Attualità
Le associazioni sportive di Molfetta ricevono la benedizione del Vescovo Cornacchia
La visita pastorale ha fatto tappa al PalaPoli
Molfetta - domenica 12 maggio 2019
Lo sport è un elemento fondamentale nella vita di qualsiasi persona. Che si tratti di bambini, di ragazzi o anche di adulti, i valori che possono essere appresi attraverso un'attività sportiva sono a dir poco infiniti nonché importanti. Impegno, sacrificio, socialità, ambizione e tanto altro ancora. Anche per questa ragione Il Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia, ha voluto inserire anche alcune associazioni sportive di Molfetta nel suo programma di visite pastorali che ormai da mesi lo vede impegnato sul territorio: in primis, il Vescovo ha ultimato la visita nelle scuole di tutti gli ordini e gradi, per portare un messaggio improntato sulla fede fra i banchi di scuola. In secondo luogo, ha scelto lo sport come altro veicolo di quella libertà che è importante non solo nel mondo laico ma anche in quello religioso. La terza tappa del suo programma pastorale riguarderà il mondo del lavoro, con visite e benedizioni in varie aziende e attività sempre nel territorio della diocesi.
In un PalaPoli gremito di persone, in gran parte genitori di piccoli atleti e dirigenti delle varie associazioni presenti, si è tenuta una sorte di sfilata dei vari gruppi coinvolti: dal calcetto al tennistavolo, dalla ginnastica al running, dal volley al karate, insomma lo sport in tutte le sue innumerevoli forme. Folti gruppi di piccoli atleti e ragazzi di rappresentanza per altre società, hanno salutato il pubblico mostrando una bandiera con il logo e con i colori d'appartenenza. A introdurre alla bella serata, ci sono state le parole di Marinella Falca, ginnasta classe 1986 e formata fra Molfetta e Giovinazzo, che ha ottenuto importanti successi nella ginnastica ritmica a livello mondiale, come il brozo a squadre ai Mondiali di Budapest nel 2003 con la conseguenze qualificazione olimpica per le Olimpiadi di Atene nel 2004 dove ha fatto ancora meglio, vincendo l'argento collettivo con la Nazionale azzurra. Oggi lei continua la sua attività a livello non agonistico bensì di sola esibizione con la squadra dell'Aeroonautica italiana.
Dopo alcune piccole dimostrazioni degli atleti di minore età sul parquet del palazzetto, ha preso la parola proprio il Vescovo, che ha così salutato il pubblico e gli sportivi presenti: «Lo sport ha nella sua natura un valore inestimabile per l'uomo fin da quando è un bambino. Permette di concepire tutti quei fattori che sono alla base di una vita libera e serena e per questo chi fa dello sport ha sempre una marcia in più rispetto agli altri. La mia scelta di inserire proprio le associazioni sportive fra gli obiettivi di questa mia lunga programmazione di visite pastorali è legata anche al mio grande interesse per le pratiche sportive. Quando ero ragazzo, ho praticato molti sport come calcio e volley e quando ero nella mia città natale, Altamura, ho persino fondato nel seminario dove operavo una società di hockey femminile che ha disputato due campionati a livello nazionali. Sono convinto che l'attività sportiva sia una delle tante vie che il Signore ci ha dato per raggiungere quella bontà che deriva dal saper stare con l'altro, dargli supporto e anche sfidarlo sempre nel massimo rispetto che lo sport stesso richiede. La speranza è quella che nel tempo sia riesca sempre di più, a livello locale e non, a fare dello sport un'ancora di salvezza rispetto a tanti problemi che attanagliano la nostra società e in particolare i giovani».
In un PalaPoli gremito di persone, in gran parte genitori di piccoli atleti e dirigenti delle varie associazioni presenti, si è tenuta una sorte di sfilata dei vari gruppi coinvolti: dal calcetto al tennistavolo, dalla ginnastica al running, dal volley al karate, insomma lo sport in tutte le sue innumerevoli forme. Folti gruppi di piccoli atleti e ragazzi di rappresentanza per altre società, hanno salutato il pubblico mostrando una bandiera con il logo e con i colori d'appartenenza. A introdurre alla bella serata, ci sono state le parole di Marinella Falca, ginnasta classe 1986 e formata fra Molfetta e Giovinazzo, che ha ottenuto importanti successi nella ginnastica ritmica a livello mondiale, come il brozo a squadre ai Mondiali di Budapest nel 2003 con la conseguenze qualificazione olimpica per le Olimpiadi di Atene nel 2004 dove ha fatto ancora meglio, vincendo l'argento collettivo con la Nazionale azzurra. Oggi lei continua la sua attività a livello non agonistico bensì di sola esibizione con la squadra dell'Aeroonautica italiana.
Dopo alcune piccole dimostrazioni degli atleti di minore età sul parquet del palazzetto, ha preso la parola proprio il Vescovo, che ha così salutato il pubblico e gli sportivi presenti: «Lo sport ha nella sua natura un valore inestimabile per l'uomo fin da quando è un bambino. Permette di concepire tutti quei fattori che sono alla base di una vita libera e serena e per questo chi fa dello sport ha sempre una marcia in più rispetto agli altri. La mia scelta di inserire proprio le associazioni sportive fra gli obiettivi di questa mia lunga programmazione di visite pastorali è legata anche al mio grande interesse per le pratiche sportive. Quando ero ragazzo, ho praticato molti sport come calcio e volley e quando ero nella mia città natale, Altamura, ho persino fondato nel seminario dove operavo una società di hockey femminile che ha disputato due campionati a livello nazionali. Sono convinto che l'attività sportiva sia una delle tante vie che il Signore ci ha dato per raggiungere quella bontà che deriva dal saper stare con l'altro, dargli supporto e anche sfidarlo sempre nel massimo rispetto che lo sport stesso richiede. La speranza è quella che nel tempo sia riesca sempre di più, a livello locale e non, a fare dello sport un'ancora di salvezza rispetto a tanti problemi che attanagliano la nostra società e in particolare i giovani».