
Basket
Pavimaro Molfetta nel segno della triade Azzollini: «Legame speciale con questi colori»
Il coach e i due giocatori biancorossi raccontano la stagione
Molfetta - venerdì 28 aprile 2023
19.09
La conquista della Serie C unica da parte della Pavimaro Molfetta è arrivata dopo una lunga stagione in Serie C Silver. Un cammino tortuoso, fatto di alti e bassi, ma pur sempre di livello: il premio per i biancorossi è stato l'accesso alla Serie C unica che dalla stagione 2023/24 entrerà in vigore dopo l'ultima riforma dei campionati. Un tratto comune in casa molfettese è stato, anche quest'anno, il connubio dei tre Azzollini: papà Ilario, coach della squadra, oltre a Paolo e Giacomo, fratelli da sempre legati non solo dal legame di sangue ma anche da quello del canestro.
Le promozioni sono una questione di famiglia. Come si vive una stagione sportiva con il binomio squadra/casa?
Ilario: "Siamo ormai ben abituati a un modus operandi che vede la semplice separazione delle sue sfere. Ciò che riguarda il basket è relegato al palazzetto, così come ciò che riguarda la famiglia resta in famiglia. Sul campo, quindi, tra noi c'è il rapporto normale che sussiste tra allenatore e giocatori, in casa quello che c'è tra padre e figli".
Paolo: "Si vive separando le due cose, parlando di pallacanestro al palazzetto e del resto a casa e soprattutto cercando di non mischiare le eventuali difficoltà. Con in più il vantaggio che ormai ci conosciamo a memoria sotto tutti gli aspetti, quindi sappiamo bene quando parlare e cosa dire".
Giacomo: "Dopo circa una decina di stagioni in 3 nella stessa squadra ormai non ci facciamo nemmeno più caso, non ci pensiamo nemmeno, il rapporto è uguale a quello che si ha con altri compagni o che si avrebbe con un altro coach. Con il vantaggio che ci conosciamo perfettamente. Poi appena finisce la partita o l'allenamento torna tutto normale".
Il cammino in questa Serie C Silver è stato altalenante: hai mai pensato che l'obiettivo potesse sfumare?
Ilario: "La stagione è stata molto lunga e noi abbiamo avuto fasi alterne, soprattutto a causa di cali mentali che inevitabilmente accadono durante i campionati e a causa di molti infortuni. Noi comunque siamo sempre stati focalizzati sul nostro obiettivo e siamo stati premiati anche da alcuni risultati degli altri nel finale".
Paolo: "Che potesse sfumare no, perché comunque nel peggiore dei casi avremmo fatto i play-off. Purtroppo dopo un girone d'andata quasi perfetto, in quello di ritorno siamo scivolati più volte, anche in maniera inspiegabile in un paio di casi; abbiamo dovuto fare i conti con infortuni, difficoltà durante la settimana e circostanze che non ci hanno permesso di replicare la prima parte di stagione ma sono tutte situazioni che fanno parte del gioco. Bene com'è andata".
Giacomo: "Se per obiettivo si intende il raggiungimento della C Unica, No, non ho pensato potesse sfuggirci. Se per obiettivo intendiamo finire la regular season nelle prime 3, sicuramente le troppe sconfitte a inizio girone di ritorno ci avevano messo in una brutta situazione. Poi però ne siamo usciti con grande bravura, e con un po' di combinazioni fortunate".
Momento più bello e più brutto della stagione: quale scegli?
Ilario: "Ai momenti più brutti preferisco non pensare, l'essenziale è che siano stati tutti superati. Di momenti belli ne ricordo tanti, in particolare alcune vittorie che ci hanno lasciato particolari soddisfazioni come quelle esterne contro Lecce e Francavilla, ma anche quella di Barletta che è arrivata dopo una partita tiratissima e molto equilibrata".
Paolo: "Momento più bello mi verrebbe da dire ovviamente la vittoria a barletta nella nostra ultima giornata, in particolare la tripla di Loprieno: avevamo ormai dato tutto fisicamente e mentalmente, dopo anche l'infortunio di Begic, quindi è stata una giocata fondamentale. Particolare menzione anche per le vittorie a Lecce e Francavilla, che ci hanno permesso alla fine di arrivare davanti nella classifica avulsa. Momento più brutto viene da pensare alla sconfitta di Taranto, ma penso che quella in casa con Brindisi sia stata più pesante: essere a +23 e poi perdere in quella maniera, senza una minima reazione in campo, è stato frustrante.
Giacomo: "Momento più bello sicuramente la domenica in cui abbiamo vinto a Barletta e contemporaneamente Francavilla ha vinto a Lecce, perché eravamo virtualmente terzi. Momento più brutto? Esattamente la stessa domenica, perchè dovevamo aspettare 1 settimana per aver la certezza del terzo posto, un'attesa sofferta, infinita, ma che ci ha premiato".
Quali sono i propositi per il prossimo campionato in Serie C unica?
Ilario: "Ancora prematuro fare ragionamenti sul futuro. Adesso ci prendiamo il giusto tempo per riposarci e ricaricare le energie, poi ciascuno incontrerà la società per ascoltare i propositi per il prossimo anno sportivo".
