Minervini
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Tutti i pareri favorevoli: i lavori del porto di Molfetta riprenderanno

Pieni poteri al Sindaco, supportato dal parere dell'Anticorruzione

Il nuovo porto di Molfetta sarà realtà. Adesso è ufficiale.
E, come sottolineato da Tommaso Minervini, "si lavorerà spediti perché non c'è più nulla di ostativo e in ballo c'è il futuro della città".

È la notizia emersa nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina a Lama Scotella, alla presenza anche di assessori e consiglieri comunali di maggioranza.

Il 2018 è stato un anno ricchissimo. È arrivato l'ok del Ministero dell'ambiente, quello del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Da ultimo anche il parere positivo dell'Anac al progetto di circa 23 milioni di Euro presentato dall'amministrazione Minervini: in merito alla possibilità di continuare i lavori o no con la CMC (che chiedeva un risarcimento di 22 milioni di Euro al Comune e che attualmente è in stato di concordato preventivo), l'Anac ha dato esatte prescrizioni a cui sarà il Comune di Molfetta a doversi attenere nella persona del primo cittadino investito di pieni poteri della Giunta, riunitasi ieri sera.

Nei giorni scorsi è iniziata anche l'operazione di collaudo delle opere già realizzate come l'attività di bonifica che continuerà fino a febbraio 2019.

"L'Anac ribadisce ciò che aveva espresso nel 2015. È nullo il contratto con la CMC ma, stante l'urgenza, rimette alla valutazione dell'amministrazione di continuare con loro le opere a determinate condizioni come il fatto che essi facciano propria il progetto esecutivo come da Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici", sottolinea Minervini che riferisce anche della ripresa degli accordi con l'Anas per la ripresa dei lavori delle infrastrutture di collegamento con la zona industriale.

"Mi assumo questa responsabilità, come mio costume, per il futuro della città nel silenzio operoso e nell'interesse pubblico" aggiunge il Sindaco "perché non possiamo non decidere per la paura delle conseguenze altrimenti depongo la fascia".

Dopo le festività la macchina si metterà immediatamente a lavoro per incontrare la CMC e, ove l'esito sarà negativo, si andrà a valutare la possibilità di una nuova gara d'appalto nella consapevolezza che "non ci saranno transazioni con nessuno perché non si può sperperare altro denaro pubblico".
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