Solidarietà
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La rivoluzione del settore socialità a Molfetta: più servizi e più progetti

Una progettualità che ora è in grado di mettere in rete la persona e le famiglie

Quello che caratterizza la rivoluzione in atto nel settore socialità del Comune è una maggiore progettualità e assoluta compattezza di tutto il Settore. Una progettualità che ora è in grado di mettere in rete la persona e le famiglie.

Un approccio nuovo, più completo che garantisce gli utenti finali e punta al raggiungimento di obiettivi condivisi e concreti in grado di dare risposte certe e di migliorare la qualità della vita dei beneficiari. Di qui il lancio di tre servizi (home maker, Pis-cohousing e assistenza domiciliare di prossima scadenza), prima distinti ora uniti, coordinati e offerti per macro obiettivi. Grazie alle quali i beneficiari vengono seguiti con i servizi a disposizione e interventi multidisciplinari.

Si punta, nei fatti, alla presa in carico degli invisibili, alla individuazione di sinergie che consentano di seguire anche i ragazzi che compiono i diciotto anni, altrimenti fuori dal "sistema" e lasciati al loro destino, ma anche a risolvere questioni legate all'emergenza abitativa. In pratica si punta, in modo sistemico, ad accompagnare i soggetti fragili in un percorso che li aiuti ad uscire dalla situazione temporanea di emergenza in cui si trovano. E poi il miglioramento dei servizi territoriali di salute mentale, la ripresa di iniziative in grado di rilanciare l'affido familiare per creare short list ed evitare l'allontanamento dalle famiglie e il ricorso agli istituti, con l'individuazione di famiglie che abbiano voglia e tempo per prendersi carico di uno o più minori ma anche, in qualche modo, dei bisogni che quel minore ha all'interno della sua famiglia di origine dove dovrà tornare.

Discorso a parte per i servizi "tradizionali", quelli che fanno comunque capo al Settore socialità. In attivo i servizi avviati per contrastare la violenza domestica. In questo senso vincente si è rivelata la collaborazione con i Cav e le forze dell'ordine; ma anche il servizio con gli psicologi nelle scuole proseguito anche in lockdown e accolto, positivamente, da studenti, docenti e dirigenti scolastici. Nel corso degli ultimi mesi sono, inoltre, stati intensificati i servizi in favore dei disabili e degli anziani, di supporto alle famiglie, tutti con gare d'ambito che non hanno pesato sul bilancio comunale.

E poi c'è lo Sprar, il servizio di accoglienza degli stranieri, coi suoi 198 beneficiari e tre gestori, un servizio attivo che consolida la grande cultura dell'accoglienza della Città in assoluta sicurezza e integrazione. Il progetto doposcuola per 60 minori a rischio di devianza scolastica; il trasporto per disabili, ora completamente gratuito per le fasce deboli; i servizi educativi per disabili; l'assistenza specialistica nelle scuole con educatori di sostegno; nido riaperto per 69 bimbi; il finanziamento dei centri estivi, e, novità assoluta, il servizio civico a sportello, graduatoria dinamica che sarà alimentata e aggiornata mensilmente in presenza di nuove domande valutate ammissibili nelle varie tipologie del servizio civico, presidio verde pubblico; presidio presso le strutture pubbliche; presidio e vigilanza dei parchi; presidio uffici comunali.

Il Sindaco, Tommaso Minervini, e l'Assessore alla socialità, Angela Panunzio, ringraziano la professionalità ed il nuovo slancio dato dalla nuova dirigente dottoressa Lidia de Leonardis che, in poco più di un anno, insieme al fattivo impegno di tutti i dipendenti del Settore, ha guidato operativamente questo rilancio.
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