
Ucraina, il pullman partito da Molfetta arriverà alle 18 a Leopoli
Gli aggiornamenti forniti direttamente dalla Diocesi
Molfetta - giovedì 10 marzo 2022
9.12
Ci pensa direttamente la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ad aggiornare sul viaggio del pullman della solidarietà partito dal Duomo di di San Corrado nella serata di martedì alla volta di Leopoli: il mezzo, caricato di ogni cosa, ma soprattutto del cuore di don Gino e di alcuni volontari che lo accompagnano, con la benedizione del Vescovo Domenico Cornacchia.
Una difficoltà che incontreranno sarà alla frontiera ungherese di Beregsuràmy: "La frontiera ungherese è cattiva perché trattiene in tempo variabile a caso 5/6 persone che identifica e poi li rilascia, si spera in tempi brevi. Il sacerdote rumeno che è qui mi dice che l'ultima volta hanno aspettato 3 ore". Tuttavia il pullman sta per ripartire per l'Ungheria. Alle 18 di oggi è previsto l'incontro con i profughi.
"Ci sono alcuni che si congiungeranno con parenti in Italia e noi li accompagneremo all'incontro – scrive don Gino -, altri li consegneremo all'incoronata di Foggia. Sono disabili, 5 ciechi e forse famiglie con un disabile".
"
Ci saranno piccole famiglie che resteranno in famiglia da noi" prosegue Samarelli, e qui entrerà in gioco l'azione della Caritas diocesana e del Comune di Molfetta. Infatti seppur partita come iniziativa spontanea e volontaria questa missione è stata accolta dalla Diocesi e dal Comune che non faranno mancare il proprio apporto. La Caritas diocesana, diretta da don Cesare Pisani, sta attuando le direttive provenienti da Caritas Italiana, in stretto contatto con Caritas Ucraina.
Quanto ai profughi: "Al momento l'elenco non è completo perché l'ambasciata non mi ha ancora consegnato l'ultimo elenco" dice don Gino dal bus.
Una difficoltà che incontreranno sarà alla frontiera ungherese di Beregsuràmy: "La frontiera ungherese è cattiva perché trattiene in tempo variabile a caso 5/6 persone che identifica e poi li rilascia, si spera in tempi brevi. Il sacerdote rumeno che è qui mi dice che l'ultima volta hanno aspettato 3 ore". Tuttavia il pullman sta per ripartire per l'Ungheria. Alle 18 di oggi è previsto l'incontro con i profughi.
"Ci sono alcuni che si congiungeranno con parenti in Italia e noi li accompagneremo all'incontro – scrive don Gino -, altri li consegneremo all'incoronata di Foggia. Sono disabili, 5 ciechi e forse famiglie con un disabile".
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Ci saranno piccole famiglie che resteranno in famiglia da noi" prosegue Samarelli, e qui entrerà in gioco l'azione della Caritas diocesana e del Comune di Molfetta. Infatti seppur partita come iniziativa spontanea e volontaria questa missione è stata accolta dalla Diocesi e dal Comune che non faranno mancare il proprio apporto. La Caritas diocesana, diretta da don Cesare Pisani, sta attuando le direttive provenienti da Caritas Italiana, in stretto contatto con Caritas Ucraina.
Quanto ai profughi: "Al momento l'elenco non è completo perché l'ambasciata non mi ha ancora consegnato l'ultimo elenco" dice don Gino dal bus.