Chiesa locale
Settimana Santa a Molfetta: dal Vaticano norme anti-Covid stringenti
Restano valide tutte le limitazioni del Decreto applicato nel 2020
Molfetta - sabato 20 febbraio 2021
Anche nel 2021 Settimana Santa molfettese sarà vissuta in maniera ben diversa rispetto alla tradizione: la pandemia ancora in corso costringe il Vaticano a confermare regole molto stringenti per il culto della Pasqua. La Congregazione per il Culto Divino indica le disposizioni da osservare nel celebrare i riti di questo momento centrale dell'anno liturgico: resta valido il Decreto del 25 marzo 2020.
Nella Nota della Congregazione per il Culto Divino, si ricorda inoltre che resta ancora valido il Decreto emesso dal Dicastero su mandato di Papa Francesco il 25 marzo 2020. Valgono dunque le indicazioni dello scorso anno per le celebrazioni della Domenica delle Palme, del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e della Veglia Pasquale.
Come si legge nel decreto dello scorso 25 marzo, la celebrazione della Domenica della Palme dovrà avvenire "all'interno dell'edificio sacro". Si richiede che le cattedrali adottino "la seconda forma prevista dal Messale Romano, nelle chiese Parrocchiali e negli altri luoghi la terza". Per quanto concerne la Messa crismale, gli episcopati potranno, a seconda della situazione del Paese, indicare un eventuale trasferimento di data.
La Messa Crismale può essere spostata in un altro giorno più adatto, se necessario, perché conviene che vi partecipi "una significativa rappresentanza di pastori, ministri e fedeli". Per il Giovedì Santo, si stabilisce che "si ometta" la lavanda dei piedi, già facoltativa. Non verrà effettuata neanche la processione conclusiva e il Santissimo Sacramento verrà custodito nel tabernacolo. Eccezionalmente, viene concessa ai presbiteri la facoltà di celebrare la Messa "senza concorso di popolo, in luogo adatto".
Durante la preghiera universale del Venerdì Santo, sarà cura dei vescovi "predisporre una speciale intenzione per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti". Modificato anche l'atto di adorazione alla Croce. Il bacio, come si specifica nel decreto del 25 marzo del 2020, "sia limitato al solo celebrante". Per quanto riguarda la Veglia Pasquale, si chiede infine che sia celebrata "esclusivamente nelle chiese Cattedrali e Parrocchiali" e che per la liturgia battesimale "si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali".
Nella Nota della Congregazione per il Culto Divino, si ricorda inoltre che resta ancora valido il Decreto emesso dal Dicastero su mandato di Papa Francesco il 25 marzo 2020. Valgono dunque le indicazioni dello scorso anno per le celebrazioni della Domenica delle Palme, del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e della Veglia Pasquale.
Come si legge nel decreto dello scorso 25 marzo, la celebrazione della Domenica della Palme dovrà avvenire "all'interno dell'edificio sacro". Si richiede che le cattedrali adottino "la seconda forma prevista dal Messale Romano, nelle chiese Parrocchiali e negli altri luoghi la terza". Per quanto concerne la Messa crismale, gli episcopati potranno, a seconda della situazione del Paese, indicare un eventuale trasferimento di data.
La Messa Crismale può essere spostata in un altro giorno più adatto, se necessario, perché conviene che vi partecipi "una significativa rappresentanza di pastori, ministri e fedeli". Per il Giovedì Santo, si stabilisce che "si ometta" la lavanda dei piedi, già facoltativa. Non verrà effettuata neanche la processione conclusiva e il Santissimo Sacramento verrà custodito nel tabernacolo. Eccezionalmente, viene concessa ai presbiteri la facoltà di celebrare la Messa "senza concorso di popolo, in luogo adatto".
Durante la preghiera universale del Venerdì Santo, sarà cura dei vescovi "predisporre una speciale intenzione per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti". Modificato anche l'atto di adorazione alla Croce. Il bacio, come si specifica nel decreto del 25 marzo del 2020, "sia limitato al solo celebrante". Per quanto riguarda la Veglia Pasquale, si chiede infine che sia celebrata "esclusivamente nelle chiese Cattedrali e Parrocchiali" e che per la liturgia battesimale "si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali".