
Vaccini, la proposta di Lopalco: «Richiamo dopo 12 settimane per vaccinare più persone»
E su AstraZeneca: «Assolutamente sicuro»
Molfetta - lunedì 22 febbraio 2021
7.32
La Puglia, come il resto dell'Italia, sta affrontando il problema legato alla disponibilità limitata di vaccini, a causa dei ritardi nelle consegne da parte delle aziende incaricate. L'assessore alla Sanità pugliese Pier Luigi Lopalco avanza una proposta per affrontare gli impedimenti che stanno rallentando la campagna vaccinale anti-Covid. Lo slogan è "Più vaccini per tutti", per cambiare il corso della pandemia.
"In virtù del fatto che per ricevere più vaccini da chi li produce ci vorrà tempo - spiega Lopalco - non ci resta che usare meglio quelli che abbiamo nei nostri frigoriferi o che avremo il prossimo mese. A parità di vaccini ricevuti potremo vaccinare più persone. L'altra è quella di "abolire le assurde distinzioni fra i vari vaccini sono tutti buoni, possono tutti essere usati per tutte le categorie e tutte le età".
"La restrizione del vaccino AstraZeneca assurdamente imposta da Aifa, nonostante Ema lo abbia autorizzato per tutti al di sopra dei 18 anni di età, sta producendo un rallentamento inaudito. La soluzione, secondo me, potrebbe essere quella di spostare il richiamo a 12 settimane. Una dose di vaccino conferisce una buona protezione dalla malattia grave. Meglio avere due persone protette subito al 65% che una persona protetta fra un mese al 90%" aggiunge.
Lopalco conclude: "Queste sono due mosse a costo zero. Anzi no, a costo di un briciolo di coraggio da parte di chi deve prendere questa decisione".
"In virtù del fatto che per ricevere più vaccini da chi li produce ci vorrà tempo - spiega Lopalco - non ci resta che usare meglio quelli che abbiamo nei nostri frigoriferi o che avremo il prossimo mese. A parità di vaccini ricevuti potremo vaccinare più persone. L'altra è quella di "abolire le assurde distinzioni fra i vari vaccini sono tutti buoni, possono tutti essere usati per tutte le categorie e tutte le età".
"La restrizione del vaccino AstraZeneca assurdamente imposta da Aifa, nonostante Ema lo abbia autorizzato per tutti al di sopra dei 18 anni di età, sta producendo un rallentamento inaudito. La soluzione, secondo me, potrebbe essere quella di spostare il richiamo a 12 settimane. Una dose di vaccino conferisce una buona protezione dalla malattia grave. Meglio avere due persone protette subito al 65% che una persona protetta fra un mese al 90%" aggiunge.
Lopalco conclude: "Queste sono due mosse a costo zero. Anzi no, a costo di un briciolo di coraggio da parte di chi deve prendere questa decisione".