
Pochi posti nell'aula studio comunale. Gli studenti di Molfetta protestano in Piazza Mazzini
Giovedì sit in alle ore 17. L'appuntamento è via social
Molfetta - mercoledì 8 luglio 2020
8.37
Giovedì 9 luglio, dalle ore 17.00, il sit-in in Piazza Mazzini organizzato dall'associazione culturale T.es.l.a e cittadinanza attiva per pretendere maggiori spazi adibiti a studio da parte del Comune di Molfetta.
"Quanto vale il diritto allo studio dei giovani a Molfetta? 14
No. Non ci son voluti 7 milioni e mezzo di anni per conoscere la risposta come il famoso 42 della domanda "su vita, universo, e tutto quanto" della serie di romanzi "Guida galattica per gli autostoppisti". E no, questa storia non é di fantascienza.
14 è il numero di posti messi a disposizione dal Comune di Molfetta per l'aula studio adibita presso l'ex Palazzo Tributi, dopo mesi di stop a causa dell'emergenza Coronavirus e della ristrutturazione della Biboioteca comunale.
14. Un numero ridicolo, annunciato in pompa magna da un pezzo di amministrazione e Assessora non del ramo, che tanto ha il sapore di propaganda che di reale ascolto ai bisogni dei molfettesi. Un numero che di sensato ha ben poco e dà il peso specifico di quanto la città sia gestita da chi crede nei giovani e nel loro sacrosanto diritto allo studio.
Molfetta è il terzo comune più grande della Provincia di Bari, nono di Puglia. Sul suo territorio ci sono 11 istituti secondari superiori, di questi tre sono licei. Migliaia sono gli studenti, contando anche gli universitari che hanno deciso la vita da pendolari, che avrebbero bisogno di un servizio oggi limitato a chi ha il dito più veloce per prenotarsi sul sito dedicato e che invece si vedono costretti, come capitato già in passato, a raggiungere la città più vicina per poter utilizzare aree studio più capienti, attrezzate e disponibili.
A tutto questo si aggiungono gli orari monchi e molto limitanti per poter usufruire del servizio pubblico, legato principalmente all'orario di ufficio dei dipendenti comunali.
C'è bisogno di aprire, amplificare luoghi di formazione per permettere ai giovani della nostra città di non sentirsi qualcosa di altro, estranei a una comunità che invecchia sempre di più e non è in grado di comprendere che se non lavora oggi per dare protagonismo, spazio e opportunità ai concittadini più giovani, non avrà diritto di rimpiangere un domani la loro fuga, anche se per pochi chilometri", si lle in una nota inviata alla stampa.
"La manifestazione avverrà seguendo tutte le norme anticovid (distanziamento e mascherina). L'azione sarà quella di portare libri e porci nell'area antistante e simulare una vera e propria sala studio all'aperta, dal momento che lo spazio ricevuto a disposizione è minore rispetto alla necessità degli studenti.
A tutti la richiesta di portare libri e mascherine, teli e sedie.
Dimostriamo di essere più di 14 persone a studiare a Molfetta", conclude la nota.
"Quanto vale il diritto allo studio dei giovani a Molfetta? 14
No. Non ci son voluti 7 milioni e mezzo di anni per conoscere la risposta come il famoso 42 della domanda "su vita, universo, e tutto quanto" della serie di romanzi "Guida galattica per gli autostoppisti". E no, questa storia non é di fantascienza.
14 è il numero di posti messi a disposizione dal Comune di Molfetta per l'aula studio adibita presso l'ex Palazzo Tributi, dopo mesi di stop a causa dell'emergenza Coronavirus e della ristrutturazione della Biboioteca comunale.
14. Un numero ridicolo, annunciato in pompa magna da un pezzo di amministrazione e Assessora non del ramo, che tanto ha il sapore di propaganda che di reale ascolto ai bisogni dei molfettesi. Un numero che di sensato ha ben poco e dà il peso specifico di quanto la città sia gestita da chi crede nei giovani e nel loro sacrosanto diritto allo studio.
Molfetta è il terzo comune più grande della Provincia di Bari, nono di Puglia. Sul suo territorio ci sono 11 istituti secondari superiori, di questi tre sono licei. Migliaia sono gli studenti, contando anche gli universitari che hanno deciso la vita da pendolari, che avrebbero bisogno di un servizio oggi limitato a chi ha il dito più veloce per prenotarsi sul sito dedicato e che invece si vedono costretti, come capitato già in passato, a raggiungere la città più vicina per poter utilizzare aree studio più capienti, attrezzate e disponibili.
A tutto questo si aggiungono gli orari monchi e molto limitanti per poter usufruire del servizio pubblico, legato principalmente all'orario di ufficio dei dipendenti comunali.
C'è bisogno di aprire, amplificare luoghi di formazione per permettere ai giovani della nostra città di non sentirsi qualcosa di altro, estranei a una comunità che invecchia sempre di più e non è in grado di comprendere che se non lavora oggi per dare protagonismo, spazio e opportunità ai concittadini più giovani, non avrà diritto di rimpiangere un domani la loro fuga, anche se per pochi chilometri", si lle in una nota inviata alla stampa.
"La manifestazione avverrà seguendo tutte le norme anticovid (distanziamento e mascherina). L'azione sarà quella di portare libri e porci nell'area antistante e simulare una vera e propria sala studio all'aperta, dal momento che lo spazio ricevuto a disposizione è minore rispetto alla necessità degli studenti.
A tutti la richiesta di portare libri e mascherine, teli e sedie.
Dimostriamo di essere più di 14 persone a studiare a Molfetta", conclude la nota.