Chioschi
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Molfetta vuole valorizzare i chioschi: ok alla diversificazione della vendita

L'obiettivo è reagire alla sempre più persistente crisi dell'editoria

A Molfetta si vuole avviare un piano per riqualificare i chioschi: sul territorio comunale ne insistono infatti svariati destinati a rivendite esclusive di giornali e riviste su aree pubbliche che attualmente risultano in disuso a causa della persistente e oramai irreversibile crisi dell'editoria, in particolar modo per quello che concerne i giornali e la carta stampata, dovuta a vari fattori riconducibili all'introduzione di nuove tecnologie e ai repentini cambiamenti sociali che hanno favorito l'evoluzione dell'editoria digitale.

La chiusura prolungata di questi spazi provoca un inevitabile graduale deterioramento delle strutture, nonché la percezione di abbandono e di degrado ambientale che ne consegue; > è intendimento di questa Amministrazione comunale puntare ad un processo di rigenerazione urbana per il quale si rendono necessarie azioni volte al recupero e alla riqualificazione di spazi e aree già presenti che possano permettere alla comunità di riappropriarsi e di rivivere nuovamente gli spazi rigenerati, con indiscutibili miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale, economica e ambientale.

Già nel 2021 il Consiglio Comunale, dando attuazione alla Legge Regionale 16 aprile 2015, n. 24 "Codice del Commercio" approvava il Documento Strategico del Commercio quale strumento di pianificazione, programmazione e regolamentazione per tutte le forme di attività commerciale presenti sul territorio comunale e in queste carte si spiegava testualmente che "le rivendite esclusive di giornali e riviste su aree pubbliche, possono diventare punti di erogazione di servizi (tipo vendita biglietti di autobus, biglietti per concerti, certificazioni anagrafiche, ecc.) e, laddove è possibile nel rispetto delle norme di comparto, fatto salvo ordine pubblico, ampliare la gamma dei prodotti da vendere".

Preso atto delle istanze di cambio di destinazione d'uso indirizzate ai competenti uffici comunali da parte dei concessionari delle edicole presenti su aree pubbliche. Tenuto conto che l'Amministrazione comunale intende non soltanto sostenere le attività produttive presenti sul territorio comunale creando nuove opportunità lavorative, soprattutto in questo periodo di lenta ma significativa ripresa economica, ma specialmente rigenerare le aree attualmente occupate dai "chioschi" al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini, riqualificando lo spazio occupato dalle persone ed aumentarne, dove possibile, il valore, in modo da poter attrarre un maggior numero di turisti e visitatori.

Come spiegato sui documenti pubblicato sull'albo pretorio comunale, le edicole ormai non sono più da intendersi solo ed esclusivamente attività ai fini commerciali, ma anche e soprattutto luogo di incontro, di confronto, in grado di offrire, seppure in forma accessoria, servizi per accorciare le distanze tra chi è super connesso e chi non usufruisce delle possibilità offerte dalla rete; Considerato che per raggiungere i predetti obiettivi si rende necessario puntare alla riqualificazione dell'attività di rivendita dei giornali e riviste, nonché valutare la possibilità di autorizzare la trasformazione di detti chioschi, già destinati a edicole e punti di erogazione di servizi, consentendo il loro utilizzo per usi alternativi, quali attività di vendita di altre tipologie di merci, spazi espositivi dove poter proporre, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, delle installazioni artistiche, dei book-crossing, presentazioni di libri piuttosto che mostre di opere d'arte di giovani artisti locali.

Dunque è ritenuto opportuno, alla luce di quanto sopraesposto, di trasmettere agli uffici comunali competenti al rilascio dei titoli autorizzativi necessari a formalizzare, su istanza di parte, la trasformazione di detti "chioschi" già destinati a edicole, e consentire il loro utilizzo per usi alternativi, quali attività di vendita di altre tipologie di merci, spazi espositivi e punti informativi di aziende di forniture di servizi.

Si precisa, inoltre, che risulta vietata:
  • la realizzazione di h24 di vendita di qualsiasi prodotto
  • la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi tipologia, comprese birre analcoliche e similari
  • l'installaziope e/o esposizione di insegne e pannelli pubblicitari (anche non luminosi) collaterali all'esercizio dell'attività.
  • Delibera
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