Cultura, Eventi e Spettacolo
Storie, vita, intuizioni: Enrico Galiano a Molfetta per Conversazioni dal Mare
Con ironia e autenticità lo scrittore ha parlato di "Geografia di un dolore perfetto"
Molfetta - sabato 28 ottobre 2023
Quando la vita ti travolge all'improvviso, può diventare una storia. Un bel viaggio quello di ieri a Molfetta con Enrico Galiano, scrittore di fama internazionale considerato tra i 10 insegnanti migliori d'Italia, ospite di Conversazioni dal Mare Fuori Cartellone. In maniera insolita, l'autore ha parlato del suo ultimo romanzo, "Geografia di un dolore perfetto".
La cornice dell'incontro è stata il Gran Shopping Mongolfiera, che sta accogliendo gli appuntamenti di Conversazioni dal Mare Fuori Cartellone in questo periodo. Una combinazione perfetta, secondo Galiano, quella tra cultura e centro commerciale, in cui l'autore individua "il luogo perfetto dove trovare l'impossibile, il posto dove possono nascere infinite storie".
A differenza del primo romanzo di Galiano, "Eppure cadiamo felici", nato da un'apofenia, ossia dalla connessione tra due situazioni apparentemente distanti, quest'ultimo libro nasce da una vicenda che ha toccato personalmente lo scrittore l'anno scorso.
La storia è abitata da un protagonista, Pietro, che ha due padri, uno biologico che ha "dato le dimissioni troppo presto" e uno dell'anima. Nel momento in cui il secondo sta per morire, il primo riappare. «Penso che Dio sia lo sceneggiatore migliore di tutti - afferma Galiano - resti fermo per anni perché quello che scrivi non funziona e poi, all'improvviso hai un'intuizione e non la puoi ignorare oppure la vita ti sorprende in pochi secondi che diventano tutto».
Galiano desidera pubblicare un romanzo da quando aveva 22 anni, eppure il suo primo libro lo ha pubblicato quando ne aveva 39.
«Ringrazio questi anni di tentativi che non sono andati a buon fine per avermi permesso di capire cosa non andava e di migliorarlo e per avermi insegnato che nei sogni ci vuole costanza».
"Geografia di un dolore perfetto" è una profonda riflessione sul rapporto genitori-figli, in particolar modo sul legame che unisce un padre al proprio figlio.
«Figli si nasce, genitori si diventa - osserva - su questo ho voluto riflettere, interrogandomi sull'esistenza possibile di un momento in cui si smette di essere figli».
Con la sua ironia e con la sua autenticità, Galiano ha regalato ai presenti un'ora di spensieratezza e un'occasione di interrogare se stessi.
La cornice dell'incontro è stata il Gran Shopping Mongolfiera, che sta accogliendo gli appuntamenti di Conversazioni dal Mare Fuori Cartellone in questo periodo. Una combinazione perfetta, secondo Galiano, quella tra cultura e centro commerciale, in cui l'autore individua "il luogo perfetto dove trovare l'impossibile, il posto dove possono nascere infinite storie".
A differenza del primo romanzo di Galiano, "Eppure cadiamo felici", nato da un'apofenia, ossia dalla connessione tra due situazioni apparentemente distanti, quest'ultimo libro nasce da una vicenda che ha toccato personalmente lo scrittore l'anno scorso.
La storia è abitata da un protagonista, Pietro, che ha due padri, uno biologico che ha "dato le dimissioni troppo presto" e uno dell'anima. Nel momento in cui il secondo sta per morire, il primo riappare. «Penso che Dio sia lo sceneggiatore migliore di tutti - afferma Galiano - resti fermo per anni perché quello che scrivi non funziona e poi, all'improvviso hai un'intuizione e non la puoi ignorare oppure la vita ti sorprende in pochi secondi che diventano tutto».
Galiano desidera pubblicare un romanzo da quando aveva 22 anni, eppure il suo primo libro lo ha pubblicato quando ne aveva 39.
«Ringrazio questi anni di tentativi che non sono andati a buon fine per avermi permesso di capire cosa non andava e di migliorarlo e per avermi insegnato che nei sogni ci vuole costanza».
"Geografia di un dolore perfetto" è una profonda riflessione sul rapporto genitori-figli, in particolar modo sul legame che unisce un padre al proprio figlio.
«Figli si nasce, genitori si diventa - osserva - su questo ho voluto riflettere, interrogandomi sull'esistenza possibile di un momento in cui si smette di essere figli».
Con la sua ironia e con la sua autenticità, Galiano ha regalato ai presenti un'ora di spensieratezza e un'occasione di interrogare se stessi.