Indagine sulla morte di Francesco Dogna
Indagine sulla morte di Francesco Dogna
Cronaca

Omicidio a Santo Spirito: oggi l'autopsia sul corpo di Francesco Dogna

L'uomo è stato trovato in una pozza di sangue nel salotto di casa

Sarà il medico legale Davide Ferorelli, dell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, a svolgere l'autopsia sul corpo di Francesco Dogna, il 63enne trovato privo di vita giovedì nella sua casa del quartiere Santo Spirito, a nord del capoluogo pugliese. L'esame autoptico sull'uomo, dipendente della multinazionale molfettese Exprivia, è in programma nella mattinata di oggi.

Dogna aveva diverse ferite d'arma da taglio sul torace e sull'addome, ed è stato ritrovato in una pozza di sangue nel salotto di casa sua dalla sorella e da un suo amico. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, Carla Spagnuolo, indaga per omicidio: sia sulle scale esterne della casa (una palazzina con più appartamenti di via Torino, vicino al porto) che sulla strada sono state repertate 45 tracce di sangue, probabilmente lasciate dal killer in fuga.

I Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo, diretti dal maggiore Giuseppe Verde e dal tenente Alessandro Contente, stanno tentando di fornire una risposta concreta di fronte a tanta rabbia e follia da parte di un uomo - che la vittima conosceva - dileguatosi probabilmente in via Napoli. Al vaglio anche l'ipotesi che la vittima si sia difesa, ferendo il suo aggressore e che il sangue repertato in particolare lungo la strada oltre che nell'abitazione possa appartenere all'assassino.

Gli investigatori sono anche alla ricerca dell'arma utilizzata per il delitto, molto probabilmente un coltello. Ma potrebbero essere le telecamere della zona, le cui immagini sono già state acquisite, ad aiutare gli inquirenti a individuare il killer. Una telecamera si trova proprio sull'isolato, a pochi metri dall'ingresso del civico 14 - in cui viveva la vittima che non era sposato e non aveva figli -, e potrebbe avere immortalato il presunto autore dell'omicidio sia al suo arrivo che nella fuga.

Definito da tutti un uomo tranquillo e senza problemi, Dogna viveva a Bari dal 2018 dopo avere vissuto a Cassano delle Murge in una zona residenziale di Santo Spirito molto popolata in estate, ma inverno molto tranquilla e silenziosa, data la grande presenza di bed and breakfast e di case vacanza normalmente vuote nei mesi più freddi. Alcuni testimoni avrebbero detto di aver sentito delle urla nella notte tra martedì e mercoledì, urla che potrebbero essere collegate con il delitto.

Prima ci sarebbe stata una discussione, sempre più animata. Fino a diventare assai evidente ai timpani dei residenti della palazzina. L'assassino, che la vittima conosceva, avrebbe colpito il 63enne con un coltello (portato per l'occasione?) in casa, dopo una lite. Le tracce non lasciano dubbi. Ma il perché, per ora, sfugge.
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