
Stamattina il cortile della Stazione Carabinieri di Santo Spirito sarà intitolato all’Appuntato Scelto Domenico De Ceglia
Cerimonia a Santo Spirito in memoria del marciatore e Carabiniere originario di Molfetta
Molfetta - giovedì 9 ottobre 2025
8.32
Stamattina, alle ore 10.00, a Santo Spirito, in vico Traversa n. 9, si svolgerà la cerimonia di intitolazione del cortile interno della caserma sede della Stazione Carabinieri all'Appuntato Scelto Domenico De Ceglia, scomparso il 21 settembre 2024. Alla cerimonia, carica di emozione e partecipazione, erano presenti numerose Autorità militari, civili e religiose, unite nel rendere omaggio a un uomo che ha saputo incarnare i valori dell'Arma e dello sport.
Nato a Molfetta il 14 maggio 1978, De Ceglia è stato un atleta di eccezionale talento. Marciatore di livello nazionale, aveva conquistato sei titoli tricolori giovanili tra il 1994 e il 2000, distinguendosi in diverse categorie e distanze: dai 5000 metri allievi su pista ai 50 km promesse, fino ai 20 km juniores. Cresciuto nella Fiamma Giovinazzo, una delle società più prestigiose del panorama pugliese, aveva poi vestito per oltre un decennio la maglia del Centro Sportivo Carabinieri, di cui è stato autentica bandiera e simbolo di dedizione.
Anche dopo il ritiro dalle competizioni di vertice, aveva continuato a coltivare la passione per la marcia con l'Amatori Atletica Acquaviva, trasmettendo ai più giovani l'amore per la disciplina e il rispetto per i suoi valori. La sua scomparsa, avvenuta a soli 46 anni a causa di una grave malattia, ha profondamente colpito il mondo dell'atletica e l'intera comunità dell'Arma.
Ai funerali, celebrati lo scorso anno, erano intervenuti i vertici provinciali dei Carabinieri e numerosi rappresentanti del movimento sportivo pugliese, che hanno voluto ricordare non solo il campione, ma soprattutto l'uomo: generoso, leale e sempre pronto a mettersi al servizio degli altri.
Nato a Molfetta il 14 maggio 1978, De Ceglia è stato un atleta di eccezionale talento. Marciatore di livello nazionale, aveva conquistato sei titoli tricolori giovanili tra il 1994 e il 2000, distinguendosi in diverse categorie e distanze: dai 5000 metri allievi su pista ai 50 km promesse, fino ai 20 km juniores. Cresciuto nella Fiamma Giovinazzo, una delle società più prestigiose del panorama pugliese, aveva poi vestito per oltre un decennio la maglia del Centro Sportivo Carabinieri, di cui è stato autentica bandiera e simbolo di dedizione.
Anche dopo il ritiro dalle competizioni di vertice, aveva continuato a coltivare la passione per la marcia con l'Amatori Atletica Acquaviva, trasmettendo ai più giovani l'amore per la disciplina e il rispetto per i suoi valori. La sua scomparsa, avvenuta a soli 46 anni a causa di una grave malattia, ha profondamente colpito il mondo dell'atletica e l'intera comunità dell'Arma.
Ai funerali, celebrati lo scorso anno, erano intervenuti i vertici provinciali dei Carabinieri e numerosi rappresentanti del movimento sportivo pugliese, che hanno voluto ricordare non solo il campione, ma soprattutto l'uomo: generoso, leale e sempre pronto a mettersi al servizio degli altri.