
Vaccinazioni, via alla quarta dose ai molfettesi immunodepressi
Al momento resta limitata la platea di destinazione
Molfetta - domenica 3 aprile 2022
11.06
Arrivata nel mese di Febbraio l'approvazione da parte dell'AIFA della quarta dose di vaccino anti-Covid, è stata definita anche come ulteriore dose booster (dose di richiamo) per una platea che al momento resta ancora limitata, in attesa degli studi di questi mesi.
La quarta dose di vaccino è rivolta alle persone immunodepresse, quindi a quei soggetti ritenuti fragili a causa della "marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e i soggetti sottoposti a trapianto di organo solido". Ci sono già i primi cittadini di Molfetta (poco meno di 100) che hanno ricevuto la quarta dose per proteggersi rispetto ai rischi legati al virus.
Di seguito l'elenco che include le condizioni sanitarie che danno diritto all'accesso alla somministrazione della quarta dose di vaccino:
La quarta dose di vaccino è rivolta alle persone immunodepresse, quindi a quei soggetti ritenuti fragili a causa della "marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e i soggetti sottoposti a trapianto di organo solido". Ci sono già i primi cittadini di Molfetta (poco meno di 100) che hanno ricevuto la quarta dose per proteggersi rispetto ai rischi legati al virus.
Di seguito l'elenco che include le condizioni sanitarie che danno diritto all'accesso alla somministrazione della quarta dose di vaccino:
- Attesa di trapianto d'organo;
- Trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
- Trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro due anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l'ospite cronica);
- Immunodeficienze primitive (es. Sindrome diGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
- Immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
- Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+<200 cellule/µl o sulla base di giudizio clinico;
- Terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
- Patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure;
- Pregressa splenectomia;
- Dialisi e insufficienza renale cronica grave.