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Chiesa locale

Viaggio nella storia della compatrona di Molfetta

Dall'Ospedaletto dei Crociati alla "Medonne du Tremelizze" aspettando la Festa Patronale

Tutto cominciò nel lontano 1095, quando Ruggiero, secondogenito di Roberto il Guiscardo fa erigere a Molfetta due Ospedali, dei quali ne rimane solo uno. La struttura è ancora perfettamente conservata, ed è lunga 16 metri e larga 11 metri, formata da due file di pilastri su cui poggiano gli archi che reggono la volta. La funzione principale dell'Ospedaletto dei Crociati era quella di accogliere i pellegrini che, nel medioevo, visitavano i celebri Santuari della Puglia (S. Michele Arcangelo e S. Nicola di Bari) per ricevere indulgenze.

Altra funzione dell'Ospedaletto era quella di fornire assistenza ai pellegrini che vi soggiornavano in quanto gente povera. I pellegrini nobili e benestanti alloggiavano in case private appartenenti ad amici dello stesso ceto sociale. Il flusso dei pellegrini aumentò notevolmente sul finire del 1100 quando giunse a Molfetta l'Icona della Vergine della Tenerezza.
L'Icona (m.1 x cm.66) è dipinta su legno di cedro e rappresenta la Vergine che regge sul braccio sinistro il Bambino che bacia la Madre, mentre col braccio destro indica colui che è il Redentore. Di seguito, il titolo di Vergine della Tenerezza fu sostituito con quello di Vergine dei Martiri, in onore dei crociati e pellegrini che riposavano nella Carnaria ovvero il luogo di sepoltura.

Nel corso dei secoli l'icona è stata sottoposta a diversi lavori di restauro il primo dei quali risale al 1513, voluto dal Vescovo Alessio Celidonio. Per ricordare il terremoto del 1560, che scosse la città di Molfetta lasciandola "miracolosamente" illesa da danni e lutti, l'11 maggio venne portata in processione. Il popolo molfettese da quel giorno fece voto di celebrare ogni anno, alla suddetta data, una messa. La ricorrenza venne ribattezzata col sinonimo di "Medonne du Tremelizze" (Madonna del Terremoto) proprio in onore del miracolo in occasione del terremoto. Da quel momento in poi, la devozione nei confronti della Madonna dei Martiri è cresciuta al punto che con Bolla Pontificia del 3 giugno 1951, Papa Pio XII dichiarò la Madonna dei Martiri compatrona della Città e della Diocesi di Molfetta.
L'Icona fu poi prima portata nella Cattedrale e, di seguito dopo un breve periodo di preparazione spirituale e culturale, il 1 luglio venne solennemente incoronata dal Capitolo vaticano rappresentato dal Cardinale Federico Tedeschini.
Ora è custodita e venerata in Basilica. La festa in suo onore si tiene, ogni anno, l'8 settembre.
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