
Calcio
“Donne in rete" a Molfetta: quando il calcio diventa un gesto d’amore e consapevolezza
Al "Paolo Poli" triangolare con le squadre femminili di Molfetta Calcio, BS Fasano e Bari
Molfetta - martedì 20 maggio 2025
Per un giorno il calcio a Molfetta non ha parlato solo di gol ma, di riflessione e sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne. "Donne in rete – unite da un filo rosso" è stato il comune denominatore del triangolare di calcio dalla Molfetta Calcio Femminile che, giorni scorsi, ha visto il patrocinio della Lega nazionale dilettanti Puglia del comune di Molfetta e la collaborazione del centro antiviolenza di Molfetta "Pandora" dal centro di formazione Sinessere.
Un filo che ha unito tre squadre, Molfetta Calcio, BS Fasano e Bari, tre città e tre cuori sportivi. Unite dal colore rosso della passione e dal legame forte delle donne che ogni giorno scendono in campo, nella vita, nel lavoro e nei sogni. È invisibile, che lega ogni passaggio, ogni abbraccio e ogni sguardo complice tra chi sa cosa vuol dire lottare. "Donne in rete – Unite da un filo rosso" non è stato solo una triangolare di calcio ma, un gesto d'amore. Un grido silenzioso e potente contro la violenza ed una carezza a chi ha avuto paura, un applauso a chi ha trovato la forza di rialzarsi.
Lanciando un messaggio: che nessuna donna è sola, che il dolore può diventare voce, e la voce può diventare rete: ponendo sulla panchina rossa che, da novembre rappresenta nello stadio "Paolo Poli" il simbolo di rispetto e impegno contro ogni forma di violenza, una promessa di solidarietà contro la violenza "Una donna salva una donna, sempre. La forza di una, la rete di tutte" su quella panchina dove ogni pennellata rossa è un grido contro ogni forma di violenza. La Molfetta Calcio ha voluto ricordare che quotidianamente si devono ricordare le donne che hanno pagato con la vita un "no".
Presente alla manifestazione per la Lnd Puglia, il responsabile del Calcio femminile Pasquale Miccolis, la sua presenza ha rappresentato non solo il sostegno attivo della Lega alla lotta contro la violenza sulle donne, ma anche un riconoscimento concreto alla crescita del movimento femminile in Puglia. Il responsabile del calcio femminile ha ricordato che il calcio oggi sia molto più di una competizione: è voce, rete, coscienza. Scendere in campo significa anche affermare il diritto a vivere lo sport e la vita con rispetto e dignità, rompere il silenzio, sostenere un cambiamento culturale profondo.
Il filo rosso che ci unisce è simbolo di una comunità che si riconosce e combatte insieme. "Eventi come questo dimostrano che un pallone può davvero fare la differenza". L'evento sposato dal centro antiviolenza "Pandora", ha sottolineato Valeria Scardigno, come questo avvenimento è una cassa di risonanza contro la violenza delle donne. Una rete di donne per sollecitare il coraggio ed accompagnare verso l'uscita della violenza che oggi i numeri dicono che sono in aumento.
Per la cronaca il torneo è stato vinto da tutte le partecipanti, perché ogni volta che lo sport si fa portavoce di diritti, vince la società.
Un filo che ha unito tre squadre, Molfetta Calcio, BS Fasano e Bari, tre città e tre cuori sportivi. Unite dal colore rosso della passione e dal legame forte delle donne che ogni giorno scendono in campo, nella vita, nel lavoro e nei sogni. È invisibile, che lega ogni passaggio, ogni abbraccio e ogni sguardo complice tra chi sa cosa vuol dire lottare. "Donne in rete – Unite da un filo rosso" non è stato solo una triangolare di calcio ma, un gesto d'amore. Un grido silenzioso e potente contro la violenza ed una carezza a chi ha avuto paura, un applauso a chi ha trovato la forza di rialzarsi.
Lanciando un messaggio: che nessuna donna è sola, che il dolore può diventare voce, e la voce può diventare rete: ponendo sulla panchina rossa che, da novembre rappresenta nello stadio "Paolo Poli" il simbolo di rispetto e impegno contro ogni forma di violenza, una promessa di solidarietà contro la violenza "Una donna salva una donna, sempre. La forza di una, la rete di tutte" su quella panchina dove ogni pennellata rossa è un grido contro ogni forma di violenza. La Molfetta Calcio ha voluto ricordare che quotidianamente si devono ricordare le donne che hanno pagato con la vita un "no".
Presente alla manifestazione per la Lnd Puglia, il responsabile del Calcio femminile Pasquale Miccolis, la sua presenza ha rappresentato non solo il sostegno attivo della Lega alla lotta contro la violenza sulle donne, ma anche un riconoscimento concreto alla crescita del movimento femminile in Puglia. Il responsabile del calcio femminile ha ricordato che il calcio oggi sia molto più di una competizione: è voce, rete, coscienza. Scendere in campo significa anche affermare il diritto a vivere lo sport e la vita con rispetto e dignità, rompere il silenzio, sostenere un cambiamento culturale profondo.
Il filo rosso che ci unisce è simbolo di una comunità che si riconosce e combatte insieme. "Eventi come questo dimostrano che un pallone può davvero fare la differenza". L'evento sposato dal centro antiviolenza "Pandora", ha sottolineato Valeria Scardigno, come questo avvenimento è una cassa di risonanza contro la violenza delle donne. Una rete di donne per sollecitare il coraggio ed accompagnare verso l'uscita della violenza che oggi i numeri dicono che sono in aumento.
Per la cronaca il torneo è stato vinto da tutte le partecipanti, perché ogni volta che lo sport si fa portavoce di diritti, vince la società.