
Covid, a Molfetta circa 7mila persone ancora senza vaccino
Oltre 2 cittadini su 3 già con dose di richiamo
Molfetta - lunedì 17 gennaio 2022
7.03
Sono oltre 50mila i molfettesi che hanno aderito alla campagna vaccinale: una quota importante che attesta un livello importante di fiducia al vaccino in città. Tenuto conto che tutte le persone dai 5 anni in poi possono vaccinarsi, è pari circa al 7% la quota dei restii. Si tratta di un numero in linea con il dato provinciale, bilanciato fortunatamente da quanti hanno invece detto sì all'immunizzazione: oltre due persone su tre hanno già la terza dose.
«L'azienda sanitaria - commenta il Direttore Generale Antonio Sanguedolce - in questa fase cruciale sta garantendo il rafforzamento della "macchina" organizzativa sia con il potenziamento degli hub di popolazione, saliti a 22, sia attraverso l'apporto consistente dei medici di medicina generale che sino ad oggi hanno erogato a propri assistiti circa 415mila vaccini, comprese oltre 140mila terze dosi».
«Numeri e risorse - continua il DG - che stanno consentendo di rispondere in modo efficace sia all'accelerazione impressa alla campagna dall'accorciamento del periodo utile per effettuare i richiami, ora fissato a quattro mesi dal completamento del ciclo primario, sia con l'allargamento progressivo della platea vaccinabile a fasce d'età sempre più giovani. Il risultato di questo enorme sforzo logistico e organizzativo, che dura ininterrottamente dal 27 dicembre 2020, è certificato dai livelli di copertura assicurata alla popolazione, che ha aderito in maniera massiccia. 1 milione e 55.674 residenti di Bari e provincia hanno ricevuto la prima dose anti-Covid, 1 milione e 25.547 hanno effettuato anche la seconda dose e già più di 555mila hanno fatto anche il richiamo».
«Confortante - rimarca Sanguedolce - anche il confronto tra le percentuali registrate nell'Area metropolitana di Bari e quelle nazionali: il 93% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno una dose (dato Italia 89,7%), il 92% ha completato il ciclo vaccinale (rispetto all'86,6) e il 67% ha eseguito anche la dose "booster" (contro il 64,3% nazionale), con un picco dell'80% tra gli over 50. Particolarmente alta, infine, l'adesione della fascia dei giovanissimi, con oltre 32mila somministrazioni tra i 5 e 11 anni: il 38% (40% nella sola città di Bari) ha ricevuto la prima dose rispetto al 20,1 della media nazionale».
«L'azienda sanitaria - commenta il Direttore Generale Antonio Sanguedolce - in questa fase cruciale sta garantendo il rafforzamento della "macchina" organizzativa sia con il potenziamento degli hub di popolazione, saliti a 22, sia attraverso l'apporto consistente dei medici di medicina generale che sino ad oggi hanno erogato a propri assistiti circa 415mila vaccini, comprese oltre 140mila terze dosi».
«Numeri e risorse - continua il DG - che stanno consentendo di rispondere in modo efficace sia all'accelerazione impressa alla campagna dall'accorciamento del periodo utile per effettuare i richiami, ora fissato a quattro mesi dal completamento del ciclo primario, sia con l'allargamento progressivo della platea vaccinabile a fasce d'età sempre più giovani. Il risultato di questo enorme sforzo logistico e organizzativo, che dura ininterrottamente dal 27 dicembre 2020, è certificato dai livelli di copertura assicurata alla popolazione, che ha aderito in maniera massiccia. 1 milione e 55.674 residenti di Bari e provincia hanno ricevuto la prima dose anti-Covid, 1 milione e 25.547 hanno effettuato anche la seconda dose e già più di 555mila hanno fatto anche il richiamo».
«Confortante - rimarca Sanguedolce - anche il confronto tra le percentuali registrate nell'Area metropolitana di Bari e quelle nazionali: il 93% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno una dose (dato Italia 89,7%), il 92% ha completato il ciclo vaccinale (rispetto all'86,6) e il 67% ha eseguito anche la dose "booster" (contro il 64,3% nazionale), con un picco dell'80% tra gli over 50. Particolarmente alta, infine, l'adesione della fascia dei giovanissimi, con oltre 32mila somministrazioni tra i 5 e 11 anni: il 38% (40% nella sola città di Bari) ha ricevuto la prima dose rispetto al 20,1 della media nazionale».