Un'aula del Tribunale
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Cronaca

Scarcerato il 45enne ubriaco. Disposto l'obbligo di dimora

Il gip ha deciso la liberazione dell'uomo, prescrivendo però l'obbligo non allontanarsi da Molfetta

È stato subito rimesso in libertà il molfettese Antonio Brattoli che, il 30 giugno scorso, annebbiato dai fumi dell'alcol, ha iniziato a molestare i clienti e il personale della caffetteria Arcobaleno. Questo è quanto disposto all'esito del processo per direttissima.

Il Tribunale di Trani, ieri, ha confermato l'arresto del 45enne, accusato dei reati di danneggiamento, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, ma ha disposto la sua immediata scarcerazione, prescrivendo però l'obbligo di dimora a Molfetta. L'uomo, dopo aver bevuto molto più del dovuto, ​ha cominciato ad importunare gli avventori e il personale dell'attività, creando panico e danneggiando il frequentatissimo locale.

Così, intimoriti dalla situazione, i presenti hanno chiesto aiuto al 112. L'uomo, però, non aveva la minima intenzione di darsi una calmata neanche di fronte ai Carabinieri. Anzi, nemmeno la vista di otto operatori giunti in loco è stata sufficiente a sedare l'animo del corpulento pluripregiudicato. E così, per avere ragione dello stato di alterazione, i militari hanno risolto prontamente la situazione di pericolo adoperando l'apposito spray urticante al peperoncino.

Solo a questo punto i Carabinieri, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, sono riusciti - con non poca fatica - ad accompagnare l'uomo presso i propri uffici, dove, alla luce delle evidenze raccolte, è stato arrestato, portato nel carcere di Trani, ma è tornato in libertà dopo poche ore. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, seppur convalidando l'arresto, ha disposto il solo obbligo di dimora a Molfetta.

E nonostante abbia danneggiato l'arredamento dell'attività e terrorizzato i clienti, sino a scagliarsi contro i militari arrivati per calmarlo, l'uomo è di nuovo (quasi) libero. E ciò è davvero troppo per i poveri avventori e dipendenti di quell'esercizio commerciale che non hanno ancora dimenticato quella notte di follia.
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  • Antonio Brattoli
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