Scuole paritarie in crisi, striscioni - protesta anche a Molfetta
Striscione sui balconi per l'istituto nei pressi di Piazza Cappuccini
Molfetta - giovedì 21 maggio 2020
8.45
Il mondo delle scuole paritarie alza la voce e pretende attenzione e sostegno nell'affrontare questi mesi di gravissima crisi che ha chiuso le proprie porte andando inevitabilmente a compromettere didattica ma anche bilanci.
La protesta, seppure pacifica e silenziosa, è giunta anche a Molfetta dove da alcuni giorni campeggia uno striscione su uno dei balconi dell'edificio che ospita una scuola gestita da suore.
"Le paritarie svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità", è il messaggio della, Presidenza della CEI ovvero la Conferenza Episcopale Italiana.
"Le forme di sostegno poste in essere dal Decreto Rilancio – in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza, a seguito delle misure adottate per contrastare la pandemia – ammontano a 65 milioni per le istituzioni scolastiche dell'infanzia e a 40 milioni per le scuole primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo destinato alla scuola tutta.
Si tratta di un passo dal valore innanzitutto culturale, rispetto al quale si chiede al Governo e al Parlamento di impegnarsi ulteriormente per assicurare a tutte le famiglie la possibilità di una libera scelta educativa, esigenza essenziale in un quadro democratico.
Tra l'altro, le scuole paritarie permettono al bilancio dello Stato un risparmio annuale di circa 7.000 euro ad alunno: indebolirle significherebbe dover affrontare come collettività un aggravio di diversi miliardi di euro", continua ancora la nota a firma dell'assemblea dei vescovi italiani.
"Come Presidenza della CEI chiediamo con forza che non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore costituito dalla rete delle paritarie. A nostra volta, stiamo verificando la possibilità di contribuire a sostenere alcune migliaia di studenti della scuola paritaria secondaria di I e II grado: un aiuto straordinario alle famiglie più in difficoltà, da imputarsi al bilancio CEI del 2020. Si tratterebbe di circa 20mila borse di studio, che agevolino l'iscrizione al prossimo anno scolastico, a tutela – per quanto possibile – di un patrimonio educativo e culturale unico.
Uniamo le forze, già in vista dell'imminente passaggio parlamentare, per non far venir meno un'esperienza che trova cittadinanza in ogni Paese europeo, mentre in Italia sconta ancora pregiudizi che non hanno alcuna ragion d'essere".
Il messaggio è stato ripreso anche dai canali di comunicazione della Diocesi di Molfetta - Giovinazzo - Ruvo - Terlizzi.
La protesta, seppure pacifica e silenziosa, è giunta anche a Molfetta dove da alcuni giorni campeggia uno striscione su uno dei balconi dell'edificio che ospita una scuola gestita da suore.
"Le paritarie svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità", è il messaggio della, Presidenza della CEI ovvero la Conferenza Episcopale Italiana.
"Le forme di sostegno poste in essere dal Decreto Rilancio – in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza, a seguito delle misure adottate per contrastare la pandemia – ammontano a 65 milioni per le istituzioni scolastiche dell'infanzia e a 40 milioni per le scuole primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo destinato alla scuola tutta.
Si tratta di un passo dal valore innanzitutto culturale, rispetto al quale si chiede al Governo e al Parlamento di impegnarsi ulteriormente per assicurare a tutte le famiglie la possibilità di una libera scelta educativa, esigenza essenziale in un quadro democratico.
Tra l'altro, le scuole paritarie permettono al bilancio dello Stato un risparmio annuale di circa 7.000 euro ad alunno: indebolirle significherebbe dover affrontare come collettività un aggravio di diversi miliardi di euro", continua ancora la nota a firma dell'assemblea dei vescovi italiani.
"Come Presidenza della CEI chiediamo con forza che non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore costituito dalla rete delle paritarie. A nostra volta, stiamo verificando la possibilità di contribuire a sostenere alcune migliaia di studenti della scuola paritaria secondaria di I e II grado: un aiuto straordinario alle famiglie più in difficoltà, da imputarsi al bilancio CEI del 2020. Si tratterebbe di circa 20mila borse di studio, che agevolino l'iscrizione al prossimo anno scolastico, a tutela – per quanto possibile – di un patrimonio educativo e culturale unico.
Uniamo le forze, già in vista dell'imminente passaggio parlamentare, per non far venir meno un'esperienza che trova cittadinanza in ogni Paese europeo, mentre in Italia sconta ancora pregiudizi che non hanno alcuna ragion d'essere".
Il messaggio è stato ripreso anche dai canali di comunicazione della Diocesi di Molfetta - Giovinazzo - Ruvo - Terlizzi.