Vito Zaza
Vito Zaza

Molfetta ricorda con una mostra Vito Zaza a 10 anni dalla scomparsa

L'artista è venuto a mancare il 5 maggio 2014

Il 5 maggio 2014, la Città di Molfetta e l'Arte perdevano l'artista Vito Zaza (1939-2014), le cui opere sono esposte in varie città d'Italia e all'estero, avendo partecipato a molte mostre personali e collettive, nonché vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali.

In questa occasione la Fondazione Museo Diocesano, in accordo con la famiglia Zaza e con il patrocinio e sostegno della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e dell'Amministrazione Comunale della Città di Molfetta, dedicherà una mostra di sculture inedite e su tematiche mai trattate prima dall'artista, realizzate a partire dalla seconda metà del 2010.

Si tratta principalmente di 20 opere scultoree in terracotta che costituivano e costituiscono un percorso dalla duplice chiave di lettura: da un lato la scelta di attenzionare i drammi delle maternità nei "pianeti dimenticati" e, dall'altro, l'immersione in un labirinto che manifesta - e al contempo nasconde - la trasformazione avvenuta negli ultimi quindici anni della vita dello scultore.

Composta di tre sezioni, comprenderà l'esposizione permanente delle sale Zaza dedicate a Mara e Diana con opere degli anni '80 e '90; i "Frammenti" ed i "Reperti", serie di grafiche colorate che ripercorrono il vissuto, a volte doloroso, ma ricco di speranza e di bellezza incomparabile; il "Silenzio", ovvero le 20 terracotte a indirizzo sociale.

L'esposizione, dal 3 maggio all'8 settembre 2024, avrà luogo nei nuovi ambienti del Museo diocesano di Molfetta, recentemente acquisiti alla struttura museale diocesana e già oggetto di pregevoli iniziative nei mesi scorsi, ed è promossa dalla ati "Arte in Arte" di cui la FeArT società cooperativa è capogruppo e coordinatrice dei servizi, con il contributo critico della prof.ssa Anna D'Elia, già docente presso l'Accademia di Belle Arti di Bari.

Ad impreziosire l'esposizione delle opere di Zaza i contributi artistici di Roberto Lusito, fotografo molfettese di grande sensibilità, e di Enzo Quarto, giornalista e volto noto della televisione regionale, autore dei testi poetici pensati per guidare lo spettatore alla fruizione delle opere.
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