Cyberbullismo in età adolescenziale: se ne parla a scuola
La conferenza presso l'Istituto comprensivo don C. Azzollini - C. Giaquinto di Molfetta
giovedì 4 aprile 2019
07.00
Il cyberbullismo è un problema vivo nella nostra società e che può colpire qualsiasi persona in qualsiasi momento.
Ovviamente, i soggetti più esposti a questo tipo di fenomeno sono bambini e ragazzi in età adolescenziale, quando si muovono i primi passi sulle piattaforme digitali e si affronta quella delicata fase di crescita in cui non è sempre facile interfacciarsi con i propri coetanei.
Di questo e di tanto altro si è discusso presso l'Istituto Comprensivo don C. Azzollini - C. Giaquinto di Molfetta, in un incontro che ha visto la partecipazione del capitano Vito Ingrosso, comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, e del campione di boxe Claudio Squeo.
La mattinata è stata introdotta da un video di spiegazione sull'attività delle forze di polizia, per illustrare ai numerosi bambini presenti (di quinta elementare e scuola media) le numerose responsabilità di questa fondamentale componente statale. In seguito, ha preso la parola Claudio Squeo, che ha raccontato la sua toccante esperienza di bullismo subita in gioventù. Proprio da quell'esperienza è partita la sua svolta che l'ha portato da essere un bambino taciturno e sovrappeso a diventare uno dei maggiori esponenti della boxe italiana nella categoria pesi massimi.
A seguire, sono state delineate le differenze fra bullismo e cyberbullismo: i bambini sono stati sollecitati soprattutto a prestare massima attenzione nel trattare materiale privato dei loro coetanei sul web, con tutti i rischi giuridici legati alla loro diffusione illecita.
In chiusura, è arrivato un commento di Barbara Rafanelli, presidente del Consiglio d'istituto e fautrice dell'evento odierno: «Questo progetto che ha come obiettivo quello di sensibilizzare giovani e adulti su una tematica molto delicata, motivo per cui ritengo importante l'intervento nelle scuole per spiegare il fenomeno e fornire ai ragazzi gli strumenti per difendersi e denunciare questo tipo di situazioni. L'informazione è importante per prevenire eventuali situazioni spiacevoli che possono coinvolgere noi o i nostri figli».
In chiusura, s'è tenuta presso la palestra scoperta dell'istituto scolastico una dimostrazione dell'attività dei Carabinieri con il pastore tedesco Quentin che ha mostrato tutte le sue qualità come cane anti-droga, grazie all'eccellente guida del suo istruttore e sotto gli sguardi stupiti degli alunni presenti.
Ovviamente, i soggetti più esposti a questo tipo di fenomeno sono bambini e ragazzi in età adolescenziale, quando si muovono i primi passi sulle piattaforme digitali e si affronta quella delicata fase di crescita in cui non è sempre facile interfacciarsi con i propri coetanei.
Di questo e di tanto altro si è discusso presso l'Istituto Comprensivo don C. Azzollini - C. Giaquinto di Molfetta, in un incontro che ha visto la partecipazione del capitano Vito Ingrosso, comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, e del campione di boxe Claudio Squeo.
La mattinata è stata introdotta da un video di spiegazione sull'attività delle forze di polizia, per illustrare ai numerosi bambini presenti (di quinta elementare e scuola media) le numerose responsabilità di questa fondamentale componente statale. In seguito, ha preso la parola Claudio Squeo, che ha raccontato la sua toccante esperienza di bullismo subita in gioventù. Proprio da quell'esperienza è partita la sua svolta che l'ha portato da essere un bambino taciturno e sovrappeso a diventare uno dei maggiori esponenti della boxe italiana nella categoria pesi massimi.
A seguire, sono state delineate le differenze fra bullismo e cyberbullismo: i bambini sono stati sollecitati soprattutto a prestare massima attenzione nel trattare materiale privato dei loro coetanei sul web, con tutti i rischi giuridici legati alla loro diffusione illecita.
In chiusura, è arrivato un commento di Barbara Rafanelli, presidente del Consiglio d'istituto e fautrice dell'evento odierno: «Questo progetto che ha come obiettivo quello di sensibilizzare giovani e adulti su una tematica molto delicata, motivo per cui ritengo importante l'intervento nelle scuole per spiegare il fenomeno e fornire ai ragazzi gli strumenti per difendersi e denunciare questo tipo di situazioni. L'informazione è importante per prevenire eventuali situazioni spiacevoli che possono coinvolgere noi o i nostri figli».
In chiusura, s'è tenuta presso la palestra scoperta dell'istituto scolastico una dimostrazione dell'attività dei Carabinieri con il pastore tedesco Quentin che ha mostrato tutte le sue qualità come cane anti-droga, grazie all'eccellente guida del suo istruttore e sotto gli sguardi stupiti degli alunni presenti.