L'arresto operato dai Carabinieri
L'arresto operato dai Carabinieri
Cronaca

Rissa alla festa, feriti e arresti. Smentita la notizia di una sparatoria

L'Arma: «Nessun colpo di pistola». Fermati un 44enne ed un 24enne, denunciato un 22enne. I nomi

Momenti di paura, nella serata di ieri, a Molfetta, proprio durante i fuochi pirotecnici in onore della Madonna dei Martiri, dopo le notizie diffuse in serata e questa mattina smentite dai Carabinieri della locale Compagnia di una «sparatoria al Luna Park».

A lanciare l'allarme, intorno alle ore 23.50, sono stati alcuni media che avevano parlato di «una sparatoria e di un uomo fermato». Notizie che avevano fatto pensare alla mala cittadina, tornata prepotentemente a far «cantare le pistole» proprio nel clou dei festeggiamenti, mentre altri hanno temuto si potesse trattare di un attentato, correndo e rifugiandosi in alcuni locali.

La Secca dei Pali è stata immediatamente evacuata dalle forze dell'ordine (in loco, oltre ai Carabinieri della Compagnia di Molfetta ed a quelli delle Compagnie di Intervento Operativo, erano presenti anche i sanitari del 118 ed i volontari della Croce Rossa e del SerMolfetta, ndr), mentre sui social network si diffondevano un tam-tam di notizie, tra «sparatorie», «colpi di pistola», «paura» e «feriti».

Nel corso delle ore, i Carabinieri della locale Compagnia hanno smentito la notizia «della sparatoria, dei colpi di pistola e del rinvenimento di armi» confermando, però, «una lite per futili motivi degenerata a calci e pugni, alle giostre itineranti arrivate, come ogni settembre, alla Madonna dei Martiri, in località Secca dei Pali». Protagonisti della vicenda quattro persone, forse addirittura cinque.

Secondo quanto riferiscono le forze dell'ordine, nei pressi del Music Express, due fratelli di Molfetta si sarebbero fronteggiati con altre due persone, non ancora identificate. Prima un diverbio, poi subito la violenza, sfociata con calci e pugni. E i botti dei fuochi pirotecnici «confusi - secondo gli inquirenti - dal crepitio degli spari delle pistole».

Proprio il crepitio degli spari, infatti, ha creato il panico fra la gente che aspettava il suo turno in fila alle giostre: nel pigia-pigia della fuga, qualcuno sarebbe stato travolto e schiacciato dalla folla, fino a quando l'arrivo delle forze dell'ordine non ha riportato la calma. Insomma una drammatico finale di serata, con centinaia di persone presenti in zona. I feriti causati dal panico per il falso allarme, sono dieci secondo l'ultimo bilancio.

E tra loro ce ne sono due feriti in maniera più seria perché hanno riportato fratture agli arti inferiori. La paura è durata parecchio, ma ci sono stati solo contusi, travolti dalla calca della gente che si stava allontanando e caduti per terra. In zona sono arrivate numerose ambulanze per trasportare i feriti. Il pronto soccorso dell'ospedale don Tonino Bello è andato rapidamente in tilt per i troppi feriti.

I Carabinieri, intanto, guidati sul campo dal capitano Vito Ingrosso, hanno istantaneamente fermato e identificato i due fratelli molfettesi, mentre altre due, forse tre persone, sono riuscite a fuggire, mischiandosi con la folla e disperdendo le proprie tracce. Uno dei due fratelli, giovane rampollo della criminalità cittadina, ha tentato dapprima di divincolarsi, rendendo necessaria la sua immobilizzazione forzata, ed infine ha danneggiato una delle auto di servizio.

Fabio De Pinto, 24 anni, è stato così arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, mentre suo fratello Mario, di 22 anni, è stato deferito per il solo reato di resistenza a pubblico ufficiale presso la Procura della Repubblica di Trani. Tra gli arrestati anche Antonio Brattoli: l'uomo, personaggio storicamente legato alla criminalità locale, è stato riconosciuto e sorpreso dai militari proprio nei pressi del Music Express, sebbene fosse ristretto ai domiciliari.

Tra le prescrizioni imposte dal provvedimento, c'era quella di non allontanarsi dalla propria abitazione. Il 44enne è stato così arrestato per evasione. Ma poiché all'atto dell'accompagnamento in caserma ha dato in escandescenze, tra le accuse si è beccato anche quella di resistenza a pubblico ufficiale.
  • Arresti Molfetta
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