
Politica
La richiesta dei consiglieri di centrosinistra: anticipare il Consiglio sulla mozione di sfiducia
Inviata una PEC ufficiale al presidente del Consiglio comunale, Robert Amato
Molfetta - sabato 5 luglio 2025
16.07
I consiglieri comunali dell'area progressista e democratica hanno inoltrato una PEC ufficiale al presidente del Consiglio comunale, Robert Amato, per chiedere la convocazione urgente di una seduta straordinaria della conferenza dei capigruppo. L'obiettivo è discutere la possibilità di anticipare al 10 luglio la seduta consiliare nella quale sarà trattata la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Tommaso Minervini, presentata dalle opposizioni.
La richiesta di accorpare la discussione della mozione con la seduta già prevista per il 10 luglio era già stata avanzata in precedenza, ma – secondo i firmatari – sarebbe stata "snobbata con arroganza" dalla maggioranza consiliare. Alla luce del recente e grave provvedimento del Prefetto, che ha nuovamente disposto la sospensione di Minervini dalla carica di sindaco, i consiglieri ritengono necessaria una rivalutazione immediata della richiesta.
"Si tratta di un atto dovuto – si legge nella nota inviata – senza il quale la legittimità politica del Consiglio comunale del 10 luglio sarebbe a serio rischio. Un'eventuale mancata discussione rappresenterebbe l'ennesimo passaggio a vuoto per questa maggioranza e contribuirebbe a un'ulteriore perdita di credibilità delle istituzioni cittadine."
I consiglieri firmatari – Giovanni Infante, Felice Spaccavento, Gabriella Azzollini, Alberto D'Amato, Annamaria Gagliardi e Domenico Gagliardi – auspicano infine che il presidente Amato "mostri senso di responsabilità e sensibilità istituzionale in un frangente così delicato della storia della nostra città".
La richiesta di accorpare la discussione della mozione con la seduta già prevista per il 10 luglio era già stata avanzata in precedenza, ma – secondo i firmatari – sarebbe stata "snobbata con arroganza" dalla maggioranza consiliare. Alla luce del recente e grave provvedimento del Prefetto, che ha nuovamente disposto la sospensione di Minervini dalla carica di sindaco, i consiglieri ritengono necessaria una rivalutazione immediata della richiesta.
"Si tratta di un atto dovuto – si legge nella nota inviata – senza il quale la legittimità politica del Consiglio comunale del 10 luglio sarebbe a serio rischio. Un'eventuale mancata discussione rappresenterebbe l'ennesimo passaggio a vuoto per questa maggioranza e contribuirebbe a un'ulteriore perdita di credibilità delle istituzioni cittadine."
I consiglieri firmatari – Giovanni Infante, Felice Spaccavento, Gabriella Azzollini, Alberto D'Amato, Annamaria Gagliardi e Domenico Gagliardi – auspicano infine che il presidente Amato "mostri senso di responsabilità e sensibilità istituzionale in un frangente così delicato della storia della nostra città".