
Festa patronale, Mons. Cornacchia incorona la Madonna dei Martiri
Molfetta entra nel vivo delle celebrazioni di quest'anno
Molfetta - lunedì 7 settembre 2020
23.08
In città anche senza il classico folkore, si sente l'aria di festa, questa sera con la cerimonia di incoronazione della Madonna dei Martiri è ufficialmente iniziata la festa.
La festa patronale del 2020 è una festa che ricorderemo per anni, perché la pandemia, lo abbiamo detto in diverse occasioni, l'ha stravolta, l'ha modificata, l'ha fatta tornare alla sua essenza più pura: quella religiosa.
Tutto si è svolto seguendo le rigorose norme anti Covid-19, tutti con le mascherine e distanziati, ma il calore e l'amore dei molfettesi per la propria Madonna è immutato.
E' una cerimonia solenne, quella celebrata dal vescovo della Diocesi, mons. Domenico Cornacchia, alla presenza delle autorità civili e militari, dei membri del Comitato feste patronali e di tantissimi cittadini, presenti sia in Basilica che nell'atrio dell'Ospedaletto dei Crociati, dove è stato allestito un maxi schermo.
Sono riti che si ripetono ogni anno uguali, eppure ogni anno le emozioni sono sempre diverse, sempre nuove. Quest'anno l'onore di portare la Corona della festa e la Rosa d'oro donata da Papa Francesco, in occasione della sua visita a Molfetta, sono state portate in processione dalle mogli del presidente e del vice presidente del Comitato. Novità assoluta, perché questo è un privilegio che spetta alle mogli degli armatori.
Ma è un anno diverso, dove tutto è stravolto, dove tutto è possibile, anche perché non ci sono precedenti a cui rifarsi.
Ruolo importante hanno avuto anche le donne del Comitato che hanno accompagnato in processione le due signore, tributando un omaggio floreale alla Madonna.
Sono emozioni che solo chi vive può descrivere, le mani tremanti e gli occhi lucidi della moglie del presidente del Comitato, sono la testimonianza di quanto sia sentita questa festa dai molfettesi credenti e non.
E' quasi liberatorio l'applauso dopo che mons. Cornacchia ha deposto sul capo della Madonna dei Martiri la corona della festa, anche lui visibilmente commosso per questa sua prima volta. Infatti, in questi anni di episcopato non era mai capitato di incoronare la Madonna.
In Basilica, come nell'atrio dell'Ospedaletto, si avvertiva una partecipazione diversa. Il silenzio quasi irreale. In sottofondo solo la celebrazione della Santa Messa.
La festa patronale del 2020 è una festa che ricorderemo per anni, perché la pandemia, lo abbiamo detto in diverse occasioni, l'ha stravolta, l'ha modificata, l'ha fatta tornare alla sua essenza più pura: quella religiosa.
Tutto si è svolto seguendo le rigorose norme anti Covid-19, tutti con le mascherine e distanziati, ma il calore e l'amore dei molfettesi per la propria Madonna è immutato.
E' una cerimonia solenne, quella celebrata dal vescovo della Diocesi, mons. Domenico Cornacchia, alla presenza delle autorità civili e militari, dei membri del Comitato feste patronali e di tantissimi cittadini, presenti sia in Basilica che nell'atrio dell'Ospedaletto dei Crociati, dove è stato allestito un maxi schermo.
Sono riti che si ripetono ogni anno uguali, eppure ogni anno le emozioni sono sempre diverse, sempre nuove. Quest'anno l'onore di portare la Corona della festa e la Rosa d'oro donata da Papa Francesco, in occasione della sua visita a Molfetta, sono state portate in processione dalle mogli del presidente e del vice presidente del Comitato. Novità assoluta, perché questo è un privilegio che spetta alle mogli degli armatori.
Ma è un anno diverso, dove tutto è stravolto, dove tutto è possibile, anche perché non ci sono precedenti a cui rifarsi.
Ruolo importante hanno avuto anche le donne del Comitato che hanno accompagnato in processione le due signore, tributando un omaggio floreale alla Madonna.
Sono emozioni che solo chi vive può descrivere, le mani tremanti e gli occhi lucidi della moglie del presidente del Comitato, sono la testimonianza di quanto sia sentita questa festa dai molfettesi credenti e non.
E' quasi liberatorio l'applauso dopo che mons. Cornacchia ha deposto sul capo della Madonna dei Martiri la corona della festa, anche lui visibilmente commosso per questa sua prima volta. Infatti, in questi anni di episcopato non era mai capitato di incoronare la Madonna.
In Basilica, come nell'atrio dell'Ospedaletto, si avvertiva una partecipazione diversa. Il silenzio quasi irreale. In sottofondo solo la celebrazione della Santa Messa.