenza di un valido esponente del variegato mondo della cultura sviluppatosi all'ombra delle Torri Gemelle ma conserva anche il ricordo concreto di un professionista serio ed umile capace di regalare a noi tutti emozioni autentiche e assai profonde.
Nato a Molfetta nel 1942, d'Elia ha frequentato l'Istituto per l'Arte ed il Restauro di Firenze. Secondo la critica d'Elia "ha seguito un filone neo-naturalistico un po' classicheggiante nell'opera sacra, è stato romantico nell'amore per la natura e illuminista con interessanti puntate al metrico-informale".
La sua vita artistica si è contraddistinta per un iter artistico denso di esperienze e di ricerche linguistiche rifacentesi ad una profonda cultura che ha trovato radici nello studio dei capolavori dei maestri dell'arte italiana dal Rinascimento al Neoclassicismo.
L'amore per la terra d'origine, per i suoi paesaggi, i suoi colori ma anche le sue storie e le sue tradizioni è sempre stata fonte di ispirazione per un artista completo che è stato capace di cimentarsi nelle più varie sfaccettature dell'arte, dalla pittura alla scultura passando per l'incisione.
Proprio per i suoi meriti artistici Nicolò d'Elia era stato nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere, titolo con il quale in molti a Molfetta lo salutavano omaggiandone l'impegno in ambito culturale.
Tra le opere più significative presenti in città ricordiamo il "Crocifisso" presente nella Basilica della Madonna dei Martiri ed un busto bronzeo di Don Tonino Bello, indimenticato Vescovo della nostra Diocesi cui d'Elia era particolarmente legato.
Negli ultimi anni di attività Nicolò d'Elia, che aveva continuato ad esporre in numerose collettive ed aveva allestito diverse personali, aveva operato nella sua bottega di via Sergio Pansini, luogo che si era trasformato in un vero e proprio club della cultura e della bella arte.
Con la sua scomparsa la nostra città perde la quotidiana presenza di un valido esponente del variegato mondo della cultura sviluppatosi all'ombra delle Torri Gemelle ma conserva anche il ricordo concreto di un professionista serio ed umile capace di regalare a noi tutti emozioni autentiche e assai profonde.