Paolo: "Ora è ancora presto per dirlo, vedremo che cosa si inventerà la Federazione per il prossimo campionato a livello di organizzazione e di tesseramenti. Per ora ci godiamo l'estate e poi parleremo con la società".
Giacomo: "Il campionato è finito veramente presto quest'anno rispetto al solito, alcune squadre stanno ancora giocando, quindi non è ancora tempo di pensare alla prossima stagione. I propositi, eventualmente, si decideranno con la società. C'è tempo, vedremo".
Le promozioni sono una questione di famiglia. Come si vive una stagione sportiva con il binomio squadra/casa?
Ilario: "Siamo ormai ben abituati a un modus operandi che vede la semplice separazione delle sue sfere. Ciò che riguarda il basket è relegato al palazzetto, così come ciò che riguarda la famiglia resta in famiglia. Sul campo, quindi, tra noi c'è il rapporto normale che sussiste tra allenatore e giocatori, in casa quello che c'è tra padre e figli".
Paolo: "Si vive separando le due cose, parlando di pallacanestro al palazzetto e del resto a casa e soprattutto cercando di non mischiare le eventuali difficoltà. Con in più il vantaggio che ormai ci conosciamo a memoria sotto tutti gli aspetti, quindi sappiamo bene quando parlare e cosa dire".
Giacomo: "Dopo circa una decina di stagioni in 3 nella stessa squadra ormai non ci facciamo nemmeno più caso, non ci pensiamo nemmeno, il rapporto è uguale a quello che si ha con altri compagni o che si avrebbe con un altro coach. Con il vantaggio che ci conosciamo perfettamente. Poi appena finisce la partita o l'allenamento torna tutto normale".
Il cammino in questa Serie C Silver è stato altalenante: hai mai pensato che l'obiettivo potesse sfumare?
Ilario: "La stagione è stata molto lunga e noi abbiamo avuto fasi alterne, soprattutto a causa di cali mentali che inevitabilmente accadono durante i campionati e a causa di molti infortuni. Noi comunque siamo sempre stati focalizzati sul nostro obiettivo e siamo stati premiati anche da alcuni risultati degli altri nel finale".
Paolo: "Che potesse sfumare no, perché comunque nel peggiore dei casi avremmo fatto i play-off. Purtroppo dopo un girone d'andata quasi perfetto, in quello di ritorno siamo scivolati più volte, anche in maniera inspiegabile in un paio di casi; abbiamo dovuto fare i conti con infortuni, difficoltà durante la settimana e circostanze che non ci hanno permesso di replicare la prima parte di stagione ma sono tutte situazioni che fanno parte del gioco. Bene com'è andata".
Giacomo: "Se per obiettivo si intende il raggiungimento della C Unica, No, non ho pensato potesse sfuggirci. Se per obiettivo intendiamo finire la regular season nelle prime 3, sicuramente le troppe sconfitte a inizio girone di ritorno ci avevano messo in una brutta situazione. Poi però ne siamo usciti con grande bravura, e con un po' di combinazioni fortunate".
Momento più bello e più brutto della stagione: quale scegli?
Ilario: "Ai momenti più brutti preferisco non pensare, l'essenziale è che siano stati tutti superati. Di momenti belli ne ricordo tanti, in particolare alcune vittorie che ci hanno lasciato particolari soddisfazioni come quelle esterne contro Lecce e Francavilla, ma anche quella di Barletta che è arrivata dopo una partita tiratissima e molto equilibrata".
Paolo: "Momento più bello mi verrebbe da dire ovviamente la vittoria a barletta nella nostra ultima giornata, in particolare la tripla di Loprieno: avevamo ormai dato tutto fisicamente e mentalmente, dopo anche l'infortunio di Begic, quindi è stata una giocata fondamentale. Particolare menzione anche per le vittorie a Lecce e Francavilla, che ci hanno permesso alla fine di arrivare davanti nella classifica avulsa. Momento più brutto viene da pensare alla sconfitta di Taranto, ma penso che quella in casa con Brindisi sia stata più pesante: essere a +23 e poi perdere in quella maniera, senza una minima reazione in campo, è stato frustrante.
Giacomo: "Momento più bello sicuramente la domenica in cui abbiamo vinto a Barletta e contemporaneamente Francavilla ha vinto a Lecce, perché eravamo virtualmente terzi. Momento più brutto? Esattamente la stessa domenica, perchè dovevamo aspettare 1 settimana per aver la certezza del terzo posto, un'attesa sofferta, infinita, ma che ci ha premiato".
Quali sono i propositi per il prossimo campionato in Serie C unica?
Ilario: "Ancora prematuro fare ragionamenti sul futuro. Adesso ci prendiamo il giusto tempo per riposarci e ricaricare le energie, poi ciascuno incontrerà la società per ascoltare i propositi per il prossimo anno sportivo".
Paolo: "Ora è ancora presto per dirlo, vedremo che cosa si inventerà la Federazione per il prossimo campionato a livello di organizzazione e di tesseramenti. Per ora ci godiamo l'estate e poi parleremo con la società".
Giacomo: "Il campionato è finito veramente presto quest'anno rispetto al solito, alcune squadre stanno ancora giocando, quindi non è ancora tempo di pensare alla prossima stagione. I propositi, eventualmente, si decideranno con la società. C'è tempo, vedremo".