
Premio “Leonardo Azzarita”: riconoscimento ai zelatori del culto micaelico di San Marco in Lamis
La giuria ha voluto rendere omaggio a una delle più suggestive e antiche tradizioni devozionali del Mezzogiorno
Molfetta - sabato 10 maggio 2025
10.16
Nell'edizione di quest'anno del prestigioso premio giornalistico "Leonardo Azzarita", la giuria ha voluto rendere omaggio a una delle più suggestive e antiche tradizioni devozionali del Mezzogiorno italiano. È stato infatti assegnato un riconoscimento speciale ai zelatori del culto micaelico di San Marco in Lamis, protagonisti di un pellegrinaggio notturno che affonda le sue radici nei secoli.
La motivazione del premio ha sottolineato il valore spirituale, culturale e identitario di questo rito, che ogni anno si rinnova tra il 28 e il 29 settembre, in occasione della festa di San Michele Arcangelo. Migliaia di pellegrini, guidati dalla fede, partono nella tarda serata del 28 settembre da San Marco in Lamis e, attraversando le aspre montagne del Gargano, giungono la mattina successiva a Monte Sant'Angelo, nella celebre basilica di San Michele, per partecipare alle solenni celebrazioni.
Il cammino, affrontato con qualsiasi condizione atmosferica, è molto più di una marcia: è un atto di devozione che si tramanda di generazione in generazione, un'espressione tangibile della spiritualità popolare che resiste al tempo e alle mode. Il premio riconosce non solo la forza del gesto religioso, ma anche il valore antropologico e sociale di una tradizione che contribuisce a custodire l'identità del territorio garganico.
L'assegnazione del premio "Leonardo Azzarita" ai zelatori del culto micaelico si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso le forme di religiosità popolare, considerate oggi patrimonio immateriale di grande rilievo.
La motivazione del premio ha sottolineato il valore spirituale, culturale e identitario di questo rito, che ogni anno si rinnova tra il 28 e il 29 settembre, in occasione della festa di San Michele Arcangelo. Migliaia di pellegrini, guidati dalla fede, partono nella tarda serata del 28 settembre da San Marco in Lamis e, attraversando le aspre montagne del Gargano, giungono la mattina successiva a Monte Sant'Angelo, nella celebre basilica di San Michele, per partecipare alle solenni celebrazioni.
Il cammino, affrontato con qualsiasi condizione atmosferica, è molto più di una marcia: è un atto di devozione che si tramanda di generazione in generazione, un'espressione tangibile della spiritualità popolare che resiste al tempo e alle mode. Il premio riconosce non solo la forza del gesto religioso, ma anche il valore antropologico e sociale di una tradizione che contribuisce a custodire l'identità del territorio garganico.
L'assegnazione del premio "Leonardo Azzarita" ai zelatori del culto micaelico si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso le forme di religiosità popolare, considerate oggi patrimonio immateriale di grande rilievo.