
Verso la riscossione delle pensioni, cosa accadrà a Molfetta in emergenza Coronavirus?
Anziani generalmente in fila anche dalla notte. Senatore Minuto: «Si garantisca un piano»
Molfetta - mercoledì 18 marzo 2020
17.32
In questo momento in cui tutto va piano rispetto al ritmo frenetico della vita a cui eravamo abituati, mercoledì 1 aprile 2020 sembra quasi inarrivabile. Giorno come tutti per chi resta a casa e prova a impegnare le proprie ore come meglio può.
Eppure non è una data come le altre, a maggior ragione in una situazione di emergenza sanitaria come questa.
Mercoledì 1 aprile, infatti, è il primo giorno utile per la riscossione delle pensioni e a Molfetta, come nel resto d'Italia, al momento i dubbi restano. Le scende di anziani in coda in qualunque stagione già dalla notte fuori gli uffici di Poste Italiane in Piazza Principe di Napoli sono negli occhi di tutti. E fanno un pò paura.
Sarà possibile far capire ai nostri nonni che bisogna attendere e non accalcarsi? Sarà possibile affrontare file molto lunghe di anziani a cui è già difficile far capire che non bisogna uscire di casa, figuriamoci se è quello in cui devono riscuotere la pensione?
Ad oggi non è ancora dato sapere come Poste Italiane, in sinergia con le maggiori Autorità, affronterà questa giornata e quelle che seguono.
Tuttavia sul tema è intervenuta Carmela Minuto, senatore di Forza Italia e consigliere comunale a Molfetta nelle fila del partito di Silvio Berlusconi.
«Poste italiane organizzi subito un piano per consentire agli anziani di ritirare la pensione senza alcun pericolo di contagio. Vengano allestite tende negli spazi antistanti gli uffici postali, si prevedano luoghi che consentano ai pensionati di rispettare le distanze di sicurezza e si creino punti di ristoro dove, all'occorrenza, si garantiscano generi di conforto e sedie a chi non può restare in piedi. Evitare, anche con l'intervento dell'Esercito, assembramenti che potrebbero rivelarsi letali, è di fondamentale importanza», afferma la Minuto.
Il focus resta inesorabilmente sulla salute. Ed è per questo che, secondo l'esponente di FI Molfetta, occorre intervenire «Per il bene dei nostri anziani, che hanno il diritto di ritirare in tutta sicurezza quei soldi che in molti casi servono per mettere il piatto in tavola, ma anche per non favorire il dilagare dell'epidemia. Siamo certi che i vertici di Poste Italiane non lasceranno cadere nel vuoto l'appello mio e di tanti pensionati. La dignità questa volta percorre anche la strada doverosa della sicurezza sanitaria».
Eppure non è una data come le altre, a maggior ragione in una situazione di emergenza sanitaria come questa.
Mercoledì 1 aprile, infatti, è il primo giorno utile per la riscossione delle pensioni e a Molfetta, come nel resto d'Italia, al momento i dubbi restano. Le scende di anziani in coda in qualunque stagione già dalla notte fuori gli uffici di Poste Italiane in Piazza Principe di Napoli sono negli occhi di tutti. E fanno un pò paura.
Sarà possibile far capire ai nostri nonni che bisogna attendere e non accalcarsi? Sarà possibile affrontare file molto lunghe di anziani a cui è già difficile far capire che non bisogna uscire di casa, figuriamoci se è quello in cui devono riscuotere la pensione?
Ad oggi non è ancora dato sapere come Poste Italiane, in sinergia con le maggiori Autorità, affronterà questa giornata e quelle che seguono.
Tuttavia sul tema è intervenuta Carmela Minuto, senatore di Forza Italia e consigliere comunale a Molfetta nelle fila del partito di Silvio Berlusconi.
«Poste italiane organizzi subito un piano per consentire agli anziani di ritirare la pensione senza alcun pericolo di contagio. Vengano allestite tende negli spazi antistanti gli uffici postali, si prevedano luoghi che consentano ai pensionati di rispettare le distanze di sicurezza e si creino punti di ristoro dove, all'occorrenza, si garantiscano generi di conforto e sedie a chi non può restare in piedi. Evitare, anche con l'intervento dell'Esercito, assembramenti che potrebbero rivelarsi letali, è di fondamentale importanza», afferma la Minuto.
Il focus resta inesorabilmente sulla salute. Ed è per questo che, secondo l'esponente di FI Molfetta, occorre intervenire «Per il bene dei nostri anziani, che hanno il diritto di ritirare in tutta sicurezza quei soldi che in molti casi servono per mettere il piatto in tavola, ma anche per non favorire il dilagare dell'epidemia. Siamo certi che i vertici di Poste Italiane non lasceranno cadere nel vuoto l'appello mio e di tanti pensionati. La dignità questa volta percorre anche la strada doverosa della sicurezza sanitaria».