
Pidocchi, come prevenirli? I consigli di Ottavio Balducci
Il medico ne parla in qualità di dottore ma anche di assessore con delega alla scuola
Molfetta - lunedì 14 ottobre 2019
Pidocchi. Quando se ne parla sembra di tornare indietro al secolo scorso, o anche prima, ma negli ultimi anni la pediculosi ritorna puntuale con l'inizio dell'anno scolastico.
Per prevenire questo fenomeno abbiamo chiesto ad Ottavio Balducci, nella duplice veste di assessore (con delega alla scuola) e pediatra, quali sono le regole da seguire perché non si verifichi un'infestazione di questi parassiti.
L'assessore puntualizza subito che «è bene sfatare alcuni luoghi comuni come quello che vuole che i pidocchi "prediligano" le persone sporche, perché chiunque può essere infestato a prescindere dall'igiene. Fermo restando che la prevenzione della pediculosi viene fatta applicando le corrette pratiche igieniche, evitando la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti».
Quindi ha detto ancora Balducci «l'igiene personale, compreso il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte l'infestazione da pidocchi.
Inoltre, occorre evitare condizioni di sovraffollamento perché favoriscono la trasmissione da un bambino all'altro attraverso il contatto diretto. I cappotti non devono essere ammassati in luoghi caldi e umidi (come spesso accade nelle aule) ma dovrebbero essere appesi a capienti attaccapanni posti in zone ben arieggiate e ben esposte alla luce solare».
Ma come possiamo verificare che i nostri bambini non abbiano i pidocchi?
«E' buona norma controllare spesso i capelli dei bambini soprattutto la radice dei capelli, nella zona della nuca e dietro le orecchie non solo visivamente ma anche passando tra i capelli un pettinino a denti stretti».
In concomitanza dell'inizio della scuola, sono iniziate pubblicità di prodotti per la prevenzione della pediculosi sono efficaci?
«In commercio esistono prodotti che vengono definiti preventivi nei confronti della pediculosi: in realtà, a parte gli insetticidi, non esistono prodotti repellenti in grado di impedire al pidocchio di infestare una persona. E' quindi inutile usare questi prodotti prima dell'infestazione».
Per prevenire questo fenomeno abbiamo chiesto ad Ottavio Balducci, nella duplice veste di assessore (con delega alla scuola) e pediatra, quali sono le regole da seguire perché non si verifichi un'infestazione di questi parassiti.
L'assessore puntualizza subito che «è bene sfatare alcuni luoghi comuni come quello che vuole che i pidocchi "prediligano" le persone sporche, perché chiunque può essere infestato a prescindere dall'igiene. Fermo restando che la prevenzione della pediculosi viene fatta applicando le corrette pratiche igieniche, evitando la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti».
Quindi ha detto ancora Balducci «l'igiene personale, compreso il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte l'infestazione da pidocchi.
Inoltre, occorre evitare condizioni di sovraffollamento perché favoriscono la trasmissione da un bambino all'altro attraverso il contatto diretto. I cappotti non devono essere ammassati in luoghi caldi e umidi (come spesso accade nelle aule) ma dovrebbero essere appesi a capienti attaccapanni posti in zone ben arieggiate e ben esposte alla luce solare».
Ma come possiamo verificare che i nostri bambini non abbiano i pidocchi?
«E' buona norma controllare spesso i capelli dei bambini soprattutto la radice dei capelli, nella zona della nuca e dietro le orecchie non solo visivamente ma anche passando tra i capelli un pettinino a denti stretti».
In concomitanza dell'inizio della scuola, sono iniziate pubblicità di prodotti per la prevenzione della pediculosi sono efficaci?
«In commercio esistono prodotti che vengono definiti preventivi nei confronti della pediculosi: in realtà, a parte gli insetticidi, non esistono prodotti repellenti in grado di impedire al pidocchio di infestare una persona. E' quindi inutile usare questi prodotti prima dell'infestazione».