
Cultura, Eventi e Spettacolo
“Penso che un sogno così…”: a Molfetta due serate tra poesia, musica e ricordi di Modugno
Doppio appuntamento presso l’auditorium della Parrocchia San Domenico
Molfetta - lunedì 7 luglio 2025
Due serate all'insegna della buona recitazione e della musica d'autore sono andate in scena presso l'auditorium della Parrocchia San Domenico, grazie al gruppo teatrale "A teatro... in punta di piedi", con il recital "Penso che un sogno così…", un omaggio intenso e sentito alla vita e all'arte di Domenico Modugno.
Lo spettacolo ha saputo far rivivere la poesia, la melodia e la forza vitale delle canzoni del grande artista pugliese, trasformando il palco in un viaggio emozionante tra ricordi, storie e musica. Gli attori, accompagnati dalle voci soliste di Vito Bellifemine, Enzo Binetti e Marta Maria Turtur, hanno saputo trasmettere con intensità la bellezza di una terra, la Puglia, spesso dimenticata o abbandonata in cerca di fortuna altrove. Il pubblico, coinvolto ed entusiasta, ha accompagnato a gran voce molte delle canzoni più celebri, da La lontananza a Volare, passando per brani indimenticabili come Meraviglioso, Vecchio Frack, Amara terra mia, Lu pisci spada e la struggente Se Dio vorrà, dedicata al tema dell'emigrazione.
Uno spazio speciale è stato riservato anche alle canzoni napoletane, che Modugno interpretò con passione negli anni '50. Brani come Resta cu'mme, Strada 'nfosa e Tu sì 'na cosa grande sono stati interpretati con delicatezza e fedeltà, emozionando il pubblico. In particolare, il duetto tra Enzo Binetti e Marta Turtur ha saputo restituire al brano Tu sì 'na cosa grande tutta la sua carica emotiva, rendendo omaggio all'originale del 1964 con straordinaria sensibilità.
A concludere lo spettacolo, l'intero cast ha coinvolto la platea sulle note di Nel blu dipinto di blu, in un finale corale che ha unito palco e pubblico in un unico grande abbraccio musicale.
Il recital ha rappresentato un vero e proprio viaggio alla scoperta non solo dell'artista, ma anche dell'uomo, del poeta, di colui che ha saputo cantare la vita con leggerezza e libertà. Il gruppo "A teatro... in punta di piedi", grazie alla regia di Pino Sasso e al coordinamento tecnico di Vito Sirena, ha saputo creare uno spettacolo curato, coinvolgente e capace di trasmettere emozioni autentiche.
Lo spettacolo ha saputo far rivivere la poesia, la melodia e la forza vitale delle canzoni del grande artista pugliese, trasformando il palco in un viaggio emozionante tra ricordi, storie e musica. Gli attori, accompagnati dalle voci soliste di Vito Bellifemine, Enzo Binetti e Marta Maria Turtur, hanno saputo trasmettere con intensità la bellezza di una terra, la Puglia, spesso dimenticata o abbandonata in cerca di fortuna altrove. Il pubblico, coinvolto ed entusiasta, ha accompagnato a gran voce molte delle canzoni più celebri, da La lontananza a Volare, passando per brani indimenticabili come Meraviglioso, Vecchio Frack, Amara terra mia, Lu pisci spada e la struggente Se Dio vorrà, dedicata al tema dell'emigrazione.
Uno spazio speciale è stato riservato anche alle canzoni napoletane, che Modugno interpretò con passione negli anni '50. Brani come Resta cu'mme, Strada 'nfosa e Tu sì 'na cosa grande sono stati interpretati con delicatezza e fedeltà, emozionando il pubblico. In particolare, il duetto tra Enzo Binetti e Marta Turtur ha saputo restituire al brano Tu sì 'na cosa grande tutta la sua carica emotiva, rendendo omaggio all'originale del 1964 con straordinaria sensibilità.
A concludere lo spettacolo, l'intero cast ha coinvolto la platea sulle note di Nel blu dipinto di blu, in un finale corale che ha unito palco e pubblico in un unico grande abbraccio musicale.
Il recital ha rappresentato un vero e proprio viaggio alla scoperta non solo dell'artista, ma anche dell'uomo, del poeta, di colui che ha saputo cantare la vita con leggerezza e libertà. Il gruppo "A teatro... in punta di piedi", grazie alla regia di Pino Sasso e al coordinamento tecnico di Vito Sirena, ha saputo creare uno spettacolo curato, coinvolgente e capace di trasmettere emozioni autentiche.