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Boxe
Sconfitta a testa altissima: Claudio Squeo cede tra gli applausi contro il campione del mondo
Sconfitta al sesto round in casa dell'australiano Jai Opetaia che conserva il titolo
Molfetta - domenica 8 giugno 2025
16.27
Nella terra dei canguri, sotto il cielo dorato della Gold Coast, Claudio Giuseppe Squeo ha fatto tremare il cuore dell'Italia. Il pugile di Molfetta è salito sul ring contro Jai Opetaia, il campione mondiale IBF dei pesi Cruiser, in un duello impari solo sulla carta.
Sapeva di avere di fronte un mostro sacro, un talento cristallino, uno dei più temuti al mondo. Eppure non ha tremato. Ha stretto i guantoni, ha alzato lo sguardo e ha fatto ciò che un vero pugile deve fare: combattere con onore. I primi due round sono stati la fotografia del coraggio. Claudio ha saputo leggere l'incontro, ha portato colpi veri, e nel secondo round ha persino messo in difficoltà Opetaia con combinazioni pulite e ben piazzate. Il campione, sorpreso, ha dovuto alzare il ritmo.
Dal terzo round, la musica è cambiata. L'australiano ha preso in mano il match con colpi pesanti e precisione chirurgica. Nel quinto, un colpo potente al corpo ha fatto piegare Squeo. L'arbitro ha pensato si trattasse di un colpo basso e ha interrotto brevemente l'incontro, ma quel colpo aveva già lasciato il segno. Claudio ha provato a resistere, ma le gambe erano ormai legnose, il fiato corto. Al sesto round, un montante preciso lo ha fatto inginocchiare. L'arbitro ha fermato il match. Fine dei giochi.
Ma non è stata una sconfitta. È stata una dimostrazione di carattere, di tenacia, di dignità. Claudio è tornato negli spogliatoi intero, senza gravi danni, con la consapevolezza di aver scritto il proprio nome nel grande libro della boxe mondiale.
Sapeva di avere di fronte un mostro sacro, un talento cristallino, uno dei più temuti al mondo. Eppure non ha tremato. Ha stretto i guantoni, ha alzato lo sguardo e ha fatto ciò che un vero pugile deve fare: combattere con onore. I primi due round sono stati la fotografia del coraggio. Claudio ha saputo leggere l'incontro, ha portato colpi veri, e nel secondo round ha persino messo in difficoltà Opetaia con combinazioni pulite e ben piazzate. Il campione, sorpreso, ha dovuto alzare il ritmo.
Dal terzo round, la musica è cambiata. L'australiano ha preso in mano il match con colpi pesanti e precisione chirurgica. Nel quinto, un colpo potente al corpo ha fatto piegare Squeo. L'arbitro ha pensato si trattasse di un colpo basso e ha interrotto brevemente l'incontro, ma quel colpo aveva già lasciato il segno. Claudio ha provato a resistere, ma le gambe erano ormai legnose, il fiato corto. Al sesto round, un montante preciso lo ha fatto inginocchiare. L'arbitro ha fermato il match. Fine dei giochi.
Ma non è stata una sconfitta. È stata una dimostrazione di carattere, di tenacia, di dignità. Claudio è tornato negli spogliatoi intero, senza gravi danni, con la consapevolezza di aver scritto il proprio nome nel grande libro della boxe mondiale.