
Pasquale Salvemini (WWF): «Molfetta pensa ai cinghiali ma dimentica il verde pubblico e l’eccesso di cemento»
La perplessità rispetto ai recenti richiami allarmistici sulla presenza di fauna ritenuta a rischio nell'agro
Molfetta - sabato 1 novembre 2025
In merito alle recenti discussioni sul tema della fauna selvatica e, in particolare, sulla presenza dei cinghiali nel territorio molfettese, interviene Pasquale Salvemini, referente del WWF nel Comitato tecnico regionale faunistico venatorio.
Salvemini critica la scelta del Comune di Molfetta di patrocinare iniziative che, a suo avviso, distolgono l'attenzione dalle vere emergenze ambientali della città:
«Il Comune di Molfetta avrebbe fatto meglio a patrocinare una iniziativa che andasse a tutelare il verde pubblico, visto che negli ultimi anni è stato decimato in tutto il territorio urbano ed extraurbano. Ormai a Molfetta si punta a spostare il tiro sulle fantomatiche problematiche della fauna selvatica, mentre si sorvola sulla abnorme cementificazione della costa, del centro urbano e di tutto il territorio agro-silvo-pastorale molfettese».
Il rappresentante del WWF sottolinea inoltre come la cittadinanza non sia mai stata realmente coinvolta nelle scelte urbanistiche:
«Lì che avrebbero dovuto fare non una ma diverse richieste ai molfettesi, se avessero gradito tanto cemento, si è optato per il silenzio».
Sulla questione dei cinghiali, Salvemini invita a non alimentare polemiche sterili:
«Allora non lanciamo proclami inutili, perché va ricordato che la presenza dei cinghiali nel nostro territorio è in gran parte responsabilità della politica e delle associazioni venatorie ed agricole che per anni hanno permesso la liberazione di fauna per uso venatorio».
Il referente WWF mette in luce anche un altro problema ambientale spesso trascurato:
«Mentre sembra passare inosservato per molti l'uso indiscriminato di pesticidi nelle nostre campagne, rendendo impossibile fare una semplice passeggiata a piedi o in bici».
Infine, Salvemini ricorda un ulteriore aspetto legato alla gestione faunistica:
«Va ricordato altresì agli organizzatori che, in ogni caso, il cinghiale rimane tra le specie cacciabili tutto l'anno, tra caccia legale e bracconaggio».
Salvemini critica la scelta del Comune di Molfetta di patrocinare iniziative che, a suo avviso, distolgono l'attenzione dalle vere emergenze ambientali della città:
«Il Comune di Molfetta avrebbe fatto meglio a patrocinare una iniziativa che andasse a tutelare il verde pubblico, visto che negli ultimi anni è stato decimato in tutto il territorio urbano ed extraurbano. Ormai a Molfetta si punta a spostare il tiro sulle fantomatiche problematiche della fauna selvatica, mentre si sorvola sulla abnorme cementificazione della costa, del centro urbano e di tutto il territorio agro-silvo-pastorale molfettese».
Il rappresentante del WWF sottolinea inoltre come la cittadinanza non sia mai stata realmente coinvolta nelle scelte urbanistiche:
«Lì che avrebbero dovuto fare non una ma diverse richieste ai molfettesi, se avessero gradito tanto cemento, si è optato per il silenzio».
Sulla questione dei cinghiali, Salvemini invita a non alimentare polemiche sterili:
«Allora non lanciamo proclami inutili, perché va ricordato che la presenza dei cinghiali nel nostro territorio è in gran parte responsabilità della politica e delle associazioni venatorie ed agricole che per anni hanno permesso la liberazione di fauna per uso venatorio».
Il referente WWF mette in luce anche un altro problema ambientale spesso trascurato:
«Mentre sembra passare inosservato per molti l'uso indiscriminato di pesticidi nelle nostre campagne, rendendo impossibile fare una semplice passeggiata a piedi o in bici».
Infine, Salvemini ricorda un ulteriore aspetto legato alla gestione faunistica:
«Va ricordato altresì agli organizzatori che, in ogni caso, il cinghiale rimane tra le specie cacciabili tutto l'anno, tra caccia legale e bracconaggio».



Ricevi aggiornamenti e contenuti da Molfetta 






