
Nuovo ospedale del Nord Barese e Don Tonino Bello: Tammacco contro i ritardi
Il presidente della Commissione Bilancio avverte: «Ogni rinvio mette a rischio finanziamenti e diritto alla salute»
Molfetta - martedì 30 settembre 2025
8.45
«La politica concreta si misura con i fatti, non con gli slogan». Con queste parole Saverio Tammacco, presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia, ha denunciato i ritardi che stanno rallentando l'avvio dei lavori per il nuovo ospedale del Nord Barese e per l'ospedale Don Tonino Bello di Molfetta.
Secondo Tammacco, le lungaggini burocratiche rischiano di compromettere interventi decisivi per la tutela della salute dei cittadini, nonostante le ripetute sollecitazioni della Commissione e delle comunità locali. «La salute non è un'opzione, ma un diritto fondamentale», ha ricordato, sottolineando come ogni rinvio ricada direttamente sui pazienti in attesa di cure adeguate e su strutture moderne.
Sul nuovo ospedale del Nord Barese, Tammacco ha evidenziato: «Siamo già al terzo rinvio. Se da un lato nei prossimi giorni è prevista una presentazione ufficiale da parte del presidente Emiliano, ciò che i cittadini attendono davvero è sapere quando potranno usufruire di servizi sanitari moderni, efficienti e sicuri. L'epoca degli slogan e delle promesse è finita». La Commissione Bilancio, ha aggiunto, continuerà a monitorare l'iter insieme agli uffici regionali, affinché la gara d'appalto parta entro novembre 2025. Un ulteriore slittamento metterebbe a rischio il finanziamento di oltre 200 milioni di euro, indispensabile per la realizzazione della nuova struttura al servizio di tutto il Nord Barese.
Riguardo all'ospedale Don Tonino Bello, Tammacco ha dichiarato: «Sono presente quotidianamente nella struttura per verificare i lavori, sollecitare risposte e garantire che la burocrazia non ostacoli un diritto universale come quello alla cura». Ha inoltre annunciato un incontro con Luigi Fruscio, direttore generale dell'Asl Bari, per richiamare le aziende esecutrici al rispetto delle scadenze. Il cronoprogramma prevede il completamento delle opere entro giugno 2026, ma ogni giorno di ritardo – ha avvertito – rappresenta un freno concreto all'accesso a cure sicure e tempestive, oltre che un rischio per la sicurezza degli operatori sanitari.
In chiusura, il presidente ha ribadito l'impegno della Commissione Bilancio a garantire trasparenza, efficienza e pieno rispetto del diritto alla salute, principio che – ha sottolineato – non può essere piegato a compromessi politici.
Secondo Tammacco, le lungaggini burocratiche rischiano di compromettere interventi decisivi per la tutela della salute dei cittadini, nonostante le ripetute sollecitazioni della Commissione e delle comunità locali. «La salute non è un'opzione, ma un diritto fondamentale», ha ricordato, sottolineando come ogni rinvio ricada direttamente sui pazienti in attesa di cure adeguate e su strutture moderne.
Sul nuovo ospedale del Nord Barese, Tammacco ha evidenziato: «Siamo già al terzo rinvio. Se da un lato nei prossimi giorni è prevista una presentazione ufficiale da parte del presidente Emiliano, ciò che i cittadini attendono davvero è sapere quando potranno usufruire di servizi sanitari moderni, efficienti e sicuri. L'epoca degli slogan e delle promesse è finita». La Commissione Bilancio, ha aggiunto, continuerà a monitorare l'iter insieme agli uffici regionali, affinché la gara d'appalto parta entro novembre 2025. Un ulteriore slittamento metterebbe a rischio il finanziamento di oltre 200 milioni di euro, indispensabile per la realizzazione della nuova struttura al servizio di tutto il Nord Barese.
Riguardo all'ospedale Don Tonino Bello, Tammacco ha dichiarato: «Sono presente quotidianamente nella struttura per verificare i lavori, sollecitare risposte e garantire che la burocrazia non ostacoli un diritto universale come quello alla cura». Ha inoltre annunciato un incontro con Luigi Fruscio, direttore generale dell'Asl Bari, per richiamare le aziende esecutrici al rispetto delle scadenze. Il cronoprogramma prevede il completamento delle opere entro giugno 2026, ma ogni giorno di ritardo – ha avvertito – rappresenta un freno concreto all'accesso a cure sicure e tempestive, oltre che un rischio per la sicurezza degli operatori sanitari.
In chiusura, il presidente ha ribadito l'impegno della Commissione Bilancio a garantire trasparenza, efficienza e pieno rispetto del diritto alla salute, principio che – ha sottolineato – non può essere piegato a compromessi politici.