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Volontario del Sermolfetta guarito dal Covid dopo 35 giorni: «Esperienza dura»
La testimonianza di Felice Emanuele Minervini
Molfetta - mercoledì 30 dicembre 2020
13.00
La seconda ondata di Coronavirus ha fortemente colpito tutta Italia e non sta risparmiando neanche Molfetta: nelle ultime settimane sono arrivate diverse testimonianze di chi ha vissuto la difficile esperienza del contagio nella nostra città. Questa volta a parlare è un volontario del Sermolfetta, Felice Emanuele Minervini, che ha trascorso ben 35 giorni di positività.
«La mia personale battaglia contro il Covid-19 - racconta - è durata più di un mese e ora finalmente è finita. Ma non rimarrà un lontano ricordo, anzi è stata una delle esperienze più difficili e intense a cui la vita mi ha sottoposto. Già oggi sono tornato con orgoglio ad indossare la mia mia divisa del Ser per continuare a combattere con i miei colleghi in questo momento difficile».
Felice ha dovuto affrontare due diverse fasi di isolamento prima del tampone negativo di ieri: «Ho passato i primi 21 giorni in totale isolamento in un B&B per non stare a contatto con nessuno. Dopo i 21 giorni previsti dalle attuali regole, con la carica virale più bassa sono tornato a casa con mascherina e guanti per altri 14 giorni di clausura. Sono state giornate davvero dure, con tanta paura, tanti pensieri, tante emozioni negative, tanta solitudine e tanta voglia di evadere. Il tanto tempo trascorso in solitudine aiuta a riflettere, a comprendere quali siano le priorità della vita e a capire chi è veramente importante».
Più volte il volontario ha pensato al suo ritorno in divisa durante questo periodo: «A volte mi sono chiesto "Ma sei sicuro di volerci tornare, nonostante tutto?" e la risposta è stata sempre "Sì, non vedo l'ora". Ho contratto il virus facendo quello che amo di più, quindi non importa quanto sia stato difficile da superare ma sono orgoglioso di quello che faccio ogni giorno per chi ha bisogno di aiuto».
«Un ringraziamento speciale va al mio presidente Salvatore del Vecchio che fin dal primo momento è stato un punto di riferimento per me e la mia famiglia prendendosi cura di noi. Ringrazio tutti i colleghi ed amici che mi hanno supportato in questo percorso finalmente giunto al capolinea» ha concluso Felice.
«La mia personale battaglia contro il Covid-19 - racconta - è durata più di un mese e ora finalmente è finita. Ma non rimarrà un lontano ricordo, anzi è stata una delle esperienze più difficili e intense a cui la vita mi ha sottoposto. Già oggi sono tornato con orgoglio ad indossare la mia mia divisa del Ser per continuare a combattere con i miei colleghi in questo momento difficile».
Felice ha dovuto affrontare due diverse fasi di isolamento prima del tampone negativo di ieri: «Ho passato i primi 21 giorni in totale isolamento in un B&B per non stare a contatto con nessuno. Dopo i 21 giorni previsti dalle attuali regole, con la carica virale più bassa sono tornato a casa con mascherina e guanti per altri 14 giorni di clausura. Sono state giornate davvero dure, con tanta paura, tanti pensieri, tante emozioni negative, tanta solitudine e tanta voglia di evadere. Il tanto tempo trascorso in solitudine aiuta a riflettere, a comprendere quali siano le priorità della vita e a capire chi è veramente importante».
Più volte il volontario ha pensato al suo ritorno in divisa durante questo periodo: «A volte mi sono chiesto "Ma sei sicuro di volerci tornare, nonostante tutto?" e la risposta è stata sempre "Sì, non vedo l'ora". Ho contratto il virus facendo quello che amo di più, quindi non importa quanto sia stato difficile da superare ma sono orgoglioso di quello che faccio ogni giorno per chi ha bisogno di aiuto».
«Un ringraziamento speciale va al mio presidente Salvatore del Vecchio che fin dal primo momento è stato un punto di riferimento per me e la mia famiglia prendendosi cura di noi. Ringrazio tutti i colleghi ed amici che mi hanno supportato in questo percorso finalmente giunto al capolinea» ha concluso Felice.